giovedì 16 settembre 2010
-90
La schermata della compagnia aerea è aperta.
L’importo è segnato in rosso.
In basso lampeggia un pulsante verde con su scritto ACQUISTA ORA.
Accarezzo con il dito il tasto del maus e con l’altro compongo un numero.
“senti Cla, ma che faccio parto o non parto?”, gli chiedo con un filo d’ansia senza neppure dirgli “ciao” o “buongiorno”.
“Ancora con questa storia? Ma certo. Parti!”, il tono è rassicurante come quello di un allenatore che sprona un tuffatore indeciso a scaraventarsi da una piattaforma di 10 metri .
“E se poi i soldi non mi bastano?”. Ping.
“Si trovano”. Pong.
“E se di qui a dicembre succede un imprevisto?”. Ping.
“Ci penseremo allora, eventualmente”. Pong.
“Mia madre forse avrebbe bisogno di me”. Ping.
“C’è tuo fratello”. Pong
“Le piante chi me le annaffia?”.ping
“Ale, sono moribonde già adesso per allora saranno polverizzate. Mi fai il cazzo di piacere di comprare quel cazzo di biglietto?”
Schiaccio ACQUISTA.
La clessidra sullo schermo gira e rigira e un avviso mi avverte che stanno verificando i dati della carta. Spero ci sia un intoppo, un cambio di tariffa una dichiarazione di guerra e invece dopo 30 secondi un altro avviso si congratula con me per l’acquisto effettuato.
“Fatto”. E tiro il fiato. Ormai è andata.
“Ecco bravo, adesso torno in riunione”. E il mio amico riattacca il telefono. Anche lui senza dire neppure ciao.
La scorsa settima ho comprato il biglietto per Niu Iorc.
Partirò tra tre mesi esatti (o 90 giorni, se proprio vogliamo dar via a un caunt daun) e ci resterò per 4 settimane: 28 giorni, come un turno in un centro di riabilitazione.
Inizialmente doveva essere la vacanza che non ho fatto quest’estate mentre grondante sudore venivi crivellato dalle foto del miei amici in spiaggia a Miconos, con i moito a Ibiza e con le mani appoggiate sulle impronte della Loren su Ollivud Bulvar. Ma poi ha preso una valenza molto diversa.
Una sfida con me stesso (ho provato a trovare una formula meno banale per esprimere il concetto ma, credetemi, non esiste, sarà per questo che è così usata).
Mi rendo conto che non stiamo parlando di una solitaria di un anno in pattino attraverso i 7 mari e la destinazione e la permanenza non fanno di me Ulisse ma per me l’impresa è quasi altrettanto epocale.
Primo perché vado da solo. Cosa che non faccio neppure per andare in bagno. Fino ad oggi i miei viaggi sono sempre stati legati a gruppi che non fossero inferiori al numero della Nazionale, riserve allenatore e massaggiatori compresi.
Secondo perché vado per “sentire che aria tira” e in caso, più in là, legare lo spago alla valigia di cartone. E solo pensare a questa ipotesi mi da le vertigini.
Chi conosce le mie rocambolesche avventure estive con Americanino, può maliziosamente credere che la scelta di quella città non sia casuale e in parte è così. Me lo sono chiesto e richiesto prima di decidere perché non volevo che questo fosse un viaggio della speranza, in cerca di qualcosa che è stata poco più di una bella esperienza e solo dopo essermi convinto con spietata sincerità che non è lui quello che vado cercando ho confermato che la destinazione fosse Niu Iorc: la città dove ancora succedono delle cose, l’unica capitale che dopo la sbornia delle On Cong, delle Dubai e delle Sidnei rimane sempre e comunque la capitale del mondo.
Potere dell’auto suggestione? Forse eppure, da quando ho premuto quell’ACQUSTA, è come se avessi trovato stimoli ed energie che non sentivo da anni dandomi degli obiettivi e dei progetti da perseguire e realizzare e dei quali per ora non parlerò per scaramanzia (anche perché sono ancora in fase di definizione) ma che nei prossimi giorni inizierò a condividere con chi vorrà seguirmi in questo viaggio.
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23 commenti:
Bravo Insy!!! New york è splendida, io sono "addicted" (nonostante abbia solo 24 anni, lavoro, metto da parte i soldi, e ci vado quasi ogni anno per qualche settimana... quindi se hai bisogno di consigli... una cosa ti dico: preparati che poi dal mood newyorkese non ne esci!!! Complimenti e in bocca al lupo!
