lunedì 16 giugno 2008
OlliGhei On AIS (prima parte)
C’è un motivo per cui non ho mai detto a mio padre di essere un abitante dell’altra sponda ed è una ragione semplice e banale: non capirebbe. Perché anche se sei in coma irreversibile e sei tenuto in vita da un respiratore artificiale ma tuo figlio, che ha precedentemente sgambettato (mio padre chiama così la danza) per sei anni, ti viene a dire che ha deciso di darsi al pattinaggio artistico sul ghiaccio (per dare un giusto continuum di virilità alla sua formazione sportiva), vuol dire che proprio non vuoi capire.
Ora io non so se quel fatto per cui il sesso di alcuni animali come i coccodrilli viene determinato dal calore ambientale sia vero o meno, fatto sta che a zero gradi e in presenza di costumi acrilici il cui spettro di colore va dal porpora al rosa confetto (meglio se con qualche inserto in tulle) i maschi diventano ricchioni e le femmine mignotte.
Certo sapevo che non stavo andando a un corso di sopravvivenza per paramilitari, ma che fossero tutti ghei, non me lo aspettavo proprio. E quando dico tutti intendo pattinatori, insegnanti, giudici e persino i piloti d’aereo che sorvolavano accidentalmente le piste di ghiaccio (no, non è questo il motivo, gli stiuart sono froci anche ad alte temperature).
Insomma mi sono fatto 6 anni allenandomi almeno tre ore al giorno 5 giorni a settimana ma, nonostante tutto questo, riuscivo ad arrivare sempre ultimo anche quella volta che gareggiai nella categoria dei i diversamente abili (che, per ovvi motivi, concorrevano su delle slitte), gruppo nel quale ero riuscito a farmi iscrivere grazie alle compiacenze di un direttore di gara sul quale mi prodigai in trottole e spirali dell’amore che manco Catarina Vit ai tempi delle Olimpiadi di Saraievo (prima quindi che diventasse pingue come una cassiera di un supermercato di Monaco di Baviera) avrebbe potuto eguagliare.
CONTINUA...
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19 commenti:
Finalmente, aspettavo questo post da parecchio. E soprattutto aspetto il continuum.
In effetti Insy, nella seconda parte prova a spiegare secondo te perché diavolo noi gay siamo IRRESISTIBILMENTE attratti dal pattinaggio sul ghiaccio. E' una cosa che mi sfugge: non ho nulla che mi smascheri come gay nella mia persona, ma quando ho una pista davanti e due pattini ai piedi la voglia di sculettare al vento eseguendo toeloop e axels è irrefrenabile!
E poi i pattinatori famosi? Vogliamo parlare di Johnny Weir? Di Lambiel? Tutti gay (e tutti strafichi tra l'altro). Ne voglio uno per me!
nella seconda parte ti annticipo un triste episodio di una giudice invidiosa che mi ha squalificato per un costume non idoneo ai regolamenti ISU: eppure il gonnellino arrivava sotto il ginocchio...
Non so se pattino perchè ho i capelli lunghi e biondi o se ho i capelli lunghi e biondi perchè pattino. Fatto è che la frocità sta al ghiaccio come il vino rosso a un panino con la porchetta: inscindibili.
In effetti il gonnellino sotto il ginocchio dovrebbe essere nei parametri ISU. Forse un eccesso di paillettes e strass?
Cmq... belle le foto di new york...ma perché non posti una bella foto di te in gara??
Il mio sogno è vederne una di te con indosso un costume di sasha cohen, mentre esegui una perfetta biellmann. Anche se non ti eri depilato in precedenza, va bene lo stesso, non ci formalizziamo tanto no?
Ma dove hai fatto pattinaggio su ghiaccio a Roma?????
Non mi voglio perdere il resto ...
presto presto presto..
si, a roma.
ho un ricordo ..Insy in tuta adidas bianca che volteggia idomito e meraviglioso al centro del Palacavicchi tra gli sguardi invidiosi di tutti gli altri,compreso me che arrancavo aggrappandomi alla ringhiera con un paio di bruttissimi pattini affittati...eppure sono gay anche io!
Tranquillo Quadraretto, i pattini a nolo non hanno il filo, sono fatti apposta per gli etero. Sono i tuoi geni gay che si rifiutavano di indossarli. Noi sappiamo pattinare solo con dei pattini professionali :)
beh caro....io faccio danza olimpica sportiva di coppia latino americana da 14 anni...e anche qui....il 99,9% sono froci! Tra cui c'è un'alta percentuale di represse che nemmeno immagini!
HALF: pure in te ravviso scorresre nelle vene il fiero e virile spirito degli antichi!
al gay piace il pattinaggio perchè:
a) dove c'è da mettere un costume attillato con paillettes c'è la coda
b) pattinare fa venire un culo come quello dei marmi del foro
c) dove c'è musica scatta il dimenamento del bacino
d) è l'unico posto in cui si puà indossare la giacca col collo in pelliccia senza sembrare putin o comunque morire di caldo.
al gay piace il pattinaggio perchè:
a) dove c'è da mettere un costume attillato con paillettes c'è la coda
b) pattinare fa venire un culo come quello dei marmi del foro
c) dove c'è musica scatta il dimenamento del bacino
d) è l'unico posto in cui si puà indossare la giacca col collo in pelliccia senza sembrare putin o comunque morire di caldo.
Non è che abbia molto a che fare con il post: ma per capire il sesso di un coccodrillo basta infilargli un dito nel culo e se ci senti dentro un pisello è un maschio, altrimenti se non senti nulla è una femmina. Che spiegazione confusa...
Ma il pattinaggio artistico sta alla danza latino-americana come una partita di rugby sta ad un cartone animato delle winx. Gli sculettamenti dei ballerini di latino-americana mi mandano semplicemente in deliquio. Per non parlare delle camicette che sfoggiano.
@ lovelyback: una volta si diceva che quella del dito dito nel culo fosse una tecnica necessaria per costringere le tartarughe a mettere la testa fuori dal carapace e per mettere la cravatta ad Andreotti.
Io adoro il pattinaggio sul ghiaccio...ma soprattutto adoro Brian Joubert....
Anche lui della sponda?
infatti qualcuno ti chiamava passy patty o sbaglio?
Si Passy Patty è stato per anni il mio soprannome, poi quando hosmesso di pattinare sono rimasto un semplice Passy...
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