venerdì 24 dicembre 2010

"NON HA SPICCI?"




















Ieri entro in una cartoleria per comprare una cartolina augurale per un regalo. È una botteguccia dove fanno tutto a mano e dove di conseguenza costa tutto talmente tanto che basterebbe solo quella come presente.
Vado alla cassa e prendo il portafogli per pagare. Anche se è vero che qui anche un pacchetto di gomme lo puoi pagare con la carta preferisco il cash. Tiro fuori un cartoccio di biglietti verdi manco fossi un pappone della Time Squame di Scorsese. Sono tanti resti di taxi, a vederli sembra un milione di dollari ma in realtà sono tutti pezzi da uno e comunque non mi bastano per il prezioso cartoncino. Porgo quindi un biglietto da 50. Mentre glielo allungo già sentendo un brivido lungo la schiena. E come presupponevo per un paio di esperienze già vissute in settimana, la tipa inizi a guardarli con terrore manco le avessi dato un mattone di plastico con legato sopra un cronometro. Li passa controluce, li gratta, ci manca solo che li mastichi e poi ha fatto tutto. Poi mi chiede “non hai spicci?”. “No”, e comunque li dovrò usare ‘sti 50 dollari! Alla fine mi da il resto con un sorriso gonfio di rancore.
Allora mi pare di intuire che qui hanno tutti il terrore di beccare soldi falsi quindi tagli grossi: no, grazie! E se giri con 100 euro fanno prima a cambiare un governo che darti il resto.
I tassisti sono anche peggio perché non accettano tagli più alti di 20 dollari. Vero, puoi pagare con la carta ma vi dico che comodo dover stare al buio a cercare la fessura per passarla, aggiungere sul display il tip (che poi glielo convertiresti con un pugno in faccia visto che come quelli romani gli dai un indirizzo e loro non sanno mai dove sia quindi sono IO che mi perdo in casa andando dal bagno alla camera da letto, a dover fare da guida), tutto questo mentre il tassista sbuffa pure perché sei impacciato, lui, che fa il fico quando è arrivato 20 minuti prima di te a NY e già si sente un working manager.
Se solo penso che ancora non ho tirato fuori dal reggipetto i pezzi da 100 mi viene la febbre. O li spendo per comprare droga agli angoli della strada altrimenti qui li puoi solo usare per fare origami.
In tutto questo quindi mi chiedo: ma se i negozianti sono tanto diffidenti e ti fanno sentire come se quei soldi li avessi rubati, ma per quale diamine di motivo la banca d’america continua a stamparli invece di produrre solo fiches da gioco!?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

È lo stesso motivo per cui, se vai a Londra con banconote da 50 sterline, hanno già capito che sei turista (passato in banca prima di partire...)!

Auguri!!
P.

Anonimo ha detto...

io ti adoro!!!!!!