mercoledì 29 agosto 2012

TETTARELLE AL VENTO.





Ieri sera ero in un ristorante al Pigneto, di quelli talmente alternativi da diventare più borghesi della Pergola dei cavalieri Hilton. Pullulava di attori emergenti, parrucchieri alternativi, hipster di 12 chili e donne, tante donne, in gruppo tra di loro o con gli amici cicis-gay (il che è pure quasi peggio). Nonostante l’ora tarda, c’era anche un nutrito gruppo di quelle che io chiamo “le madri fiere”: ovvero quelle donne (meglio se primipare) che per il solo fatto di aver messo al mondo una creatura si sentono come degli eroi di guerra ai quali tributare onori e ammirazione. Equidistribuite tra le varie comitive, nel bel mezzo dei loro racconti vacanzieri, a turno, tiravano fuori le tette gonfie di latte e, con un certo automatismo, le infilavano in bocca al loro neonato, senza minimamente scomporsi o perdere il filo del discorso e senza neppure scomodarsi a controllare se gliel'avessero infilate nella bocca o in un occhio, totalmente incuranti del fatto che stavano condividendo un gesto intimità con persone che neppure sanno come ti chiami.
Senza poi contare gli sguardi imbarazzati dei loro interlocutori che mentre parlavano del viaggio in barca a vela sulle coste della Croazia le vedevano armeggiare con queste tette zampillanti e dovevano mantenere un’espressione impassibile mentre nella loro testa continuavano a ripetersi: “non guardargli la tetta, non guardargli la tetta, non guardargli la tetta!!!”.
Certo in vita mia ho visto tirare fuori ben altro che un seno e in ambiti ben più affollati ma quello che mi chiedo: aspettare di tornare a casa per allattare il pargolo o accomiatarsi prima, senza necessariamente fare mezzanotte, per dedicarsi con un po' più di cura a la creatura senza farci mangiare un filetto vedendo zinne da per tutto che farebbero passare la fame anche a un lupo della steppa siberiana, proprio no?

16 commenti:

Paolo ha detto...

Non è colpa di queste donne se questi alternativi ristoranti del Pigneto sono così pulciari da non avere un fasciatoio.

Anonimo ha detto...

ecco, non solo le mamme devono sentirsi dire che sicuramente sbagliano da ogni donna che incontrano, ma adesso ci si mettono pure gli uomini ??

sai a cosa si deve il sentirsi eroiche?
al fatto che dopo aver partorito, ogni cosa che farai sarà usata contro di te, e non è un modo di dire.
voglio essere libero di vivere la mia vita senza essere giudicato vale solo per i gay?
'partorirai con dolore' è una regola da estendere a tutta la vita?
dai una tetta non ha mai fatto male a nessuno
GG

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

male di certo solo ai figli che alle 23,30 venivano ancora portati in giro invece che messi a letto...

Aurora ha detto...

so che a molti da fastidio vedere allattare in pubblico, io però invito sempre a essere un pò più tolleranti.
sappi che per una neo madre sentirsi "indecente" perchè allatta in pubblico è un pò come per un omosessuale sentirsi dire che vedere un bacio scambiato con il proprio partner è equiparabile a vedere pisciare in pubblico. Ti ricorda qualcosa?.... che poi è vero che alle undici i lattanti dovrebbero stare a casa, ma credimi le rinunce per una neo madre sono cosi tante che non mi stupisco che qualcuna mandi a fan culo tutti ed esca con le amiche per tirar tardi( fino alle 11 ). Il sacrificio ha un limite, anche per le primipare.

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

Aurora, nessuno dice che sia indecente, credo però che sia un momento di intimità con il proprio foglio che meriti un ambiente più consono che un posto affollato come quello.
Poi, perdonami, ma la genitorialità implica delle scelte e dei sacrifici e il punto non è vedere o meno gli amici ma incontrarli in orari e ambiti diversi. Ieri sera c'erano anche altri ragazzini un po' più grandi (sui 3 anni) e al di la del fatto frignassero per la stanchezza e che per questo fossero piuttosto molesti, il punto è che a quell'ora devono dormire e te genitore devi prenderti la responsabilità e tornartene a casa ad un orario compatibile con le loro esigenze, non con le tue.

Anonimo ha detto...

Mi fa un certo senso vedere allattare un cuccciolo d'uomo.Ma cerco di fare finta di nulla.Approvo tutti i commenti precedenti.A proposito di stile permettimi dire che nel virgolettato "non guardarGLI la tetta.." c'è una piccola caduta di stile; s'ha da dire ".. guardarLE".Più femminile di chi allatta non esiste.Luigi43

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

io metterei anche degli spazi dopo i punti ma questa è una questione di gusto, non certo di stile

Aurora ha detto...

