giovedì 3 luglio 2008

OI GRECOI.


Io ho scelto il classico perché m’avevano detto che c’era poca matematica. Credo che la con la stessa scusa siano stati fregati milioni di studenti che come me, per sfuggire dalla padella dell’aritmetica si sono ritrovati sulla brace attizzata da mantici chiamati Platone, Senofonte e Plutarco.
La mia media nei 5 anni di superiori non si è mai allontanata dal 4. Si ricorda un 5- in seconda liceo ma avevo intercettato il labiale di un compagno secchione che stava dettando da un capo all’altro dell’aula la traduzione a Giovannona Coscialunga sperando di godere poi un po’ della sua promiscua sensualità (lei era una mia compagna burrosa come la Gradisca di Amarcord così portata per gli studi classici che quando il professore di greco le rivelò che Saffo era una donna, nonostante la desinenza maschile in “o”, che amava le donne lei rispose con stizzoso distacco “beh, contenta lei”).
Io la mattina dei compiti in classe di greco andavo davvero rilassato perché non è come per le interrogazioni a programma dove se hai studiato 9 parti su 10 sei terrorizzato che quell’unica sola parte scoperta possa compromettere una sostanziale preparazione. No, io del greco non ci capivo nulla quindi questo significava ad esempio che il giorno prima potevo spendermelo tutto in televisione e passeggiate. Tanto che ti prepari a fare? In effetti non ho mai capito quei capoccioni senza una vita della mia classe che il pomeriggio precedente lo passavano traducendo l’opera omnia di Platone. Non si tratta mica di un saggio di danza che più ti alleni sulla stessa coreografia e meglio ti viene, no? (notare i miei continui paragoni che trasudano testosterone e virilità).
Molto meglio come faceva Danile che passava il pomeriggio precedente ai compiti a rastrellare dalla biblioteca del padre filosofo tutti i testi di greco con traduzione a fronte.
Il giorno del compito, riusciva a portarsi fino a 12 libri vari di greco che stipava un po’ sotto il sedere, altri nello zaino, altri dietro il Rocci (ndr: per chi è scampato all’olocausto del greco, si tratta del vocabolario greco-italiano, la cosa più simile ad un dolmen di Stoneing sia per dimensioni che per peso) e i restanti li occultava nei vari orifici del suo compagno di banco.
Le versioni erano sempre 4 e venivano assegnati sfalsati per evitare di copiare, certo, come se, a parte me, il resto della classe fosse composta da menti eccelse. Tre ce ne erano di superdotati. Il resto pur non prendendo i miei 3 e mezzo, potevano raggiungere un 4, un 4 e mezzo, tiè, e ti pare che mi sarei preso pena di copiare qualcuno per un mezzo misero punto?
Solitamente mi limitavo a dare una sbirciata al brano che mi sembrava sempre una manciata di lettere incomprensibili buttate a casaccio su un foglio di carta, condite con accenti e spiriti (vorrei dirvi cosa sono ma credo di essere la persona meno indicata a farla). Provavo quanto meno a tradurre qualche parola poi le parti che proprio non capivo (la maggior parte) le integravo con la frase “questo passaggio non l’ho capito” che ripetuto su 5 righe delle otto della versione sembravano piuttosto la pagina riempita ossessivamente dal protagonista di Scaining: “il mattino ha l’oro in bocca” “il mattino ha l’oro in bocca” “il mattino ha l’oro in bocca” “il mattino ha l’oro in bocca” “il mattino ha l’oro in bocca” “il mattino ha l’oro in bocca”.
A volte invece mi sembrava che quelle zampe di gallina avessero un senso e, invasato dallo spirito di Senofonte, riuscivo anche a tradurre la versione quasi interamente. Evidentemente però il mio spirito guida era un analfabeta omonimo del famose autore greco dal momento che poi, confrontandomi con i compagni a cui era capitata la stessa traduzione, scoprivo di aver liberamente interpretato il senso del brano.
“Scusa ma te la parte delle navi incendiate in mare come lo hai tradotto?” chiedevo a Germana, una secchiona simpatica come un dito in un occhio.
Con quel tono di distacco come stesse parlando con una cacca di cane che gli si fosse attaccata alla suola della scarpa mi fa: “guarda che quel passaggio io non l’ho proprio trovato, sicuro della traduzione?”
E io con una presunzione del tutto igiustificabile: “certo, la seconda riga dove…”.
Germana, sorride: “…ma lì c’era scritto che avevano acceso un fuoco sacro sulla torre in legno in onore del dio!”.
Qualche giorno dopo la speranza di aver avuto una versione diversa da tutti gli altri, personalizzata apposta per me, svaniva con la riconsegna dei compiti. La mia e quella dell’odiosa Germana erano davvero le stesse. Lei 8 io 3.
Siccome in greco una parola può avere 4 pagine di significato è facile sbagliare il senso della frase traducendo tutt’alto (barca e legno infatti possono essere tradotte con lo stesso sostantivo greco, bella lingua vero?) indovinate chi era quello che, nel dubbio sceglieva sempre il significato sbagliato?

