martedì 22 dicembre 2009

AMO IL NATALE PERO'...
















Io venero il natale. Fosse per me sostituirei l’inno di Mameli con “Ol ai uont for crismas is iu” cantata da Maraia Cerrei e farei stampare il faccione beota di Babbo Natale sulle banconote da 10 euro.
Mi piace quell’irresistibile atmosfera d’aspettativa che avvolge in un manto di nevrotica condivisione il periodo delle vacanze natalizie.
Tutti quei giorni di ferie da passare inerti sul divano, guardando per la 23esia volta “Una poltrona per due” o “Il piccolo lord”, incapaci di cambiare canale sedati come siamo da un’overdose calorica da cenone che obnubila anche il più forte desiderio di vedere qualcos’altro.
Giocare con amici e parenti fino alle 5 del mattino rischiando rotture familiari e risse da salun per l’esasperazione di aver perso intere tredicesime a tombola e, per questo, urlando bestemmie tali da far chiedere al neonato bambino Gesù asilo politico nel Valalla di Odino.
Insomma adoro il Natale ma non tutto quello che accade in queste magiche settimane è avvolto dal cellofan sbrilluccicante di un cesto “Gran Natale” di Castroni (ndr, per chi vive fuori dal GRA: trattasi di una gastronomia romana dove le lenticchie le vendono ad once pesandole su bilancini più diffusamente adoperati da i migliori spacciatori di cocaina di Maiemi).
Del Santo Natale infatti ci sono cose che apprezzo poco o detesto del tutto come, tanto per cominciare, il fatto di dover incartare i regali. Gli orli mi vengono sempre imprecisi, non riesco mai a sincronizzare i denti per tagliare lo scoch con le dita per tenere i lembi della carta. Quindi, o Dio quindi si decide a darci almeno un altro paio di mani per il compleanno del suo prediletto o ci pensasse lui a confezionare i regali. Ad ogni modo, almeno a me, il risultato finale esce sempre in prefetto stile Bocelli ma, nonostante questo, mi da fastidio veder squarciata quella bella carta argentata dopo tutto l’impegno profuso.
I bigliettini augurali sono un’altra cosa che detesto del Natale. Siccome lavoro in pubblicità, si aspettano sempre delle frasi ad effetto per cui se non ci sono almeno 5 tripli sensi e 12 battute in 4 righe la gente ti guarda come se li avessi scritto “vaffanculo”.
Tra le cose che non sopporto, questa, almeno quest’anno, l’ho scampata: i parenti di mia zia. Siccome mia madre ha litigato con la sorella e mio zio è disperso non si sa dove, faremo la vigilia a casa di mia madre solo io, mia madre e mio fratello, scampando così il solito questionario dei suoceri di ma zia che a 93 anni e benché con un piede nella fossa, invece di raccomandarsi l’anima a l Signore devono rompere la mia chiedendomi ancora perché non sia sposato, per quale motivo abbia lasciato la polizia e quanto la mia stempiatura gli ricordi tanto mio nonno.
Sempre di questo periodo, non sopporto le foto sulle riviste dei ricchi che festeggiano a Cortina. Spero tanto che il colbacco della Marzotto abbia un attacco di alopecia universale, che a Lapo venga un attacco fulminante di dissenteria mentre sta scendendo per una pista nera e che tutto il terzo stato recuperi i forconi dei loro avi e vada a dare fuoco alle ville di questi 4 magnaccia senza pudore.
Forse però la cosa che odio maggiormente è il senso di colpa il giorno dopo il cenone, solitamente così composto: carciofi, broccoli e pastella fritti, per aprire in leggerezza. Spaghetti ai frutti di mare. Pesce azzurro fritto, ovviamente. Verdura, saltata, (e come ti sbagli). Torrone, panettone, pandoro: e non si parla certo di una fetta ma di tutto il cucuzzaro. Menù che può certo subire piccoli cambiamenti da un anno all’altro ma la sostanza adiposa resta al stessa.
Detesto soprattutto il fatto che, a seguito di quest’orgia culinaria, il 27 mi accorga che mancano appena 4 giorni a capodanno (non che sia una novità, ma ho la memoria breve più corta di una “scossarella” dell’Eredità di Amadeus) quindi tento una disperata virata verso il tunnel della santa anoressia che mi porterà a mangiare ore di tapirulant condite con lezioni su lezioni di step nell’illusione di perdere quei 5 o 6 chili prima del 31 dicembre, giorno per il quale pretenderei di avere la siluet di un olimpionico di nuoto mentre, al contrario, sembrerò Selly, l’otaria super star dello spettacolo acquatico di Gardaland.
In

