giovedì 19 aprile 2012

TI PRESENTO UN AMICO.


Quando le persone vengono a sapere che sono zitello da 10 anni assumono solitamente un’espressione mutevole che inizialmente sembra quella di chi pensa di aver capito male, per poi trasformarsi in un’altra che vorrebbe dire “ma hai qualcosa che non va? Una deformazione fisica o una patologia mentale?”, per poi assestarsi in un più commiserevole sguardo di compassione.
A quel punto, se a chiedermelo è una ragazza, spunta in lei anche quella strana caratteristica femminile descrivibile con il titolo del film di Hitchcock “Io ti salverò”. Atteggiamento che le porta alternativamente a impelagarsi in relazioni distruttive con dei farabutti come appunto a cercare di sistemarmi come se l’assenza di una relazione fosse un male terribile da affrontare e curare insieme.
La settimana scora sento la mia amica lesbica Ano (che è una storpiatura del suo nome creata da un’inserviente sordastra della mensa del suo ufficio la quale aveva capito male il suo vero nome, piuttosto desueto in verità) per metterci d’accordo e andare insieme a teatro il prossimo sabato. Ho chiarito che si tratta di una lesbica non perché voglia ostentare la mia capacità estremamente democratica di uscire persino con “loro” ma semplicemente per ribadire come le donne, lesbo, etero o del PdL, alla fine sono tutte uguali. Tant’è che facendo un breve riassunto delle nostre vite è rimasta piuttosto imperturbata dal fatto che mi avessero tolto la patente per guida per stato di ebbrezza, che sia condannato quindi a vagare con i mezzi pubblici per mesi indefiniti, che potrei rischiare il carcere, la sospensione della cittadinanza e la dannatio memorie (e il “trota” è ancora a piede libero ma, vabbé, ma non voglio fare polemiche…) ma quando le ho detto che ero ancora single e che stavo celebrando il decimo anniversario di desolazione sentimentale il suo cuore si è stretto così tanto che ho potuto sentirlo per telefono.
A questo punto, anche lei ha indossato maschera e mantello e al grido di “io ti salvero!” ha detto quello che tutte le donne in una situazione del genere dicono: “io ho un amico che ti devo presentare e che sono sicuro ti piacerà”.
Ora, come ho detto prima, le donne in questo sono tutte uguali, e tutte, invariabilmente, hanno un’idea di “perfetto per te” che non coincide mai con quello che io penso sia “perfetto per me”. Siccome però apprezzo la tenera dedizione delle mie amiche ma allo stesso tempo vorrei evitare imbarazzanti appuntamenti al buio chiedo sempre: “com’è? Ma non mi dire che la sua qualità principale è la simpatia perché me ne faccio niente se è l’inventore della terapia del sorriso e se ne va in giro con un camice da dottore e una maschera da clown per i reparti pediatrici ma poi è un ciospo (ndr: neologismo onomatopeico per dire "uomo poco attraente")”.
“Guarda, secondo me ha il carattere adatto a te, è uno che sa tenerti testa”, replica entusiasta Ano.
Come se io cercassi uno sparring partners invece di un fidanzato.
“Com’è fisicamente?”, chiedo tagliando corto.
“Potrebbe piacerti”. Una risposta del menga. Ma certo che i gusti sono soggettivi. Se pensi che Carmen Russo sta con un uomo che sembra un muppet di Sesamo’s Street, tutto è possibile nella vita.
Parte poi a raffica:
“E’ intelligente”. No.
“Brillante”. No!
“Adorabile”. Noo!!
Tutti aggettivi che non suscitano in me alcun interesse, soprattutto se a dirlo è appunto una donna, con parametri erotici del tutto opposti a alla scala di valori che noi uomini (anche qui, etero e gay non fa la differenza) cerchiamo nell’altro/a, almeno all’inizio.
Bastava avesse detto che ha smesso di lavorare nel mondo del porno per dedicarsi alla gestioni dei vasti possedimenti di cui è proprietario tra Antigua, Hong Kong e New York per far si che mi presenti sabato tirato a lucido come la posateria d’argento della regina d’Inghilterra.
Se poi in coda a questa apertura vuole anche dirmi che raccoglie randagi per strada e che sa fare a mente le divisioni a tre cifre, perfetto, nessuno, tanto meno io, è così superficiale da pensare di superare la notte solo in virtù della bellezza ma se il “carattere” (insieme alle mani e la galanteria), è la prima caratteristica che fa capitolare le femmine, ti ringrazio amica mia, ma la stessa cosa non vale per me.
Staremo però a vedere.