48 commenti:

Anonimo ha detto...

a parte che il rocci mi ha sempre provocato crisi di disperazione (tu trovavi nella versione apò aprivi il dizionario e scoprivi che apò poteva significare qualsiasi cosa), alla versione di greco della maturità ho tradotto la frase "se fossi diventato più velocemente padrone di me stesso" con l'ermetica "se il padrone fosse stato più veloce di me" (perchè il protagonista avesse un padrone e in cosa questo fosse stato più veloce non mi era chiaro in effetti). lo chiamiamo esempio di traduzione in chiave s&m?

Anonimo ha detto...

posso visto il mio nick non sentirmi chiamato in causa dalla citazione?
io ho fatto lo scientifico "perchè è più completo". certo, se non fosse che mi sono reso conto solo in prima superiore di non capire una mazza in qualsiasi materia che preveda calcoli più complessi di "3+4" (per la verità con le somme me la cavo anche, dalla moltiplicazione in su le cose cambiano. già adesso quando il personal mi dice "fai 3 serie da 12" vado nel panico...)
puoi immaginare che luxury, nelle mie condizioni, la scorpacciata di matematica e fisica. In seconda la prof di mate fa a mia madre "ha mai considerato l'ipotesi di fargli cambiare scuola?" ma io no, coriaceo e convinto. Avevo iniziato, avrei finito. e ci ho messo 6 anni invece che 5 (in terza, bocciato con nessuna insufficienza grave ma 3 secco in matematica perchè il prof si è impuntato...) ma ce l'ho fatta. Miracolosamente all'esame qualcosa non quadrava: nel compito stranamente sembrava che i conti tornassero. All'orale il prof (membro interno) mi fa "non ti faccio domande perchè ancora non so come sia possibile, ma in 3 anni che ti seguo questo è il tuo primo compito di matematica quasi sufficiente perciò ritengo vada bene così". So' soddisfazioni.

Anonimo ha detto...

Vedi perché è una lingua morta?! :D

Unknown ha detto...

il pomeriggio, la rete di mutuo soccorso della classe si sentiva al telefono per passarsi la traduzione delle frasi di greco.
quando le secchie si rifutavano di passare le traduzioni, toccava ad uno di noi tradurre e passare.
siccome ci siamo fatte svelte con il tempo (il mio encefalogramma piatto aguzza l'ingegno), ho preso a resistrare le traduzioni dal telefono.
recentemente ho trovato una cassettina con le frasi dettate da un compagno gay, attualmente sposato ad amsterdam, il quale, con voce flautata diceva:

1. gli ateniesi arrivarono sulle bionde spiaggie a bordo delle loro navi portando fagioli e alberi, con tanta beltà.

2. (il primo pezzo non l'ho trovato)..delle belanti bianche greggi.

3. con gioia corrono le giovani, festanti attorno al tonno, e cantano alla primavera. ma lo scalpello batte.

4. non l'ho capita

5. la grande biblioteca, con agili mosse, era colma di ogni cosa. immense erano le maglie. ma gl iscritti non (poi c'è un verbo un verbo) grandemente.

hai capito tutto?

Anonimo ha detto...

Oddio, che brutti ricordi!!! Io e te avevamo lo stesso metodo di preparazione, comunque, e chissà perchè anche gli stessi risultati... Ma te i "men... dé" come li traducevi?
(ricordo ancora con terrore il giorno di prima liceo, che per chi non lo sapesse al Classico è il terzo anno, che scoprii che i paradigmi esistevano ANCHE in greco)

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

OSCAR ti adoro. anche io registravo ma siccome mi vergognavo a dirlo, dicevo semplicemente che volevo confrontare la versione che comunque avevo già fatta (si, certo). e per essere sicuro, telefonavo a tre diversi compagni per avere una traduzione sinottica, come i vangeli:)

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

il greco è una lingua aliena diffusa sulla terra per creare dolore e scopiglio tra le genti, soprattutto tra quelle dell'Albertelli.

