martedì 13 ottobre 2009
MAMMA, I FROCI CHE PAURA!
Insomma, un'ennesima aggressione ad una coppia di ghei. A colpi di casco, in pieno centro a Roma, di domenica pomeriggio.
Soliti assalitori che inneggiano ad un fascismo di cui non so neppure quanto bene ne sappiano, e, soprattutto, solita indifferenza da parte delle persone che si trovavano lì ad assistere al pestaggio.
Inutile reiterare indignazione e sdegno. Quelli, almeno io, li ho esauriti già dai tempi del primo attacco al Ghei Villag, ed oggi non avrebbero lo stesso vigore, avvilito, come ormai sono, dalla cadenza quasi settimanale di questi bollettini di guerra. Le istituzioni, anche quelle di destra, continuano a condannare questa violenza ma neppure le fiaccolate, i cortei e le manifestazioni sembrano aver migliorato il clima infausto in cui ci stiamo muovendo.
Ma, allora, il problema reale qual è?
Ho l'impressione che, per molti, noi omosessuali siamo diventati l'ultimo e definitivo capro espiatorio su cui sfogare frustrazioni accumulate in altri ambiti, personali e sociali. In me è forte il sospetto che tanta violenza tragga la propria giustificazione nella retorica della destra che, in questi ultimi anni, ha demonizzato le unioni civili tra persone dello stesso sesso usando spessissimo termini come "contro natura", "aberrazione" e "attentato alla sacra istituzione del matrimonio", talvolta addirittura dipingendoci come esseri prossimi ai pedofili e ad altri pervertiti. Sono abbastanza convinto che questo abbia generato nella mente di molti (alcuni di essi violenti) l'idea che fossimo lontani dalla loro umanità e quindi meritevoli di aggressioni incondizionate.
Del resto se lider di partiti crociati, canuti direttori di giornali e psichiatri da tolc sciò costantemente screditano le nostre rivendicazioni bollandole come pretese inaccettabili o bizzose richieste, mi sembra abbastanza naturale che poi i più rozzi ed ignoranti dei nostri concittadini si sentano giustificati a darci una bella lezione.
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27 commenti:
La violenza verso i deboli, e quindi anche verso i "gruppi sociali" deboli, deriva dalla necessità di sentirsi forte. Virile, mi verrebbe da dire. A questo, va aggiunta una buona dose di ignoranza e superficialità che porta ad etichettare, semplificare e demonizzare. E a fare da inopportuna ciliegina sulla torta ci sono le istituzioni (non parlo della chiesa perché sarebbe troppo facile, visto l'argomento, sparare a zero sui preti pedofili che condannano i gay...): se vivessimo in un mondo che legittima l'omosessualità, la rende "normale", e condanna la violenza gratuita, chissà forse le cose andrebbero meglio. A volte mi vien da pensare che peggiori dei violenti siano gli indifferenti: se vivessimo in una società civile, i violenti e intolleranti (che mica li puoi eliminare) verrebbero isolati, e le vittime dei pestaggi aiutate...
secondo me è tutta una questione di ignoranza....un'ignoranza becera e per questo intollerabile. anch'io, quando inizialmente non accettavo la mia omosessualità, mi consideravo un malato da guarire e un peccatore da redimere. poi cosa ho fatto? ho lavorato su me stesso, mi sono documentato, ho iniziato a conoscere ed incontrare ragazzi gay. ed incredibilmente ho fatto un tuffo nella normalità più spiazzante. se ci considerano pedofili, perversi e perniciosi per la società, è soltanto perchè si piegano al pregiudizio, si ostinano a non conoscerci perchè si lasciano condizionare da frasi fatte e concetti sbagliati sedimentati nel tempo. solo un ignorante si bea della propria ignoranza, si chiude in se stesso e non si mette in discussione. se qualcuno cominciasse a lasciarsi alle spalle l'atteggiamento pregiugiziale, scoprirebbe che, innanzitutto, siamo in tanti, e non siamo affatto come ci dipingono. io ho conosciuto e incontrato ragazzi normalissimi, con un lavoro, una famiglia, un'esistenza tranquilla e straordinariamente normale. ignorare questa "normalità" e nutrirsi continuamente di pregiudizi volgari e razzistici, costituiscono quel sostrato culturare da estirpare, al fine di rendere la diversità un valore aggiunto, indispensabile in una società evoluta, civile e democratica.
