martedì 20 novembre 2012

UN CABARET DI RICCHIONI


A me il cabaret mi mette una tristezza infinita. Sono comici per lo più che campano su una battuta riuscita e raramente hanno una "linea" comica più robusta e strutturata che gli permetta di andare oltre il personaggio azzeccato o dosi massicce di volgarità. Per questo evito i Colorado, gli Zelig e tutti quegli altri programmi dove il pubblico rischia l’infarto ridendo per una scorreggia di 15 secondi. Su suggerimento del sempre ottimo Spetteguless ho visto la penosa performance si Fabrizio Casalino (Questo il testo riportato sul blog di Spetteguless: "Belen  è irraggiungibile. E’ perennemente circondata da una nuvola di ricchioni. Ovunque lei vada, ci sono rcchioni che le ronzano intorno. Uno sciame di ricchioni. Per un etero Belen è irraggiungibile. O ti infiltri tra i ricchioni, ma è pericolosissimo. Quelli ti beccano in un attimo e ti crocifiggono in un atelier di Dior. Ragazzi non è facile vivere 24 ore al giorno in una nuvola di ricchioni. Noi la vediamo su una moto, attaccata al manzo di turno, ma dietro ci sono 12 ricchioni che la rincorrono. In quei pochi secondi che Belen riesce a liberarsi dai ricchioni, lei ha bisogno di ricordarsi cos’è un maschio"). 
Quindi il suo sketch ruota intorno a Belen Rodriguez, donna inarrivabile perché costantemente contornata da RICCHIONI, termine che diventa il tormentone di tutta la sua performance. Inutile fare una critica perché risulterebbe pleonastico come cercare di spiegare perché con la pioggia il bucato non si asciuga. Giusto un paio di appunti però:
Fabrizio, se la Rodriguez non ti si fila non è per il nugolo di ricchioni che la circonda ma più semplicemente perché evidentemente uno come te non arriva neppure a quel minimo sindacale richiesto per suscitare il suo interesse (e già questo è un caso davvero eccezionale visto che pare basti appena appartenere al genere maschile per suscitare comunque il suo interesse);
il testo, come afferma Casalino, è stato approvato dalla "redazione" di Colorado che immagino non sia composta da ex Marines ma presumo ci sia un discreto gruppo di RICCHIONI, per l'appunto, che avrebbero dovuto prenderlo a sberle solo per aver avuto l'idea di presentare un testo del genere. Se non lo hanno fatto, si meritano l’aggettivo di ricchioni. Ma quand'anche davvero Colorado fosse l'ultima roccaforte di etero duri e puri, comunque, avrebbero dovuto cassare un testo intollerante e omofobo perché non serve essere gay per difendere i diritti dei gay come non bisogna essere neri, né donne né diversamente abili per rispettare, condividere e proteggere i loro diritti e perché sentir ripetere per 10 minuti RICCHIONI, non fa ridere ma fa solo tristezza. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

...ma è solo un luogo comune o una verità che i più omofobi sono quelli che non hanno il coraggio di fare coming out?...
non guardate colorado e zelig, al confronto drive in era ARTE
GG