giovedì 7 marzo 2013

INSY AL VOLANTE, PERICOLO IMMINENTE.



Premesso, io di macchine ci capisco poco e niente. 

Per anni sono stato convinto che si sorpassasse a destra e che si desse la precedenza a sinistra. Motivo per il quale mio padre è sempre stato piuttosto restio a prestarmi la sua.
Ad ogni modo guido abbastanza bene, come bene fanno le cose quelli non dotati di quel talento che rende un’azione spontanea e brillante.
Ma arriviamo al punto: 3 settimane fa mi chiama la mia amica Egy, quella che fa l’ufficio stampa. Lei mi chiama sempre per le presentazioni dei prodotti di cui si occupa e nonostante sappia che sto al mondo dell’auto come un leone alla dieta vegana mi invita alla presentazione delle nuova linea di auto ibride della Toyota Auris Hybrid.
Sedotto dalla prospettiva di un rinfresco, vado (c’è chi si è venduto un regno per un piatto di lenticchie io posso ben garantire la mia presenza per 2 tartine e un bicchiere di prosecco).
Ovviamente lo spazio espositivo è fatto benissimo, tecnologico, interattivo, con dei ragazzi pronti a spiegare le meraviglie dell’ibrido che alla fine ho capito essere la versione meccanica del “versatile” sessuale ovvero: un po’ così un po’ cosà.
“Vuoi fare una prova della macchina?”. Mi chiede Egy e io, come spesso succede per ben altri e più scabrosi inviti, dico sì prima che il suono dall’orecchio raggiunga il cervello e lo decodifichi come un potenziale pericolo.
Mi guardo intorno e nelle tre sale dello spazio espositivo non vedo nessun simulatore. 

Tiro un respiro di sollievo: “avrò capito male io”, mi tranquillizzo quando, all'improvviso, sento una ganascia dentata afferrarmi il polso (Egy è campionessa mondiale di braccio di ferro) e trascinarmi verso una hostess che annota dei dati su una cartella. 
“Ecco è lui il prossimo”, dice Egy mentre mi scaraventa verso la povera ragazza la quale mi chiede i dati anagrafici prima di accompagnarmi fuori. A pochi metri da lì, in piazza Mignanelli, c’è una piccola scuderia di Toyota dove baldi piloti aspettano gli avventori per seguirli nel test driving.
Io non guido da mesi, direi anni, se si fa eccezione di qualche sporadico episodio di pochissime ore quando mi spingo oltre il raccordo anulare per raggiungere centri commerciali di estrema periferia, quindi mentre salgo su questa Toyota mi sento più spaventato che eccitato.
Grazie al cielo, ho accanto il mio amico Dario, vero esperto di macchine. Sa cos’è una cilindrata e parla di consumi per chilometri. Nasce quindi subito un feeling tra lui e il nostro accompagnatore che trasecola quando io, provando a cercare senza successo il pedale della frizione, gli dico che non ho la minima idea di come si possa guidare una macchina a cui manca un pezzo.
La cosa che detesto è quando davanti a una cosa complicata, gli esperti ti dicono: “ma è un gioco da ragazzi!”, facendoti sentire ancora più deficiente di quanto già uno non si senta. “Ha il cambio automatico, vedrai è facilissimo guidarla!”. Come volevasi dimostrare. 

Confidando che la vettura sia assicurata soprattutto contro danni a persone, premo il tasto di accezione (una macchina come questa ovviamente non ha una comune chiave) e si illumina una plancia uguale a quella della Enterprise di Star Treck.
Durante i 20 minuti di guida il mio povero accompagnatore fa riferimento a caratteristiche mirabolanti, io afferro solo quelle legate alle comodità, Dario alle prestazioni, e non finge come me limitandosi ad annuire, fa anche domande specifiche! Nonostante sia concentrato a non imboccare sensi vietati o a “incollarmi” qualche pedone, una cosa la capisco anche io: la macchina va sia a benzina che a elettricità. Quando cammina piano, usa il motore elettrico, quando va veloce usa il carburante il che significa consumi ridotti e rispetto per l’ambiente (detta come una brochure di settore). Oltretutto, si autocarica ogni volta che frena: come faccia è un mistero (una volta sceso e tornato nello show room mi hanno spiegato in realtà il segreto ma io ho ancora problemi a capire le regole del gioco dell’oca e il successo editoriale di Fabio Volo, non mi si può chiedere troppo!!).

6 commenti:

Anonimo ha detto...

io uso la prius della Toyota da anni e quando mi imprestano una macchina accendo senza frizione... ops!!!

Anonimo ha detto...

Poco ti importerà ma mi fa piacere che sei tornato-
Saluti
Val

Anonimo ha detto...

Evviva sei tornato. Finalmente.
Io non so proprio guidare. Mi spaventa.
Mi sono reso conto che molti rikkioni non sanno fare o lo fanno maluccio. Sarà genetica?
Ciao
AlexFe

Anonimo ha detto...

Insy ma che fine hai fatto!! Ti seguo dalla California, mi sono mancati i tuoi post esilaranti :)

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

grazie, grazie! Purtroppo ultimamente sono incasinato tra lavoro e famiglia. Spero di postare di più... baci

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

grazie, grazie! Purtroppo ultimamente sono incasinato tra lavoro e famiglia. Spero di postare di più... baci