martedì 2 agosto 2011

MEZZI PUBBLICI, DISASTRO TOTALE.



















La maledizione del franco-cinese Ming si abbatté sulla mia vita non appena mise piede in casa mia. Era una sera di giugno e il suo influsso malefico cagionò il furto del mio scooter, la perdita dei bagagli del suo compagno di viaggio, una stonatura di Lady Gaga l’indomani durante il Pride e l’estinzione definitiva della marmotta altoatesina.
Ma una lamia, sebbene involontaria, non si limita a danneggiare solo un aspetto della tua vita. Carambola e rimbalza come una palla sul tavolo da biliardo investendo casualmente e fatalmente tutto quel che gli si presenta davanti.
A due mesi dalla partenza del terribile Ming ho ritrovato sì lo scooter ma ha subito così tanti abusi che ora giace in prognosi riservata nella sala rianimazione di un meccanico di periferia costringendomi da 2 mesi a prendere i famigerati Mezzi Pubblici.
La prima settimana non te ne accorgi, la seconda inizi a notare che qualcosa non quadra, la terza ne hai la certezza, dalla quarta in poi ti si inocula il vibrione dell’ira e dell’intolleranza.
Entomologia ed esegesi dei passeggeri dell’85 (e di tutte le linee in generale).

I Serci:
categoria di utenti che si piazzano come macigni possibilmente davanti alle porte. Non retrocedono, sguardo basso e determinazione da soldato di trincea non cedono il passo se non travolti da un bulldozer costringendoti a sguisciare come una bisca per poter scendere alla tua fermata.

Gli Zainati:
un individuo, 2 posti. Carichi come dovessero traslocare non mollano il fardello neppure fossero collegati con una macchina per la dialisi. Non capiscono che poggiarlo a terra renderebbe più fluido il passaggio delle persone, no, non ci arrivano proprio.

La Gazza Ladra:
categoria di ladri di scorrimano. Un attimo di distrazione dovuto alla ricerca del cellulare che squilla nella tasca e la tua mano non trova più appiglio costringendoti a simulare un surfista sull’onda perfetta.

I Putrefatti:
zombi in decomposizione. Non è possibile infatti che un essere umano sia tanto refrattario all’acque e sapone. Alle 8 del mattino non puoi puzzare di vecchio e stantio. Quello è olezzo di sporcizia incatramata e antica.

Gli Indo-pakistani:
capisco che la cultura culinaria del proprio paese è un’eredità preziosa da mantenere ma sostituire l’aglio e il cumino con spezie meno letali sarebbe cosa gradita. Soprattutto all’alba.

I Pirati (solo su autobus vuoti o semi-vuoti):
puntano il posto che dovrà essere loro già 2 fermate prima. All’aprirsi delle porte si lanciano all’arrembaggio. Togliti dalla loro traiettoria o rischi di essere travolto come da una slavina.

I Contorsionisti:
riuscirebbero ad infilarsi dentro un pacchetto di Marlboro. Campioni di Tetris trovano spazi vitali dove non crescono neppure le spore.

I Puntigliosi:
mentre il bus è ormai un’entità vivente composta da organismi fusi in un sol corpo, loro devono chiedere all’autista, possibilmente mentre stanno salendo bloccando quindi la chiusura delle porte, il morivo del ritardo.
Ma che cazzo chiedi brutta idiota? Ma non lo vedi che c’è un traffico da 2012? Muovi quel cazzo di culo e facci ripartire!

I Palpeggiatori:
credevo si fossero estinti negli anni ’80 invece vedo che continuano a gratificare con la loro perversione glutei cadenti di ottuagenarie sotto litio come di sodi meloni di turiste inconsapevoli.

Annotazione finale. La crisi economica ha causato un calo del 10% sulle vendite delle auto ed è evidente la cosa dal momento che in pieno agosto i bus continuano ad essere gremiti come la curva sud in una domenica da derby.

Annotazione finale 2. Odio i vecchi che prendono i mezzi. Incattiviti dall’abbandono dei figli sciagurati che sono scappati verso placidi lidi lasciandoli a boccheggiare con una bottiglia d’acqua conficcata nel vaso della loro esistenza se la prendono con il mondo confermando che l’orso buono, il principe azzurro e il nonnino premuroso sono cazzate da favola.

5 commenti:

Enrico* ha detto...

Ma i palpeggiatori gay esistono?

dr.mine ha detto...

Io quando andavo alle superiori ero decisamente un pirata doc. Essendo i posti a disposizioni 2 o 3 in tutto il bus, avevo messo a punto tutta una tecnica per ritrovarmi esattamente nel punto in cui il mezzo si sarebbe fermato e la porta spalancata di fronte a me. A volte qualche gomitata c'è stata lo ammetto. Ma a casi estremi, estremi rimedi ahahahaha

Angelo Ventura ha detto...

A Enrico: palpeggiare il culo di un nerboruto giovanotto che, anche se è gay, difficilmente potrebbe gradire, è un'operazione rischiosa, il che rende i palpeggiatori gay poco comuni, credo. Io non ne ho mai incontrati.

Anonimo ha detto...

io ti adoro!

Anonimo ha detto...

Palpeggiatori gay credo ce ne siano o vorrebbero essercene....ma il palpeggiato temo reagirebbe.....anche (o forse soprattutto) se la palpeggiata gli fosse piaciuta....commentando poi "Aho, je dovemo dà na lezione a sti frosci"