Anonimo ha detto...

io ho fatto la squola per segretarie d'azienda e mi sono cavato il problema del latino e dela matematica.

Anonimo ha detto...

Ma qualcuno ha mai capito la storia della metrica?? Io ogni volta imbastivo una cantilena tipo "ambarabèciccicoccò" che secondo me ci stava bene...però il professore di Greco non aveva lo stesso senso dell'umorismo...

Anonimo ha detto...

@Dario
hai sottovalutato quello con l'italiano, vedo.

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

io ero la reginetta dell'esametro. te lo posso leggere ancora adesso ma solop perchè ho orecchio musicale. appare questo però non capivo un cazzo del significato dei versi.

Unknown ha detto...

hu, svelte noi, con il registratore.

anche la metrica, una di quelle classiche situazioni di cui è composta la mia vita, nella quale penso "e mo che cazzo mi invento..".

una volta presi 7 ad un'interrogazione. avevo il traduttore nascosto davanti, ma il traduttore era vecchio.

la prof:
"scusa, che vuol dire "dè"?"
io:
"ehm..."
la prof:
"dai, usa una parola più corrente, meno barocca"
"ehmmmmmm...."
la prof:
"sto aspettando.."
io:
"sul rocci, professoressa, c'era scritto dè..."
la prof:
"umpf...lasciamo perdere va. meglio che non indago.."


io

Anonimo ha detto...

Noi almeno eravamo solidali nell'ignoranza. Si ricorda una clamorosa versione in cui tutti (e intendo 90 persone, perchè le tre arpie più arpie della scuola avevano deciso di fare verifiche comuni e simultanee) abbiamo scritto che "le sirene avevano l'aspetto di cosce di pollo". Si è poi scoperto che "le sirene, dalla vita in giù (le famose cosce) avevano l'aspetto di uccelli (il pollo)". Alla faccia di Andersen e Disney!

Quanto alla metrica, non ho mai capito perchè ogni grande amore o battaglia dovesse suonare peggio di una filastrocca

Anonimo ha detto...

ma solo io ho amato alla follia il greco e sono passata con 15/15 all'esame? sì, me la bullo, lo ammetto. ma il greco mi veniva così naturale, altro che lingua morta!

Anonimo ha detto...

Io ho appena finito col greco. E' stata una liberazione, perché non m'è mai piaciuto. Però devo ammetterlo, son sempre stato Germana. Nella versione stavo sempre sull'8.
Comunque anch'io ho sempre provato le stesse sensazioni di Antonio, vedendo i mille significati delle preposizioni (e vogliamo parlare di os con l'omega???). Inoltre quello schifo del Rocci risale al dopoguerra e in fase di traduzione bisogna ritradurre tutto quanto in italiano moderno per non farlo sembrare uno scritto degno di Dante... un inferno!

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

>FENICE e ANDREA: con 8 in greco si diventa immediatamente non graditi in questo blog

Anonimo ha detto...

15/15? ma che voto è?

Anonimo ha detto...

infatti insy....fuori! oddio che angoscia...spirito dolce, spirito aspro...e perche' poi "IL"? ma che nome e' per un vocabolario? Castiglioni- Mariotti...mi ricordo quando mi dicevano :"rimpiangerai tutto, questi sono gli anni piu' belli della vita". Ah.AH.AAAha ahaaahahaha!!!stare ore e ore chiusa con quella puzza dicaffellatte-cipster-sigarette. che angoisse.

Anonimo ha detto...

infatti insy....fuori! oddio che angoscia...spirito dolce, spirito aspro...e perche' poi "IL"? ma che nome e' per un vocabolario? Castiglioni- Mariotti...mi ricordo quando mi dicevano :"rimpiangerai tutto, questi sono gli anni piu' belli della vita". Ah.AH.AAAha ahaaahahaha!!!stare ore e ore chiusa con quella puzza dicaffellatte-cipster-sigarette. che angoisse.

Anonimo ha detto...

@ Rita:
quando ci dicevano "rimpiangerai tutto, questi sono gli anni piu' belli della vita" si riferivano al PUNTO vita.
Si sa che poi dopo il fisico va per i cazzi suoi.

Anonimo ha detto...

io ero follemente innamorato del greco e della mia professoressa di greco. Al ginnasio avevo 9. Avevo il rocci tutto sottolineato (con vari colori a seconda del campo semantico del verbo) e sopra ci sono ancora le goccioline del mio sangue.

