venerdì 22 giugno 2012

PERCHE' (SE MAI SEGUISSI IL CALCIO) NON TIFEREI MAI LA GRECIA CONTRO LA GERMANIA.




Questa sera si giocherà agli europei Grecia-Germania. Un incontro che l’ironia della sorte non poteva congegnare meglio. Subito sono apparsi post e articoli carichi di simbolismi e retorica, come se il giovane Davide stesse scendendo in campo contro il perfido Golia e come se su questa distesa d’erba si potesse riscattare l’umiliazione subita tra i banchi levigati del parlamento europeo. Ma vi posso dire, a costo di sembrare cinico, che invece io per la Grecia non provo particolare solidarietà? Certo, nessun popolo dovrebbe soffrire gli effetti di una crisi economica come la loro e sappiamo bene quanto questa umili la dignità delle persone e la spinga sul baratro della disperazione (del resto noi non siamo messi tanto meglio) ma voler leggere nella partita uno scontro tra tra culture, mi sembra poco appropriato se non addirittura iniquo. Parliamo di una nazione, la Grecia, dove la corruzione endemica rende i nostri politici corrotti poco più che ladri di galline. Una popolazione che non ha mai dissentito e protestato (se non ora che è arrivata con l'Egeo alla gola) perché connivente con uno stato di clientelismo profondamente corrotto. E perché dovremmo allora invece sostenerli contro una nazione integerrima e coraggiosa, che ha saputo risorgere dalle polveri (altro che ceneri) della guerra, che ha avuto la volontà di riunirsi insieme a quell'altra Germania che veniva da una dittatura fatta di razionamento dei bene e dall'economia inesistente diventando una, potente e solidale? Ogni nazione può diventare nemesi di se stessa ed è assai più semplice ricacciare sempre negli altri la ragione della propria rovina. La Germania in tutto questo purtroppo rischia di pagare l'invidia che i determinati suscitano negli inetti, di chi vorrebbe ma non può (o non vuole) e preferisce dimostrare solidarietà con i mediocri per giustificare così anche la propria scarsa volontà. Certo le scelte del governo tedesco sono discutibili ma non più dei tentennamenti, dei bluff e dei magheggi da bisca che quello greco ha fatto e sta facendo, da anni, promettendo soluzioni a tutt'oggi ancora inesistenti avendo portato lui, e non certo la comunità europea, a una totale prostrazione economica e sociale. No, io non tiferò Grecia, anzi non mi schiererò proprio con nessuno. Il calcio è un gioco che, è vero, a volte ha il potere di esaltare lo spirito di una nazionale ma quando questo esiste ed è fiero del proprio valore a prescindere e credo che la Grecia (come anche l'Italia) dovrebbe ripartire da ben altri impulsi per recuperare dignità.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

è semplicemente un modo per dimostrare 'comprensione' per un popolo che ha 'subito' una classe politica inetta e inefficente...ci specchiamo in loro, e ci chiediamo quanto ci resta per finire così...
GG

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

GG ti dico: in quella condizione ci si sono messi in primis i cittadini come noi nella nostra...Dovremmo tutti prenderci le responsabilità dei nostri mali...

Lilyum ha detto...

In un certo senso hai ragione. Ma volendo star fuori dalla politica, io tiferò Grecia per questioni di pura simpatia.Ecco.
E perché sono affezionata alla Grecia e a tutto quello che culturalmente ci ha regalato. (nonostante le insufficienze che mi fioccavano sulle versioni al liceo). =)

Anonimo ha detto...

Ottimamente detto.Finalmente leggo parole non impregnate di becera retorica ed invidia sociale.Nella sola isola di Zante 9000, ben novemila, persone riscuotono da anni la pensione di cecità. a Zante vivono ventimila persone.Forse potevano organizzare un ponte aereo charter per Lourdes! La classe politica non la si subisce ma la si vota o meno; come facevamo noi con la DC, eravamo collusi o avevamo il ns tornaconto. Campare scialando ed aspettando Robin Hood è troppo comodoLuigi43

Anonimo ha detto...

Assolutamente d'accordo con Insy e con l'Anonimo/Luigi43 di qui sopra. Io la stessa cosa che s'é detta della Grecia la dico anche dell'Italia. Le litigate, coi miei amici. Ci si lamenta della classe politica, come se la costruzione di una nazione sia in mano SOLO alla classe politica e non agli elettori che li hanno messi lí. Troppo facile lamentarsi che non si fa mai niente, quando devono essere sempre e comunque gli altri a fare qualcosa, mai noi in prima persona. E, magari, quelli che si lamentano sono pure i figli di medici specialisti, dentisti, oculisti, architetti, ingegneri, avvocati e notai che fanno una barca di soldi, non lasciano ricevuta fiscale e non pagano un soldo di tasse. Mettiamoci pure gli imbianchini, gli elettricisti, i meccanici, gli idraulici e la signora che vende frutta all'angola della strada, quella tanto carina e gentile... sí, sono tutti carini e gentili quando non danno un contributo alla societá e si aspettano, peró, che la societá sia sempre lá a dare un contributo a loro!
Mi dispiace per la Grecia e per l'Italia, peró se in Germania non paghi le tasse il vicino di casa ti denuncia alla finanza e sei socialmente ostracizzato e "marchiato"; se non paghi le tasse in Italia o in Grecia, allora sei "figo" e "furbo" e la gente ti fa pure i complimenti! Mhá...

Vincenzo Politi

Anonimo ha detto...

Tiferò Grecia. L'integrità e l'alacrità della Germania mi può star bene come argomento, a primo impatto. Poi mi viene in mente che ci hanno accollato economicamente(a tutta Europa) la riunificazione con la Germania Est (era roba loro, perché aiutarli?). Allora forse avendo ricevuto aiuto dall'Europa, ora dovrebbero giocare meno a fare i "duri e puri" e ricordare i benefici avuti... "chi è senza peccato, eccetera, eccetera, eccetera..."
Alex_Vr

Anonimo ha detto...

Per Alex_Vr :vero, il cancelliere Kholl ha strautilizzati i fondi europei per le aree depresse, in misura proporzionale all'Irlanda, all'Italia( che non è stata capace di spenderli in maniera appropriata) ed a tanti altri Paesi. Ma di certo non sono serviti per pagare baby-pensioni od a costruire consenso elettorale. I problemi, caro amico, non si comprendono e risolvono solo con gli slogans. Se sei romano, buon pride!Luigi43

La Nonna ha detto...

BRAVA, B-R-A-V-A!!!! La Grecia - come l'Italia - è una nazione che campa ancora sulle grandezze del passato. Come quelle signore attempate che orami all'ospizio, continuano a sfogliare gli albun di fotografie che le ritraggono giovani, belle e famose. Mentre la flebo gli somministra la morfina. Del resto cosa augurare a paesi che campano sulle rovine del passato se non la rovina nel presente? mi pare una conseguenza quasi scontata.

Anonimo ha detto...

Nessuno slogan. La Grecia è piena di torti, la Germania pure... due torti non fanno una ragione... o è uno slogan anche questo? ;-)
No son veneto... ci vediamo al Gay Village di Padova...
Ciao!
Alex_Vr