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Uahauauah Insy. Condivido in pieno tutto quanto scrivi sul Natale, a me però mette tristezza, bisognerebbe pensare un po' di più al bambinello Gesù altro che agli sbrilluccichi e alla tombola. Quest'anno per me sarà un triste Natale ma passerà. Fortunatamente scamperò anche io mia zia che x infieriere ieri mi ha invitato a casa sua la 2^ volta in 20 anni, ha acceso l'albero e mi ha fatto il te coi biscotti, e mi ha allungato un pacco verde della bottega verde... se sapesse che il 90% dei suoi regali è finito nello "sgabiuzzo" dv la Suora dell'associazione per cui facevo volontariato archiviava ogni ammenicolo, suppelettile, giochino rotto, cazzetto monco! Ero lì per far gli auguri a nonna ma ovviamente è giunto l'invito per il megapranzo di Natale: "siamo in 9 ha esordito la rossa zia, ci sono anche i miei genitori (quasi mai visti) e c'è pure quell'obeso eterocalvo di mio cugino con la sua ragazza, che mi par di ricordare cessa (ovvio) tutti allegramente riuniti per lo scambio regali: ma col cavolo vlv risponderle, preferisco starmene in casa da solo... potessi uff... Cmq son riuscito ad evitare e così mi faccio da mangiare ciò che voglio e magari in dieta anche a Natale che fa sempre bene! :D Un abbraccio. AlexFe

Anonimo ha detto...

Ma davvero eri un poliziotto?? :D

Anonimo ha detto...

e perché tutta questa premura? che ti aspetti a capodanno che non sia successo in corso d'anno?

MirkoS ha detto...

Anonimo delle 12:16 compra il libro di Insy Loan e lo scoprirai :D

Bluelake ha detto...

sarai comunque l'otaria più sexy del pianeta ;)
e comunque, se vuoi tenerti leggero ti invito a casa mia: antipasto con crostini al sugo di carne e affettati vari, cappelletti in brodo di cappone, cinghiale in umido con ulive. Poi altro che 5 chili!!!!

Salvatore ha detto...

beh avete mai affrontato i giorni di festa alla tavola di un napoletano??? quelli sì che sono giorni duri, praticamente è come fare un unico cenone che parte il 24 e finisce il 1 gennaio ;-(
cmq buone feste Ale!!! kisses

Anonimo ha detto...

A prescindere dal fatto che un'otaria non lo sembreresti mai... Se vuoi ti invito a casa mia, in ciociaria, dove tutte le adiposerie che hai elencato non sono nient' altro che l'antipasto. Gli unici botti che si sentono a capodanno dopo aver mangiato da mia nonna sono i bottoni dei pantaloni che saltano. P.S. vorrei sapere chi si è inventato la stronzata che il natale è gioioso e RILASSANTE 0.O

Macsi ha detto...

Buone feste Insy.

Anonimo ha detto...

Sono venuto qui a vedere se ne parlavi anche tu, ma stranamente hai soprasseduto. Ti segnalo questa notizia interessante:

http://rugby1823.blogosfere.it/2009/12/sportsocieta-gareth-thomas-sono-gay-e-ora-ho-il-coraggio-di-dirlo.html

Ciao
Albi

l@r@ ha detto...

Natale rilassante?
nella mia famiglia si festeggia vigilia,Natale,Capodanno e quattro compleanni se vi pare poco.
comunque x iniziare bene le ferie in questo momento io ,mio marito e mio figlio ci stiamo concedendo un aperitivo(io sono al terzo prosecco ,non so neanche di preciso cosa sto scrivendo)con patatine,olive,capperi,camino e lucette dell'albero accese leggendo di tutto un po' e commentando di tanto in tanto.
nel caos + totale della mia testa vi auguro Buon Natale a tutti.
Insy Buon Natale di cuore anche a te.

Gipris ha detto...

Io abolirei il natale per sempre.
Sai che in un'agenzia di comunicazione e nel mondo della grafica in generale quando iniziamo a parlare di natale? A LUGLIO!!!! iniziamo a fare cose natalizie quando ancora la gente fuori viaggia in costume ed infradito, perchè ad ottobre deve esser già tutto pronto e stampato....
Gip ha prsentato "L'amaro mondo del graphic design"

Anonimo ha detto...

Auguroni di Buon Natale ed un bellissimo 2010 per tutti, un po' più speciali per te.

rocco