mr scrotociclosi
Credo che la colpa sia di chi offre "interpretazioni" in pasto al pubblico dei media, passando il messaggio che...
se sei di estrema destra e magari anche un pò nervosetto aggredisci i gay, oppure se sei fanatico di estrema destra incazzato con il mondo aggredisci i gay, oppure se sei annoiato ragazzino di provincia e non sai come riempire i vuoti della tua vita, allora aggredisci i gay.
L'elenco potrebbe andare avanti.
I media stanno diventando un ricettacolo di ragioni e spiegazioni di vita per persone prive di contenuti, annoiate, che magari ascoltano distrattamente un tg e dicono: cazzo che idea, andiamo a darle a sti froci.
Vorrei silenzio, sempre e comunque perché anche la finta denuncia dei media è un arma pericolosissima, stante le condizioni di degrado culturale del nostro paese. Silenzio non significa non punibilità. Semplicemente silenzio e azione vera su chi compie gesti sciocchi e delinquenziali come questi.
INSY, sai come la penso.
Se speri di smuovere questo paese che pensa ed agisce solo di panza - da qualsiasi parte (politica) lo prendi - con le fiaccolate resterai deluso. E nella panza che lo devi toccare. Occorrerebbe organizzazione e lobbismo coatto. Poi onestamente io resto convinto che ci vorrebbe uno sciopero fiscale: niente diritti, niente doveri. Meriterebbe di studiarsi bene la cosa. Mentre c'era la manifestazione "uguali", la Carfagna era con amici a fare shopping in via del babuino dopo aver declinato l'invito alla manifestazione per "precedenti impegni istituzionali". Ma che ti aspetti...
rocco
Non perderti una nuova entusiasmante puntata de "La risposta delle istituzioni - Coerenza"
La cronca politica ha purtroppo reso datato un tuo bel post scritto solo ieri... I fatti disgustosi si muovono più velocemente della capacità di raccontarli..
Hanno detto che il provvedimento avrebbe violato il principio di uguaglianza perchè se l'omosessualità fosse stata riconosciuta come aggravante poi altre 'minoranze' come anziani o disabili sarebbero state discriminate e che se poi difendiamo i froci a sto punto dobbiamo difendere pure i pedofili, gli zoofili, i necrofili e chiunque abbia delle diverse tendenze sessuali.
Non me lo sono inventato l'hano proprio detto!
Non voglio demonizzare o minimizzare il valore di fiaccolate e manifestazioni però ragazzi è arrivato il momento di scendere per le strade con spranghe ed incazzatura a palla!
Nel nostro Paese se non si alza la voce o se non si calpestano i diritti altrui con scioperi, blocchi stradali o delle ferrovie si è invisibili; solo così si può ottenere l'attenzione dell'opinione pubblica, i media ti promuovono da trafiletto di cronaca a prima pagina e di conseguenza i politici sono costretti ad affrontare il problema. Lo sciopero fiscale secondo me più che lecito andrebbe attuato solo con qualche associazione alle spalle che non ti abbandoni davanti alla vendetta dell'Agenzia delle Entrate.
La soluzione sarebbe anche quella di ingaggiare degli opinionisti/lavatori di cervello della TV pomeridiana che perorino la causa. Bisogna puntare sull'opinione pubblica (casalinghe anziani ed in genere tutta la gente TVdipendente) facilmente manipolabili.