9 commenti:

AF ha detto...

Vedi di capirle, poracce: sono state plagiate da secoli di cultura occidentale che ha sempre detto loro che la bellezza è un parametro per valutare le donne, e la personalità per valutare gli uomini. E ora ci credono pure loro. Sono questi i momenti in cui provo sollievo di essere gay.

Tiziana ha detto...

e metti che invece è belloccio? e poi, come ben sai, il bello è un concetto relativo...

Anonimo ha detto...

Facci sapere, mi raccomando!☺☺☺

Anonimo ha detto...

Bè mi ricorda tanto mio fratello grande....fece il prezioso per una decina d'anni, scartando belle ragazze, ricche, intelligenti,meglio di lui è dire poco, continuo' spezzando un sacco di cuori...ma alla fine nel giro di mesi 4 e dico 4 ha conosciuto e impalmato la piu' famosa peripatetica de Badolato e dintorni, antipatica e brutta...ahhhh finisce sempre così...a furia di scartare vi ritrovate a prendere proprio gli scarti ....imparare a scendere dal piedistallo no???? ciao caro:) Emma

halfblood ha detto...

in effetti è troppo vero che le nostre amiche nel tentativo di fare del bene poi finiscono per appiopparci dei ciospi che levati... ma sono convinto che non è nemmeno colpa loro... ma è che, come dice Watkin (e scusami se ripeto quello che hai già detto ma è quello che pensavo mentre leggevo il post), sono state formate da una cultura maschilista che vedeva loro come portatrici di bellezza... erano le donne su cui si potevano fare paragoni di bellezza... gli uomini si misuravano in base alla simpatia, e i soldi.
viva noi frosciii.... però fammi sapere come andrà!

Anonimo ha detto...

Anche io sono single da 9 anni a parte qualche colpo di fulmine finito malissimo (ca*** se bruciano i fulmini).
Non so se sia una fortuna ma io l'amica lesbica o altri che vogliono presentarmi qualcuno non l'ho! Sarà per il mio caratterino poco mansueto e poco malleabile?
Da come si presenta la situazione, non mi sembra che tu sia molto lanciato in questa conoscenza, ma data la tua disponibiltà, gentilezza, carineria e amicizia per l'amica Ano, ci andrai e farai pure il supersimpatico. Lui si innamorerà di te, ma a te nn fregherà un'emerita se*a se non per una pizza al taglio in una domenica pomeriggio di pioggia. Ti tempesterà di sms, dovrai cambiare numero e vissero tutti felici e contenti e la tua amica sarà soddisfattissima di averti salvato!
XD. A parte le cavolate, facci sapere almeno di sto tizio, dato che non hai più dato notizie di quello della palestra!!!
Ciao
AlexFe

Anonimo ha detto...

ma se gli stessi parametri di valutazione fossero rivolti a te caro insy, che dici... fai fronte alle aspettative oh??... almeno la peripatetica sopra citata ha avuto una gran botta di culo...citando una parabola tratta dalla bibbia (will e grace) "scarti il resto del mondo e loro scartano te"
a grandi linee...
baci

Old man ha detto...

ma poi come è andata a finire?

Anonimo ha detto...

Spezzo una lancia in favore delle amiche crocerossine. Dopo anni di desolazione sentimentale, l'amica di turno si convince di aver conosciuto la persona giusta per me. Io ovviamente mi sono dato alla macchia .... Alla fine è riuscita ad incastrarmi sotto minaccia, l'adorabile stronza. L'avrei uccisa... Lui non ne sapeva nulla, anche perché probabilmente sarebbe partito per un ritiro spirituale in Tibet pur di evitare l'imbarazzo. Ci siamo incontrati "casualmente" ad una festa e nei mesi successivi sempre in compagnia di altre persone, conoscendoci un po' alla volta... alla fine qualcosa è successo, nel modo più naturale ed inaspettato. Stiamo insieme da un anno, senza dubbio il migliore che riesca a ricordare...
Ed anche se mi rode ammetterlo, aveva ragione la mia amica. Se non le avessi dato retta, starei ancora davanti allo specchio a ripetermi che sto troppo bene da solo (pare vero!)... e mi sarei perso l'occasione di una vita.
Morale della favola, tentare\sperare, può far paura, ma ne vale la pena. Alla fine quello buono arriverà. Ne basta solo uno! Good luck! :)