martedì 10 giugno 2008

UN GIORNO COME UN ALTRO.


Premetto subito: non ho i soldi per comprarne uno nuovo, per questo pratico l’accanimento terapeutico su quella specie di velocipede settecentesco che mi ostino a chiamare motorino.
Ormai è ridotto talmente male che è a prova di furto infatti, prima di partire per l’America mi hanno rubato il blocca disco, che varrà 5 euro ma che è molto di più di quanto ci farebbero cercando di piazzare il mio scuter.
Insomma oggi mi sono accorto che la ruota di dietro è bucata. Ora, o non me ne sono mai reso conto e la strade che percorro sono lastricate di chiodi o è la banda dei gommisti che a turno girano a forare i pneumatici perché altrimenti non si spiega. Ormai sono vice presidente dell’internazionale del caucciù visto che in sei anni ho sostituito 4 volte i pneumatici e non so quante volte me li hanno semplicemente riparati. Conosco meglio i listini prezzi della Pirelli, Danlop, Fairston che la tabella calorica degli alimenti, il che è tutto dire.
Insomma fino a venerdì non posso portarlo dal gommista, sebbene ormai potrebbe andarci da solo visto che è la strada che ha più battuto in questi anni.
Oggi Roma pare si sia svegliata e, guardando il calendario, abbia detto: “porca zozza, ma è quasi metà giugno è fa freddo come a marzo! Regoliamo il termostato”. Quindi stamattina è scoppiata l’estate e solo chi prende i mezzi pubblici può apprezzare a pieno l’arrivo della bella stagione e lo scarso utilizzo di deodoranti ascellari (cose che, per una tragica fatalità, pare vadano sempre in coppia).
Per rendere più piacevole il tragitto mi sono incollato il compiuter portatile e la borsa della palestra con l’aggiunta del pranzo che per motivi di economia domestica mi porto da casa (benché a tutti faccia credere che il motivo reale sia una scrupolosa dieta ipocalorica palesemente smentita dalla mia forma).
Visto che solitamente si tratta di 4 fogliazze verdi con del tonno al naturale, roba che se la passi ai bambini del Biafra te la tirano appresso e dato che nell’insieme è saporita come un piatto di polistirolo da imballaggio, mi sono portato anche una bottiglia di olio da tenere poi nella dispensa del mio ufficio che sembra sempre più il set della Prova del cuoco.
In aggiunta: un cartoccio di arrosto di tacchino per lo spuntino e una mela della Val di Non dove si rifiutano ipocritamente di far passare la TAV per salvaguardare la natura quando è evidente che adoperino un concime a base di scorie nucleari, dal momento che ogni mela pesa 45 kg. Siccome a me poi l’insalata mi sciacqua le budella, un po’ di pane non te lo vuoi portare? Quindi anche un bauletto di pane in cassetta. Quindi con questo bagaglio leggero mi sono lanciato alla rincorsa del 71 con il quale sono perfettamente in sincronia: io arrivo a 100 metri dalla fermata e lui mi sorpassa sulla strada dandomi la possibilità di bruciate 300 calorie lanciandomi in una corsa a perdifiato, manco fosse inseguito dai tori di Pamplona.
I 20 minuti di percorso dell’autobus sono appena sufficienti per farmi riprendere dal collasso cardiaco prima di ridiscendere verso la fermata della metropolitana che a Termini (stazione di,) è uno dei luoghi più caldi della terra dopo il Cracatoa e il reggiseno di Serena Grandi e non perché sia priva di aria condizionata (sì, anche per quello) ma il motivo vero è perché si trova così sotto terra da non essere, credo, a non più di 5 centimetri dal nucleo centrale terrestre. Per fortuna poi sali su uno dei nuovi treni della metro che, per soddisfare gli standard europei, spara aria condizionata che oscilla tra l’ zero e i meno 15 gradi contribuendo a generare quel processo meglio noto come tempratura (in genere ci forgiano l’acciaio, nel mio caso è un modo per spingermi verso un letto del San Giovanni).
Il tratto finale è il mio preferito: 500 metri tra la fermata e l’ufficio. Il tempo minimo necessario perché ricominci a grondare sudore che conferisce alla mia maglietta quel luc chiazzato meglio noto agli stilisti d'alta moda come camuflag e che, al vederla, mi fa chiedere da una mia collega: “ma sei sudato o è la maglietta che è così”, da cui due considerazioni: evitare t scert dai colori verdognoli chiari quando prendo i mezzi d’estate e cercare un nuovo lavoro come assistente ai non vedenti.
Almeno quelli considerazioni così idiote non le fanno.

