Saluti da Nuova York, come diceva quell'inviato rai negli anni '60.
Di volta in volta integrerò impressioni e commenti sulla gita fuori porta. per ora guardate come sono subito entrato in confidenza con l'alta finanza americana.

Rovistando nei rifiuti si capisce molto delle persone che abitano una città.

Stamani, di ritorno da Alegria. Una festicciola tra intimi. insomma una serata di musica, magia e 5000 finocchi infoiati.

Una considerazione brevissima sulla forma fisica dei Nuiorchesi: qui sono tutti pompati. Sembra di vivere in uno dei fumetti della Marvel dove uomini, donne e bambini hanno comunque il bicipite tonico. Ho visto ieri uno tipo sulla sedia rotelle muscoloso quanto il dottor Xavier degli X men. Forse è l’effetto dell’acqua di fiume.

Promemoria per me: la prossima volta che qualcuno mi invita ad una lezione di danza, rispondi: “no grazie, piuttosto vado al molo con le mie amiche lesbiche a trainare le chiatte in porto”.
Ieri il mio amico ed io veniamo invitati da Serena, una nostra nuova miglior amica italiana, come lo può essere una di Cuneo e che vive a NI da anni, a seguire una lezione di un suo amico coreografo all’Equinocs, una palestra nel villag dove anche le bottigliette d’acqua nei frigoriferi dei bar sono finocchie.
Dato che in america non avevo prevista la possibilità di andare a fare provini per Corus Lain, ho lasciato a roma i completini di Dimensione Danza per cui mi sono presentato alla lezione vestito più o meno come Gigi la trottola.
A parte che in quella palestra ho iniziato a sudare prima ancora di fare un passo di danza. Infatti non è vero che, come ci diceva Serena, in quella palestra sono tutti molto belli, molti di loro infatti sono incredibilmente belli.
Insomma entriamo in sala.
Calvin, il coreografo, una via di mezzo tra Li roi Gionson e un generale delle SS, ci mostra i primi passi. Ora non è tanto la difficoltà di seguire i passi, né di mantenere il ritmo con la musica che pistava a soli 12000/ottavi (per fortuna li vicino c’era l’ospedale con un ottimo centro anti infarto e ho fatto l’estensione dell’assicurazione), no, ad aggravare la situazione, dopo 5 minuti entra uno studente che ha, casualmente le fattezze dell’uomo della mia vita. Serena ce lo presenta e io assumo quell’espressione di imbarazzo mista a brama che nell’insieme risulta solitamente attraente come un pugno in un occhio.
Alla fine della lezione mi riprometto di seguirlo, qualche cosa da dire la troverò. Finita la tortura a passo di danza, faccio per andarmene quando Calvin, al quale siamo evidentemente molto simpatici, mi dice “non ti azzardare a mettere quel culo bianco fuori dalla porta! Ora c’è la lezione di addominali e dio solo sa se ti serve (insomma non so se sia esattamente quello che mi ha bestemmiato appresso, ma il senso credo fosse quello). Quindi addio bel biondino.
Ma, qui,al di la dell’oceano, il dio dei ghei è dalla mia parte! E dopo avermi fatto fare un po’ di sciopping davvero conveniente, ha deciso di benedirmi ancora. Ieri sera andiamo in un locale, solita piantagione di boni a perdita d’occhio. Io mi faccio largo con la sedia a rotella dal momento che dopo la lezione mi sento come se una lesbica mi avesse parcheggiato il tir sulla schiena. Mi faccio avanti strillando “e che cazzo, un po’ di rispetto per gli storpi”, quando, eccolo li! Il biondino! Capisco che è un segno divino e lo vado a salutare. Stranamente non mi dice “chicazzosei?!!” come solitamente sono abituato a sentirmi dire nel bel paese. Dopo 3 battute: nome, di dove sei, ti è piaciuta la lezione, scappo via dato che la musica è alta come quella dei concerti di Vasco a San Siro e non sento un cazzo oltre al fatto il mio inglese arriva al massimo a “de cat is on de teibol” (quindi vorrei evitare di passare altro tempo chiedendo in continuazione “uot? Sorri i cant andestend…”).
Vabbè taglio corto. Dopo un po’ torna da me e, che ci crediate o no, attacca la manfrina che sogno da sempre di sentirmi dire: “sei carino, oggi ti vedevo a lezione, dammi il numero e bla bla bla” (giuro che ha detto così, l’ho confrontato nel frasario edito dalla Sonzogno: “100 frasi ad effetto per rimorchiare una finocchia italiana in America”).
Mo io una mail gliel’ho mandata. Il mio l’ho fatto. Vediamo che succede.

ormai ho le gambe 3 cm più corte. a forza di camminare mi si sono consumate e visto che sono alto come una bottiglietta di chinotto Neri, la cosa non mi fa molto piacere.
Stasera, si va tutti a vedere Secs end de siti. Chissà se ci saranno dei ghei...
Per la cronaca, ieri ho incontrato per caso Patric Ching, il regista del film che per essere brutto, non lo è affatto, considerando poi che grazie a sto filmaccio di 'ste quattro strappone sui tacchi a spillo ormai e diventato ricco come il sultano del brunei, io un tentativo d'abbordaggio l'avrei fatto (certo che ha le chiappe chiacchierata! Mica ha diretto Apocalips Nau!!).
Breve aggiornamneto sul Biondino. Mi ha ripsosto. ci vediamo domani sera. dice di vederci da lui perchè ci sono dei locali molto carini. ora non ho capito se dorme davanti alla cassa di un bar o è solo un'allusione anche poco elegante della serie: "ok, io abito proprio dietro l'angolo, che ne dici di giocare a "Cerca l'anello che mi è caduto per caso nelle mutande", di cui per altro io detengo ancora la carica di campione rionale.
Insomma ieri sera ho avuto una viione di cosa possa essere l'inferno per me. Sono andato all'anteprima di Secs end de Siti: apparte me, Justis, i nostri ospiti e 6 loro amici, la sala era completamente occupata da femmine! Altro che girone dell'inferno. Ovviamente cesse di vario taglio convinte che basta mettersi un tacco e 4 colpi di sole per diventare come Cherri.
Stamattina il dio dei ghei mi ha punito ancora. Rra due ore mi vedo con Biondino e oggi, al miuo risveglio, mi sono ritrovato due erpes grossi come nespole sulle labra.
Sono disperato. Spero che il bar dove ci siamo dati appuntamento sia illuminato come una grotta altrimenti mi toccherà parlare di tre quarti come una diva dei film anni 30".

Vabbè, archiviato l'ennesimo buco nell'acqua, stasera ci si butta a teatro: uicched. in pratica l'antefatto del mago di oz, quando le streghe dell'est e dell'ovest erano ancora amiche e si volevano bene. l'alternativa sarebbe stata Amleto a sentral parc ma, come dire, tra la rivalità tra 2 streghe e un depresso danese che se ne va in giro in calzamaglia giocando a buling con un teschio, la scelta è stata semplice.