venerdì 13 luglio 2012

BIANCANEVE, DORMI SONNI TRANQUILLI.


Le favole sono la forma che una cultura da agli indottrinamenti morali perché vengano compresi dai bambini perché se è difficile fargli capire cosa significhi "non fornicare" (io da piccolo non capivo cosa c'entrassero le formiche con i divieti divini) è più semplice traumatizzarli facendogli credere che fare sesso è una brutta cosa e anche solo a provarci rischi il collasso da avvelenamento da anticrittogrammici agricoli o setticemie contratte da fusi arrugginiti.
Stasera andrò a vedere "Biancaneve e il cacciatore" (un titolo che sembra partorito dalla mente di Schicchi ma invece è solo l'adattamento del più epico "Snow White and the Huntsman") ennesimo rimescolamento della celeberrima favola che solo quest'anno ha visto produrre due pellicole ma, si sa, la favola di Biancaneve è come la carne di pollo: la puoi servire in 100 modi diversi e ognuno aggiunge qualcosa di suo a seconda del gusto personale. Questa versione in particolare la trovo però particolarmente surreale. E non perché racconti una storia di magia ma perché nel film "Biancaneve e il cacciatore" la strega cattiva è Charlize Theron che è di una bellezza tale da convertire alla topa persino Roberto Bolle mentre Biancaneve è Kristine Stewart, un mistero Hollywoodiano più oscuro della vera causa della morte di Marilyn Monroe.
Passi pure il fatto che la Stewart ha persino meno espressioni di Nicolas Cage che meriterebbe di interpretare solo un monolite di Stonange ma dal punto meramente estetico per quale motivo una strega alta 185 centimetri, con gambe affusolate, viso perfetto e un reame in suo potere dovrebbe provare invidia per questa Biancneve che sembra una 16enne che ha fatto sega a scuola e gira per Roma Est (ndr: noto centro commerciale della periferia capitolina) a guardare vetrine di Yamamaya con un bicchiere di Coca del Mc Donald's tra le mani? Ecco allora che in un attimo il film passa di genere transitando dal "fantasy" a uno tutto nuovo, il "surreal" perché se sei come la Theron una biancascialba come Kristine ha per te la stessa rilevanza di un moscerino sul parabrezza, perché nessun principe si sognerebbe di preferire una morta di sonno a te, altera e potente, perché il cacciatore che le deve strappare il cuore per farne un frappé di lunga vita lo farebbe volentieri anche senza che gli venisse imposto e perché se la storia "della bellezza interiore" fosse vera a quest'ora la duchessa di Cambridge non sarebbe Kate ma Susan Boyle.

2 commenti:

andrà tutto bene ha detto...

ahahahahah sto morendo!
lunga vita alla strega cattiva ma figa allora :)
facci sapere com'è il film poi.

Anonimo ha detto...

Ahahahahhaha....stupendo!!