Bravo vai ,senti che aria tira e facci sapere.
Sto ancora scegliendo in quale città emigrare, nella lista c'è anche NY quindi fammi sapere se guadagna o perde punti in classifica.
Bravo vai ,senti che aria tira e facci sapere.
Sto ancora scegliendo in quale città emigrare, nella lista c'è anche NY quindi fammi sapere se guadagna o perde punti in classifica.
Bravo Ale! A me manca il coraggio ma ancor di più "i soldini" per andar via :( in bocca al lupo e mi raccomando, mica lasci il blog? baci
sapessi a me! io sono il re dei cacasotto:)
per i soldi, quelli si trovano in qualche maniera pur restando nel legale, basta fare i famosi sacrifici.
Il blog me lo porto appresso, terrò un diario dell'avventura...
come ti capisco. In questi giorni mi sento allo stesso modo perchè se va in porto una cosuccia dovrei trasferirmi a Roma da Taranto(e cavolo io arrivo e tu te ne vai in America).
Qualunque sia il risultato di questo viaggio, spero che sia la cosa giusta per te e che ti renda felice. ;)
buona preparazione a questo viaggio mistico. bè, non proprio mistico come andare in india in sacco a pelo, però mistico per come te lo stai vivendo!
si, noi romani ogni tanto dobbiamo toglierci di dosso questo polverone che ci viene addosso dalle rovine, sia quelle di marmo che quelle umane!
Monica, ma mica parto per la guerra:)
Si Oscar, a volte le radici sono macigli:)
fa ua cortesia, cambia sfondo del blog. quando alzo lo sguardo continuo a vedere righe dappertutto per almeno mezz'ora. e non capisco più un cazzo.
p.s. 28 giorni dopo è anche il titolo di un bel film, e mi pare azzeccato un remake al tuo rientro.
si un bel fil ORROR!
appena entrata e non so come...sfarfallando da un blog ad un altro, mentre lascio in attesa la pagina del volo per n-y.....sarai un segno del destino?
appena entrata e non so come...sfarfallando da un blog ad un altro, mentre lascio in attesa la pagina del volo per n-y.....sarai un segno del destino?
beh, allora benvenuta e buon viaggio:)
Sì, sì, facci sapere che aria tira, che la Germania non è poi tanto la terra promessa che cercavo e mi sa che vado ad annusare che aria tira da qualche altra parte :)
In bocca al lupo!
Insy, e' la stessa sensazione che ho provato io quando due anni fa la tipa mi fa "vado?! Dopo non si cambia piu'" e io le ho detto "si" e la stampante ad aghi ha cominciato a stampare il mio biglietto sola andata Roma - Sydney via Hong Kong..Dovevo andare in vacanza sei mesi e ancora sono qui.
Goditi il Natale a niu iorch (io il secondo natale euei from omm lo faro' in spiaggia quest'anno). E spero anche il prossimo.
Baci,
Giacono
ciao, che invidia.. mi sembri me al mio primo viaggio usa da solo vent'anni fà... l'errore è stato tornare..
un bacio Sergio
Noooooooo!! La fuga di cervelli fa un'altra vittime... :'(
Seriamente: spero che tu trovi una buona aria e che tu ci rimanga... Sono convinto che sarebbe tutto di guadagnato, sia per te che per NY!!
ma sai parlare inglese?
no, uso il linguaggio del corpo
ah, ecco, dato come ti esprimi in italiano...
ma allora era una battuta!?!!? Oddio scusa, aspetta: ahahahahahah!!! che sagoma che sei!!!
bèh, allora potremmo aspettarci un altro libro...
Grande Insy! Sono stata a New York da poco per la prima volta e ho pianto lasciando Manhattan in taxi per tornare a Roma. Non so se avrai la mia stessa sensazione, ma quando sono arrivata lì mi è sembrato di essere a casa, nel senso che era come un deja vu o come se ci fossi stata mille volte (ho visto decisamente troppe volte Sex and the City mi sa). Io sono stata nell'East Village ed è un quartiere che ho amato, non è fighetto come Chelsea o Soho ed è ancora abbastanza rustico e alternativo (dischi a bizzeffe!), nonchè è vicino alle attrazioni turistiche e pieno di locali e ristoranti ottimi. Mi hanno parlato molto bene anche di Williamsburg a Brooklyn (però non ho avuto modo di girarlo molto). Se non mi preoccupasse così tanto il loro sistema sanitario mi trasferirei anche a fare la commessa lì
MissG
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