Al liceo ho scoperto la filosofia e ho smesso di fare versioni (ne avrò fatte una ventina in tre anni), passando ad un misero 7 (risultato di 4/5 allo scritto e 9 all'orale).

Penso che chi non abbia fatto il classico sia un pò menomato. Non nel senso che non l'ha fatto perchè è scemo (oddìo, anche se potrebbe essere...), ma che ha dei limiti mentali e di espressione.

Unknown ha detto...

@simone

non concordo.. io ho fatto il classico, eppure sono assolutamente menomato.

@ice

credo ci fosse un collegamento diretto tra il peso del rocci e il punto vita di allora.
per esempio ricordo quando lasciavo il vocabolario sopra ad una macchina mentre aspettavo l'autobus, e poi me loscordavo là. quindi, corri indietro, corri in avanti..

Anonimo ha detto...

@ice
evita questo argomento. prima mi scofanavo l'impossibile. ora continuo ma si vede. e bevo di piu' per dimenticare. ma da oggi inizio a correre, lo giuro!

Anonimo ha detto...

mi state facendo morire dalle risate ;___;

By uno che attende di essere chiamato come insegnante di latino e greco in qualche scuola di roma

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

FILI è uno sporco collaborazionista del potere!!!! addosso!!

Anonimo ha detto...

Fili, personcina sadica, ti sei già procurato il sacchettino con i numeri della tombola per estrarre a sorte gli interrogati del giorno?

Anonimo ha detto...

io ho fatto lo scientifico,e vi assicuro che tutta 'sta matematica non l'ho fatta,nemmeno tutta 'sta fisica e idem per le altre materie scientifiche,ma se già mi raccapezzavo a stento con il latino,penso che col greco,avrei dato tante,ma tante capocciate al muro
bagley

Anonimo ha detto...

ciao insy, sei fenomenale.anche io ho fatto il classico e però non avevo il rocci, che mi fu sconsigliato da subito essendo io già miope di natura.
portavo il meraviglioso "GI" che come il castiglione mariotti aveva un sacco di frasi già tradotte:D

Anonimo ha detto...

beh, allora vado giù di ragioneria-pride! io sono consapevole di avere dei limiti nelle mie capacità espressive, come ha detto qlcuno lassù, ma vi posso giurare che molti miei ex compagni di classe adesso militano nella lega con successo.
E poi noi ci ricordiamo i compleanni delle dive, come ampiamente dimostrato ieri.
E se qualcun altro mi dà del menomato mentale, compro un Rocci e glielo xxxxxx xx xxx xx xxxx che neanche al provveditorato riescono a xxxxxxx xxxxx xx xxxxx xx xxx x.
Visto Insy che per mantenere il glamour del blog mi autocensuro?
Stefano.

Anonimo ha detto...

insy, io non avevo 8, avevo 9 :)

Anonimo ha detto...

ecco, a dimenticare il nome..

il post qui sopra è mio!
e quoto luna, il gi era diventato uno dei miei migliori amici, con tempi di consultazione brevissimi!

e 15/15 è il voto dell'esame di maturità per la seconda prova!

Joshua ha detto...

Insy, davvero complimenti. Questo post è fantastico!
Anche io ho fatto il classico per le stesse ragioni, solo che col greco me la cavavo meglio. Ovviamente ora ho rimosso tutto, dalle declinazioni all'ariosto (che per me è tornato ad essere un mix di spezie per la brace) a quegli interminabili paradigmi dei verbi. L'unica cosa che mi è rimasta impressa è che il mio prof di greco pretendeva anche di insegnarci la pronuncia esatta, per cui ad ogni spirito doveva pronunciare una serie di suoni aspirati che manco un aspirapolvere.

Risultato: l'unica cosa che posso dire ad oggi è che i greci parlavano come gli abitanti di un paese dell'Aspromonte.

Un abbraccio, J.

Anonimo ha detto...

Anch'io ho fatto il classico, col greco me la cavavo bene, ogni tanto avevo dei lampi di genio e nelle duemila pagine di significati di una parola riuscivo a beccare quello giusto..col latino ho avuto qualche problemino, nello scritto potevo passare dal 3 al 9, se una versione mi stava antipatica, non c'era verso di riuscire a tradurla.
Per fortuna la metrica in greco mi è stata risparmiata, però in latino no, ricordo ancora il primo verso di una poesia di catullo..."lugete o Veneres cupidinesque" letta così "lugetò venerès cupidinèsque"!!!!

Anonimo ha detto...

