mercoledì 9 settembre 2009
3 SETTIMANE AL TRASLOCO.
Ancora tre settimane al massimo e poi, dopo quasi 10 anni, lasceremo questa casa. Sembra che lei abbia vita propria e che stia prendendo il distacco davvero male visto che sta cadendo letteralmente a pezzi. Quando entrammo a dire il vero non era particolarmente in forma, aveva mattonelle fuori moda da ormai un ventennio, l’erogazione dell’acqua calda era più che altro un avvenimento e asciugarsi i capelli con il fon per più di 5 minuti causava un blec aut a tutto il quartiere (per questo, a casa nostra, sempre tutti con i capelli corti). Nell’ultimo mese però sembra ormai in fin di vita: la pressione dell’acqua è diminuita forse perchè ormai il calcare sta ostruendo le tubature come il colesterolo le arterie di un vecchio e man mano che iniziamo a togliere i nostri mobili dalla stanza, si inizia a vedere la fatale decadenza delle stanze. La signora è vecchia e ha davvero bisogno di un intervento drastico di ristrutturazione, cosa che il padrone di casa farà.
E’ una casa a cui abbiamo voluto molto bene e tanto ce ne ha voluto lei a noi. E’ stata testimone del mio passaggio da studente a impiegato, da fidanzato a singol, a rifidanzato, a risingol e così più o meno per un altro paio di volte. Ha visto tanti coinquilini, innumerevoli feste e pochissimi screzi. Ci ha accolti tornando devastati dalle sere in discoteca e ha sempre trovato un letto in più in cui ospitare gli amici che venivano a trovarci. Ci sono state cene romantiche a lume di candela, tavolate sterminate come quelle di “Aggiungi un posto a tavola” e conversazioni ubriache fino all’alba sull’esistenza di un dio e su chi si era scopato chi.
Mi ha fatto conoscere la vita di un quartiere popolare e sempre sopra le righe come solo San Lorenzo, e pochissimi altri, sa ancora essere. Ho conosciuto la trans triste, che pranza sempre nel bar sotto casa e si trascina melanconica per il quartiere come se stesse smaltendo una delusione d’amore. Il cieco del quartiere, che potevo sentire da cento metri di distanza per il suo violento battere il bastone sui muri, cosa necessaria per tracciare il percorso ed evitare d’essere travolto da un tir. Il dirimpettaio, costretto dalla moglie a fumare in finestra e, per questo, condannato per anni a vedermi girare in mutande se non avvinghiato in laocoontici amplessi amorosi. Gli studenti calabresi fuori sede, signori incontrastati dell’aperitivo che parte alle 5 del pomeriggio e finisce alle 3 di notte. Il mio pizzettaro, che fa la pizza più buona di Roma e al quale, prima di traslocare, dovrò saldare il conto che avevo aperto da lui.
Mi mancherà il “Ale, apri!!!”, gridato dalla strada, come soluzione ad un citofono rotto e mai volutamente aggiustato.
L’anima di una casa è fatta da chi la abita e dovunque andrò, verrà con me. Tra qualche giorno quindi la metempsicosi la farà trasmigrare dalle parti di San Giovanni. In una casa con il bagno che non sembra arredato da Tania e un impianto elettrico che non richiede la firma di un testamento prima di infilare una spina. Una casa che, per dirla con il gergo di Tecnocasa, è “rifinitissima e luminosissima” e persino con un citofono funzionante, che sarà la prima cosa che smonterò.
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29 commenti:
Ma che dolce... :-)
Ho letto il tuo libro la scorsa settimana durante la mia breve vacanza al mare... be' grazie per le ore simpatiche e leggere che mi hai fatto passare! :)
nicola, lieto che ti sia piaciuto!
Ti Auguro un buon passaggio dalla vecchia alla nuova casetta.
quindi finalmente avete trovato una nuova casa?! evviva!!! congratulazioni :-)
"un quartiere popolare e sempre SULLE righe"?
sai che col mio QI da posacenere sbeccato non ho capito la frase?
Forse perchè non sono di Roma?
Comunque sia... Buon inizio.
Ma perchè smontare il citofono??
non voglio scocciatori inattesi...
So cosa significhi. Quando ero studente mi spiacque lasciare persino il tetro appartamento nel quale avevo trascorso meno di un anno. Poi lasciai anche la casa dove avevo vissuto per 30 anni. Ma ti assicuro caro Insy che dovunque andrai, ti affezionerai al nuovo posto. Vedrai che avevo ragione :)))
P.S. Non sapevo che avessi trovato casa! Ero rimasto alla Padrona della Città che ti sfrattava da ogni angolo di Roma (ahahah)
cacchio! dovrò regalarti uno di quegli alberelli di ceramica per dicono portino bene alle case nuove!!