@kaspita
stiamo studiando meglio la cosa, con i dovuti riferimenti giuridici e legislativi. Entro un paio di settimane dovremmo avere un elaborato tecnico sul quale chiederemo una consulenza da parte di alcuni studi fiscali di una certa importanza. Se ci saranno legittimi margini di successo, mi riferirò ad istituzioni che scavalchino le mediocrità italiche. Siamo in Europa, dopotutto. Infine cercheremo un'associazione che faccia da interfaccia. Possibilmente nessuna di quelle che oggi si solo riempite la bocca ed il massimo che hanno fatto sono delle tesserine con l'arcobaleno per entrare nei locali. Niente che sia assimilabile ad associazioni di consumatori e quant'altro. L'ideale sarebbe un network di competenze tecniche e legali a diversi livelli che supporti le iniziative private, meglio ancora che riassuma le iniziative private in un'unica inziativa. Lo ripeto, l'unione fa la forza. Siamo una minoranza, questo è innegabile, se ci sparpagliamo valiamo ancora meno.
Nel frattempo, e nel mio piccolo, ho deciso che un cent da me l'italietta non lo vede. Per tutto quanto possibile niente prodotti made in Italy e c/c su ING Direct, vale nulla, ma almeno non è accondiscendenza.
rocco
e l'ultimo schiaffo arriva oggi dopo la bocciatura per "incostituzionalità" (!) della legge contro l'omofobia proposta dall'onorevole Paola Concia e a cui ha dato la stoccata finale quella stronza bigotta della Binetti, che andrebbe cacciata a calci in culo da un partito che dovrebbe avere nella tolleranza e nell'integrazione, nonchè nel rifiuto della violenza omofoba i suoi punti fermi... A questo punto se persino le istituzioni ci negano quella protezione che chiediamo, conviene guardarsi bene le spalle purtroppo... siamo in Europa ma ne siamo sempre più lontani...
Insy ti ho visto al tg3....bravo mi sei piaciuto proprio!
http://www.ivanscalfarotto.it/?p=4376
Bisogna che lo stato e le itituzioni per primi diano un segnale forte a favore della comunita GLBT, "riabilitandone" l'immaginario comune... Per esempio con una legge contro l'omofobia o a favore dell unioni civili.
Solo a quel punto (forse) potrebbe cominciare a cambiare il pubblico pensiero.
Enrico*... ma sul serio.. tu pensi che Calderoli, La Russa, la Binetti, etc... le istituzioni, insomma, ti fanno la legge sulle unioni civili?? Per riabilitarti che? l'immaginario comune?? Nelle legnate che hanno preso quei ragazzi non c'era nulla di immaginario. Erano reali. Ti ammiro per il candore, ma...get real.
rocco
Quello che scrivo di seguito l'ho sentito come commento in un'interbista e ragionandoci su l'ho trovata corretta e possibile come spiegazione delle violenze perpretate dai ragazzini e sono arrivato a delle conclusioni personali. Molti bambini crescono in una bambagia che li impermeabilizza dal mondo esterno, dalle difficoltà, dalla sofferenza necessaria per crescere e maturare una propria autonoma coscienza. La ricerca, il gusto e l'indifferenza li vedo come segnali di voglia di avere le esperienze che si dovrebbe avere da piccoli (lo sbucciarsi un ginocchio cadendo, imparare ad arrangiarsi se un "grande" ti fa un torto, faticare per guadagnarsi qualcosa che si desidera tanto). Solo che da grandicelli i mezzi per provare queste violenze son decisamente più pericolose. Non è solo avversione ai gay ma parlo anche di violenze su giovani coppie, donne violentate e anziani derubati, o ragazzine che girano in scooter a picchiare chi gli gira. Sta crescendo una generazione che, quando sarà l'ora, come potrà formare una famiglia o un altro aggregatoe sociale che li possa portare avanti nella vita? L'ignoranza di picchiare un omosessuale lo vedo al pari di uno sfogo verso un vecchio o a 2 che si appartano in macchina: comune è l'ignoranza la paura di guardare oltre la propria testa, convinti che il mondo sia tutto nel loro cranio, solo che è vuoto.
Ho detto "bisogna" Rocco. Forse dovevo dire "bisognerebbe", mi sono espresso male...