E io ho fatto il Liceo Artistico perché mi piaceva disegnare. E così ho passato 4 splendidi anni davanti alla tavoletta con matite, pennelli, inchistri , gomme, acquerelli e altro ancora tra le mani. Che felicità! L'unica cosa... cosa vuole... sono rimasto un po' grezzo culturalmente.

Anonimo ha detto...

Ho freq il linguistico, perciò mi è toccato solo latino,in cui avevo voti alti (8/9). Io però passavo di brutto, soprattutto alla mia migliore amica, che ricambiava in matematica...
Ricordo una volta, la prof si era rotta del ns "sodalizio" e ci ha messo una da una parte e una dall'altra durante una versione.
Nonostante ciò, con metodi che neanche Geims Bond ai tempi d'oro, sono riuscita a passarle il compito... e la prof ci ha beccato nelle scale e ha provato a farci confessare..."Noooooi??? Guardi che è impossibile, eravamo una da una parte ed una dall'altra..."
Alla fine era in un certo senso una sfida al "sistema" che mi divertiva un sacco!^__^

Unknown ha detto...

Insy, le tue citazioni a Shining e soprattutto alla Gradisca di Amarcord mi procurano un enorme piacere! Bravo! Come sempre, del resto.
Saluti da chi ti legge spesso

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

grazie mille BALLESTERO:)

Anonimo ha detto...

noto che anche tu odi la matematica come me!!! Ecco perchè mi sono iscritto a lingue in uni! Avevo pensato la stessa cosa iscrivendomi ad un alberghiero ma quando poi mi sn trasferito in irlanda... una volta nel college la matematica me l'hanno fatta odiare ancora di più.... già è difficile diper sè...poi immagina un prof iundiano 70enne che quando parla inglese si capisce da solo...che ti spiega la parabola o secante o il seno e coseno!!!!

Anonimo ha detto...

INSY !!!!!!!!
Ma un cosi 'timpari a questo povero scemo no?
http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_05/prete_volante_ritrovato_corpo_a3d33b62-4aa3-11dd-9da4-00144f02aabc.shtml

Anonimo ha detto...

INSY !!!!!!!!
Ma un cosi 'timpari a questo povero scemo no?
http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_05/prete_volante_ritrovato_corpo_a3d33b62-4aa3-11dd-9da4-00144f02aabc.shtml

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

caro anonimo, parlai del prete volante prima di aprire la rubrica ma con la stessa morale, vai aleggerla:)

Anonimo ha detto...

joshua said:
Ovviamente ora ho rimosso tutto, dalle declinazioni all'ariosto (che per me è tornato ad essere un mix di spezie per la brace)


AORISTO, joshua...aoristo..(sic)

^__^

Unknown ha detto...

Ringrazio l'anonimo che ha segnalato l'articolo sul prete volante, altrimenti a me sconosciuto. insy potresti darmi il link di dove ne hai parlato pure tu? Vorrei farmi quattro risate! Certo che un prete attaccato ai palloncini mi fa invocare il concilio di Trento a gran voce :-)

Anonimo ha detto...

a me mi sembra che studiare tanto non serve a gnente.

Anonimo ha detto...

INSY,
al contrario di te, io avevo scelto lo scentifico perchè non c'era il greco!
Ma anche con il latino non andava meglio..come la tua, la mia classe era piena di caproni in materia: mi ricordo un "supra lignum" tradotto come "super legno"! Che fosse un nuovo X-Men?
GiTTu

Anonimo ha detto...

Mamma mia non sono mai stata tanto contenta come quando ho finito le superiori, niente più versioni di greco e latino (io andavo malissimo in entrambi, ricordo ancora con orrore quando a tre compiti in classe di seguito presi 2 e mezzo!). E c'è gente che va a dire in giro quanto erano belli gli anni del liceo...ma cosa? Piuttosto che rivivere quei mesi di buio, frustrazione e rottura di palle mi faccio infibulare con dei rametti di rovi!

Anonimo ha detto...

Ecco, grazie Insy, sono 7 anni che cerco disperatamente di eliminare dalla mia memoria la tragica esperienza delle versioni di greco e ora tu hai distrutto tutto il mio prezioso lavoro :(
Ps: Io non avevo il temutissimo Rocci ma il Montanari, però stranamente l'esito era lo stesso..

ARTuro ha detto...

Sto soffrendo per greco prorpio ora. mi mancano ancora tre anni di liceo... forse quattro. chi lo sa.

tant'è ogni volta che penso di cambiare scuola mi sento al posto giusto; con il rocci sotto un braccio e un compito più che insufficiente.