18 commenti:

Kaishe ha detto...

Mi spiace ridere delle tue dissavventure... ma il fatto è che usi bene la penna... ops... la tastiera del PC...

Sui colleghi ce ne sarebbero... uno l'altro giorno mi ha detto che, visto che spesso lamento mal di stomaco, lui è sicuro che io abbia un tumore...

Pensate che meriti risposta?

Anonimo ha detto...

hmm... io questa roba qui l'ho gia' letta...
Finita l'ispirazione? Oppure vita monotona.

Anonimo ha detto...

Insy sappi che io ti amo.
Però sono femmina, mi dispiace.
(Oh oggi non te ne va bene una!)
Ciao, Silvia

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

KAISE: si carina la tua collega:)

ANO: perchè dici che l'hai già letta? non mi pare...

SILVIA: meglio una femmina che una frocia acida e senza una vita propria, ce ne sono, senza neppure cercare lontano...

Anonimo ha detto...

non vorrei fare il pignolo, ma il processo con cui si tratta l'acciaio è detto tempratura. ma lo dico solo perchè ho preso un acquazzone a ora di pranzo e adesso devo pur sfogarmi con qualcuno...

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

i saputelli mi stanno sul cazzo: è stato il correttore automatico...

Anonimo ha detto...

Anche a me i saputelli stanno sur cazzo; tu che sai tutto devi aiutarmi: devo abbinare delle scarpe ad vestito di raso viola, che colore mi consigli?
tua frociarola

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

chiedi a REDRUM è lui l'esperto

Anonimo ha detto...

Ti leggo da un po' ma non ho mai commentato..il tuo blog è troppo divertente, sei pungente ed ironico!!!!
Mi associo a Silvia..però sono donna anch'io!!!!
Monica.

Anonimo ha detto...

Porca miseria, come posso capirti bene! Vivo in provincia di Cagliari, e con le nostre temperature estive aspettare il bus sotto il sole diventa un inferno, soprattutto se la linea in questione ha frequenza di 65 minuti!
Oppure, t'è mai capitato di prendere un pollicino alle 3 del pomeriggio, ad agosto? Un fornetto... e via di magliettine chiazzate!

Guglielmo ha detto...

non c'entra nulla con il post ma non ho potuto fare a meno di pensarti appena le ho viste :-)
http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/gente/lohan-set/1.html

Anonimo ha detto...

beh, dovrei dire che l'ascella pezzata fa ribrezzo e che "io me ne ribrezzo" (con la stessa faccia schifata di come lo direbbe la dani).

Eppure c'è un ragazzo che viene all'università con me che nonostante l'ascella pezzata mi fa un sesso, ma un sesso... Sa molto di maschio DOP al pino silvestre.

me lo farei davanti all'aula al completo sul banco del professore, lungo tutto il bordo della lavagna, sul proiettore luminoso, sul............................

Anonimo ha detto...

@simone etc...

mangiati la salciccia, va.

Anonimo ha detto...

Ma se tu rimanessi per sempre a niu iork?

Joshua ha detto...

Senti hai mai visto la pubblicità di Credial? Ti fanno dei prestiti anche di mille euro, rimborsabili tipo con 78 rate mensili. Mi è venuto in mente perchè uno dei finti testimonial dello spot dice che aveva bisogno di soldi per cambiare il motorino e così Credial ha risolto il suo problema.
Siccome a Credial fanno miracoli e li fanno a tutti, il tizio è pure immigrato (non perseguitato da Calderoli, però).
Facci un pensierino.

Anonimo ha detto...

si, prende un prestitino da 1000 euro e li restituisce in comodissime 350 rate da 200 euro.
credial risolve i tuoi problemi!

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

DM: ti pare che non ho già addosso delle rate da pagare per un precedente prestito? quando dico che sono povero, mica lo dico per dire...

Anonimo ha detto...

suvvia insy, lasciamo parole come "povertà" ad altri contesti ;)

Diciamo che hai momentaneamente il conto in rosso dopo la permanenza niuiorchese :)