mercoledì 13 luglio 2011



Stamattina mi facevo la doccia con la radio accesa e ho sentito la pubblicità di una birra analcolica.
Mentre insaponavo i capelli mi chiedevo: ma chi è che beve la birra senza alcool?
Se escludo le donne incinte e i musulmani ultra fedeli non mi viene in mente nessun altro.
Quando sono stato a NY ho notato però come moltissimi gay preferiscano la Bud Light al posto di quella alcolica. Credo lo facciano per una questione di linea ma la loro è una mania ossessiva, la stessa che li ha portati già da tempo a vedere il male annidato nei carboidrati votandosi come adepti di una setta a linee di prodotto rigorosamente “fat free”.
Pur non essendo un complottista mi è anche balenato in mente che possa essere una mossa delle case produttrici per assuefare gli adolescenti al gusto della birra light per poi portarli a diventare consumatori di quella regolare ma se penso che a 16 ormai i ragazzini tirano coca più dei membri della banda della Magliana e si inoculano vodka per accelerare lo sballo non credo si accontenterebbero mai di un misero 5 vol. di alcool.
Esco dalla doccia e inizio a spalmare strati di crema sul viso e continuo a non capire perché uno dovrebbe comunque gonfiarsi la pancia senza avere neppure la ricompensa di quella fresca e piacevole sensazione di leggerezza nel cervello che una birretta ti fa provare e mi chiedo se tutto questo non faccia parte di un movimento globale di moralizzazione dei costumi.
30 anni fa se non scopavi con 12 persone diverse al giorno e facevi colazione inzuppando i Gentilini nel whisky eri uno sfigato ora invece i “Wedding Planner” mediatici esaltano l’amore monogamo e la pubblicità cambia idea facendoti credere che sei fico solo se bevi birra alcolica come un succo di mirtilli.
Insomma pare che l’alcool free sia diventato l’ultimo nuovo tormentone ipercorretto dopo il chilometro zero per la verdura e il calcolo ossessivo di quanto CO2 si sprigiona persino uno scorreggia.
E mentre faccio quest’ultima considerazione prendo il deodorante e me lo spruzzo sotto le ascelle. Lo rimetto sullo scaffale, lo guardo meglio e con orrore mi accorgo che persino questo è senza alcool!

4 commenti:

Emy ha detto...

anche il fatto che dopo la doccia (quindi pulito e profumato) tu spruzzi il deodorante sotto le ascelle, deve farti capire quanto la pubblicità ci condizioni ;)

Anonimo ha detto...

Su facebook sei stato un po' denigrato per questo post... io invece lo trovo geniale. Un conto è curarsi con creme o deodoranti... è salutare anche da un punto di vista psichico prendersi cura di se, per non contare l'aspetto sociale della cosa. Un altro conto è togliere ad una birra il suo significato vero e proprio in nome di un'ossessione. Che poi, se si tiene alla linea, basta non bere alcolici più di una-due sere a settimane, fare sport e curare l'alimentazione. Bere una birra analcolica è tanto inutile quanto mangiare l'insalata ad un matrimonio.
K.

dr.mine ha detto...

Fosse per me le case produttrici di birra fallirebbero in men che non si dica ahahah

Anonimo ha detto...

...anch'io mi deodoro le ascelle dopo la doccia...5 minuti dopo puzzerei nuovamente...

Non ho notato tutta questa moda della birra light...sarà che da me non se "uomo" se sei astemio...