In bocca al lupo Insy!
bello questo post, mi ha fatto riflettere un po' visto che anch'io mi sono trasferito da poco in una casa nuova, ma al contrario di te non riesco ad affezionarmi ai difetti... che in questa casa sono tanti e io quasi rimpiango quella vecchia :( dovrei imparare la tua filosofia
Tranquillo, Insy, la casa nuova ti circonderà di grattacapi come quella che lasci. Nel mio loculo in affitto questa mattina è crollato lo stendipanni, e non è la cosa peggiore che mi sia capitata in questo primo mese. Buon trasloco.
finalmente l'avete trovata!
in fondo non è troppo lontana da San Lorenzo.
L'aperitivo lì te lo puoi sempre fare.
congratulazioni e mi raccomando,
smontalo il citofono!
Ma allora vi trasferite nella casa della vecchia arpia o avete trovato qualcuno che non vi dissangui?
no, una casa diversa. ma bisogna ancocra firmare per poter essere certi.
INSY
Appena ci sarà la firma...la devastazione!!! ;-)
megafestone, ocn tanto alcool come ce piasce a noi! eheheh
Ah proposito... ma ora saremo vicinissimi!!! TOP!
Sylvenia Lopez.
Eh, se ripenso a tutti i posti in cui ho abitato da quando sono uscito da casa dei miei, a 24 anni, mi vedo: nel loculo universitario di Urbino, in un ampio monolocale di 23mq al Pratello di Bologna, nel monolocale di 38mq al centro di Toronto. Ogni casa, perfino il loculo urbinate, è il ricordo di un'epoca e di uno Sciltian diverso, intento a sfangarla in una fetta di mondo nuova. So cosa significa organizzare un trasloco e tremo a quello che mi aspetta fra un anno o due da Toronto, quando qui ci saranno ormai 500 libri in più oltre ad alcune cappelliere che quando sono arrivato non c'erano. :-)
Buon trasloco e fatti aiutare da una ditta di portantini: ci sono certi gnocchi che metà bastano.
scusate l'OT
@ Anellidifumo
abiti a Toronto? ti trovi bene? è una città che mi ha sempre attirato :)
finalmente hai trovato casa,dopo il post sulla vecchia arpia ero un po'in ansia x te.
in bocca al lupo x il trasloco, non ti invidio.
Ti leggo da tempo, ma oggi mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi. In questi stessi giorni sto affrontando lo stesso distacco da una casa molto vecchia, molto malandata e molto molto amata e coccolata. La tua foto sembra uno scorcio anche della mia camera da letto, sono baraccata con gli scatoloni da settimane...
Speriamo in bene per le nostre nuove vite, incrocio le dita anche per te!
Caterina
io ho trascolato esattamente un anno fa dopo 13 anni passati nella vecchia casa e i primi due mesi ho pianto tutti i giorni e tutte le notti perché mi mancava ..... questo brutto periodo lo attraverserai di sicuro anche tu ma spero ti passi presto ! Auguri, saluti e baci !
ti giuro che, così, sulla fiducia, hai fatto venire la nostalgia pure a me...
..ora devo trovare un valido modo per riprendermi.... come al solito, andrò in giardino ad abbracciare il pino, di solito in assenza d'altro funziona... ;-)
ogni volta che ci allontaniamo da un posto lasciamo lì un pezzettino di noi, e rubiamo qualcosa di suo... Però son contenta che hai finalmente trovato casa! ;)
ricerca di una casa? traslochi?...so cosa significa, roma da questo punto di vista è di una inospitalità unica....oddio, anche napoli (la mia città) non scherza, anche se è più economica ... però come a roma non c'è una via di mezzo: o case ben rifinite, e quindi costose, o baracche!...e spesso anche queste costose :-(
in bocca al lupo!
lo faccio anche al mio fidanzato che domani va a vedere altre tre camere a roma...penso siano la numero 198,199 e 200 in tre mesi di ricerca
In bocca al lupo per il trasloco!!!!! Io l'ho appena finito... Geniale la soluzione del citofono, la userò anch'io :)
commevente!! fossi in te rimarrei...fanculo a quella casa snob e borghese a sangiovanni! :)
Andriu
Zzzzzzzzzz
Ma che lo smonti a fare il citofono?E d'inverno, con le finestre chiuse, a quei poveracci la sotto gli tocca urlare?
Matteo Fo
io invece trasloc tra 2 settimane...è la quarta casa in 4 anni, senza contare quella in cui sono stata ospite appena trasferitami a Roma...
cambiare casa è un po' come ripartire da zero.....ricostruire daccapo i tuoi punti di riferimento più intimi....
MarinaTrav
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