Finalmente è stata dimessa. E finalmente non lo dico tanto per lei quanto per quei poveri medici e infermieri dell’ospedale. Dal primo giorno di ricovero aveva deciso che lei lì non voleva starci, che si sentiva costretta quindi “ditemi dove devo firmare per andarmene!”. Per questo mercoledì io, mio fratello, 2 infermiere, il cardiologo, il primario e un esorcista abbiamo cercato di trattenerla mentre cercava di staccarsi sensori, tubi e tubicini per poter scappare via.
“E’ sempre stata furastica”, è stato il commento laconico di mio zio che commentava la scena a debita distanza.
Per fortuna dove non siamo potuti arrivare noi è intervenuto il Signor Tavor e con lui è sopraggiunta un po’ di serenità per tutti.
Stamattina il medico le aveva promesso che l’avrebbe dimessa alle 9. Alle 8 ero lì ma dalle 6 lei era già seduta sul letto, tre le sue borse e una pila di riviste, tutta eccitata all’idea di tornare a casa (per quanto lo possa essere una che ha in corpo più sedativi che globuli rossi).
Nell’attesa che il dottorebello finisca di compilare le scartoffie di prassi ci raggiunge mia zia. È nel suo periodo mistico e tira fuori dalla borsa un acqua benedetta di Lurd, una medaglietta di Megiugori, un’acquasantiera mignon della Madonna di Fatima e un pezzo della croce di Cristo ed è già tanto che non faccia apparire la madonna con un proiettore tascabile. Mia madre osserva questo carosello sacro con lo sguardo frastornato. I sedativi ancora scorazzano allegramente nelle sue vene e devono essere piuttosto potenti se penso che solo ieri continuava a raccontarmi una storia famigliare credendo che io fossi suo fratello (“è normale, che abbia questi problemi, tra i farmaci e la degenza”, mi rassicura subito dopo il dottorebello, mentre io lo ascolto con gli occhi a cuore e un barlume di decenza mi schiaffeggia cercando di non farmi immaginare erotiche evoluzioni degne di una scena almodovariana).
Il dottorebello è alla fine del turno di notte ma ha ancora la grazia di spiegarci quali sono i farmaci da prendere, a che ora in che dose. Il cuore non ha subito danni gravi e può riprendere le sue attività precedenti. Per lasciare un buon ricordo di se, mia madre sente la necessità di lanciare un’ultima rivelazione: “Lo sa dottorebello che tutte le infermiere le vengono dietro?” (sempre i farmaci che parlano, ovvio). L’imbarazzo delle paramediche ghiacciano il pavimento dell’intero reparto e su questo scivoliamo via alla guida di una slitta trainata da 4 aschi siberiani, prima che ne dica altre. Varchiamo le porte della sala e, forse me lo faranno le orecchie ma sento un chiasso allegro e festoso e il rumore di un paio di tappi sparati dalla pressione delle bottiglie di sciampagn.
Ora è a casa.
Si è lanciata in camera sua per controllare che tutte le sue cose siano al loro posto con l’entusiasmo con cui un bambino vuota la cesta dei suoi giocattoli al ritorno da un lungo viaggio. Così, per riappropriarsi del suo spazio, del suo mondo fatto di piccole cose tanto importanti. Barcolla da una stanza all’altra, sembra ubriaca e mi fa sorridere. “Mi metto un attimo sul letto ma non andate via”.
E chi si muove.
10 commenti:
Contento di sapere che va tutto bene
Saluti da Sydney
Giacomo
sempre fantastico Ale.
sono contenta anch'io che tutto è andato per il meglio.
E chi si muove. bellissima!!!
sempre io, Emy. ;)
Un bacio da parte mia, a te e tuo fratello perchè comprendo quello che avete provato, alla tua mamma per tenerezza.
Un bacio alla super-mamma ed uno a te.
Bello sentirti rasserenato :)
che sollievo, immagino che questi giorni siano stati pesantini...
comunque: non immagini una nonna sotto morfina che danni può fare: una mattina ha detto ad alta voce che le infermiere e i dottori trombavano qua e là tutte le notti.
e la convinzione che ci fosse una cinesina che stava ai piedi del letto a tirarle le dita dei piedi...degno di un film orror.
Un bacio grande alla tua mamma...vita sana,cibo sano...e il TUO amore le cure migliori!
Meno male via... :-)
avrebbe potuto dire che dietro al dottorebello ci andavi pure tu..
Contenta per te, per voi. ;)
Bene, molto bene!
:-)
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