
La reazione a catena è un fenomeno comune tanto alla fisica quanto all’idiozia. Non si capisce perché ogni volta che un imbecille fa un’esternazione politicamente imbarazzante, invece che prontamente censurato, venga seguito da par suoi che sembrano quindi rincorrersi in una gara al ribasso. Inutile ripetere le affermazioni di Giovanardi che continua a sostenere la famiglia “naturale” versus le coppie omosessuali. Dal nord gli fa eco il sindaco di Treviso che sarebbe pronto a multare i baci gay dati in strada come se questo potesse offendere la sensibilità dei cittadini. In attesa di una sicura dichiarazione della Santanché però oggi anche Buttiglione dice la sua sulle nefaste influenze socio-economiche che causerebbero gli omosessuali: “Quando i bambini delle famiglie tradizionali sono grandi pagano tasse e contributi anche per le pensioni e l’assistenza sanitaria di quelli che i bambini non li hanno avuti e che hanno avuto molti soldi in più durante la vita. Sennò da dove pensiamo che si prendano i soldi per pagare le pensioni ai gay?”.
Rocco però non considera che sempre gli stessi gay sono quelli che con le loro tasse sostentano ad esempio l’istruzione pubblica, gli assegni famigliari, le assenze lavorative per maternità e molti altri servizi sociali che non ci è permesso sfruttare ma che nessun omosessuale si è mai lamentato di pagare perché in una società che si dica civile non si deve tener conto solo ed esclusivamente del proprio orticello. Perché in un organismo sociale sano e progredito tutti devono contribuire al suo sostentamento in una staffetta che oggi favorisce me e domani favorirà te. Una solidarietà che ci distingue dall’egoismo di una società primitiva ed egoista da dove questo trittico di politici sembra essere emerso.