Andiamo orsu', ciò che ti ha sconvolto non è stato il bistrattato modo di gestire i bambini ma un vero e proprio attacco di quello che io chiamo "tettofobia lattiero casearia"; non fosse stato per la visione cappezzoidale al massimo avresti solo pensato, "questi bambini devono stare a letto" non ci avresti certo scritto un post.
Sono d'accordo che la genitorialità implica dei sacrifici, il problema è che a mio avviso molte delle situazioni faticose non sono generate dalle necessità dei bambini ma da cose che ti impone la società, tipo il tabu' assoluto di allattare in pubblico.
Se vuoi allattare tuo figlio fino a 6/7 mesi devi stare relegata 6/7 mesi a casa, perchè il bambino va allattato ogni 2/3 ore e fuori dalle porte di casa NON esistono spazi per la tetta free. Non un centro commerciale, non un locale, non un bar, nessun luogo predispone uno spazio per allattare.Se le madri avessero dato il biberon anzicchè la tetta ti avrebbero colpito lo stesso ? penso proprio di no; A mio avviso il problema è comunque più radicato, allattare è visto come un atto imbarazzante e persino disgustoso, la tetta è vista solo nella sua funzione sessuale. Come tu stesso ammetti, hai visto tirar fuori ben altro....

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

Aurora capisco il tuo ragionamento, forse il mio è un tabù, vero, forse la cosa andrebbe liquidata con la creazione di spazi appositi che, amiche puerpere, mi dicono esserci in molte altre nazioni.

Anonimo ha detto...

una delle cose più belle che esistono al mondo è proprio la visione di una madre che allatta il proprio figlio/a.
Una donna che allatta non ha bisogno di nessuna intimità (lei stessa è l'intimità), al contrario: di un pubblico stupefatto ed estasiato per il "miracolo" che compie.
Se ci trovi qualcosa che non va, dovresti rivedere qualcosa dentro di te.

Alessandro P. (Milano)

Roberto ha detto...

sai una cosa? sono i tuoi post a essere più borghesi della pergola di stocazzo

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

mi pare che Roberto abbia apportato un contributo civile e ben articolato alla conversazione, grazie

Anonimo ha detto...

A me non è mai piaciuto allattare in pubblico, e lo dico da madre.

Non per il fatto che gli altri mi guardassero le tette, ma proprio per il motivo che credo volesse intendere Ale: allattare è una cosa intima, un momento speciale che crea il legame tra te e tuo figlio.
A me avere del pubblico intorno infastidiva e quindi ho sempre cercato di farlo in maniera poco plateale.
Questo però non mi ha relegata in casa nè tantomeno ha precluso i rapporti con gli altri.

Ciò nonostante rispetto chi decide diversamente,
anche se devo dire che vedere certe mamme che si appostano in mezzo alla folla un pò alla "n'do cojo cojo"e sfamano i cuccioli lì in mezzo al casino come se fumassero una paglia non posso capirle.


Suzywong

vigiemme ha detto...

sono in attesa all'ottaso mese, e spero con tutto il cuore di riuscire ad allattare la mia piccola in arrivo... probabilmente mi organizzerò con qualcosa che mi permetta di coprirmi senza mostrare la tetta a tutti, ma non vedo perchè debba starmene a casa se ho un neonato che mi permette di muovermi e di svagarmi anche, ogni tanto... è un tabù da combattere, quello dell'allattamento in pubblico... non starò lì a fare la pornostar, dò da mangiare a mia figlia, e l'intimità ci sarà a prescindere dall'essere a casa o in un luogo affollato... non stiamo a ghettizzare le donne per uno dei gesti più naturali che ci siano... e non allatterò perchè devo dimostrare al mondo che sono una eroina, non faccio un figlio per esibizionismo, farò tanti sacrifici per lei perchè sono d'accordo che debba essere io ad adattarmi alla piccola e non viceversa, ma che io debba essere limitata dai tabù altrui no, non mi va... se non vuoi vedere allattare, esci e te ne vai, il problema sta nei tuoi occhi, non nella mia tetta... ti seguo da tanto e mi piaci, ma qui hai un po' sbagliato la prospettiva...

giusi ha detto...

"(lei stessa è l'intimità)"

è commovente, grazie Alessandro.

Aurora ha detto...

io sono al nono mese della mia prima gravidanza, non so come procederò sull'allattamento, ma ....fossi in te, insy, rifletterei sul fatto che il blog è seguito da un sacco di mamme.....mio caro piaci di più alle donne che agli uomini??? :)