Era un discorso teorico, non vuol dire che ci creda, ma comunque ci spero.
Sono una persona estremamente free, libera di mente, che non tollera l'intolleranza e gli intolleranti. La mia vita da sempre è aperta a tutto, ho conosciuto e conosco persone di ogni religione, orientamento politico e sessuale e per me non è mai stato un problema. Il mio intervento qui è per lo sdegno che mi fa tremare per ciò che sta accadendo contro i gay, tutta questa violenza, questo accanimento, ma a che pro? A che serve? Ma anche per esprimere un dubbio che spesso si affaccia alla mia testolina: perchè ci si accanisce contro i preti e/o frati omosessuali? Che importanza ha sapere con chi NON DEVONO FARE SESSO? E' come se omosex debba essere per forza sinonimo di perversione... Premetto che sono etero, cattolica, praticante, indignata.
p.s. volevo specificare per "non è mai stato un problema" che volevo dire: è sempre stato un piacere, e sono grata a tutti coloro che conosco per avermi fatto conoscere un altro modo di vivere e pensare... contrariamente a chi si barrica dietro le sue idee discriminatorie solo "perchè tutti la pensano così" o trincerandosi dietro supposti ideali politicoidi!
Enrico*, si ti ho capito, non volevo certo esser polemico con te.
Ma credo che andrebbero almeno invertiti i termini: siamo NOI a dover dare un segnale forte allo Stato, istituzioni e società civile. E finirla di delegare il PD a farlo perché sono una manica di incapaci.
rocco
Il problema è uno solo, Rocco... Come?
che poi, mica se la prendono con le lesbiche...e c'hanno paura...
@Enrico...tu chiedi come...bè ''semplice''....scendendo TUTTI in strada, mettendo TUTTI per un giorno un cartellino sulla maglia con su scritto GAY, così le vecchine capirebbero che è frocio anche il tanto simpatico ragazzetto del bar o il tanto educato dottore della mutua che adorano, in poche parole smettendola di essere NOI per primi i più incalliti degli OMOFOBI VIGLIACCHI.
Mi spiace ma per me la colpa è anche e spesso soprattutto di quanti tra noi non si accettano e si vergognano di essere quello che sono.
Già non esistiamo per lo Stato e per la società, se non esistiamo nemmeno per noi stessi è la fine...come infatti dimostrano gli avvenimenti di questo ultimo periodo.
Ma io ho anche un'altra teoria: periodicamente 'il sistema' ha bisogno di porre l'attenzione su qualcosa per distoglierla da qualcos'altro, una volta è l'aviaria, un'altra l'influenza, un'altra ancora gli sbarchi a Lampedusa, 'sta volta sono i gay.
Che poi guarda caso nel momento in cui si decide l'argomento del giorno escono fuori migliaia e migliaia di casi che avallano la 'moda' imposta perchè conviene a qualcuno.
Insy, tu hai seriamente bisogno di un editor a tempo pieno!
Ciao Insy!
Ti sei beccato il
TEFPOW di questa settimana!!
Congratulasciòns!
per leggerlo vai qui:
http://eppifemili.blogspot.com/
In Italia la Chiesa è troppo ingerente, se poi aggiungiamo l'ignoranza ... ma niente può giustificare quella che chiami "bella lezione"
é un mese che vivo in Spagna,precisamente a Barcellona,sto cercando un lavoro,qui dicevano che fosse più facile (la verità non è propio questa....ma sono fiducioso)...sono gay,e ragazzi,la vita gay quiè spettacolare,ma tralasciando locali e bar che possono essere favolosi ovunque....ma qui si è liberi di camminare mano nella manocon il tuoragazzo,di darti un bacio,di andare a cena fuori senza che il tavolo degli etero accanto ti guardino straniti....è favoloso....l'italia avrebbe un bel da imparare dalla SPAGNA....qui sono 50 anni avanti a Noi italiani...che peccato!Ma spero che ce la faremo!
Loris
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