giovedì 16 ottobre 2008
LIBRERIE E IPOCRISIE
Ho appena comprato “I libri di luca” di Mikkel Birkegaard.
E’ il caso letterario dell’anno in Danimarca e ho letto una recensione che ne parla in toni entusiastici. E’ dai tempi de “Il senso di Smilla per la neve” di di Peter Høeg che mi sono appassionato alla letteratura scandinava e finalmente ecco un altro capolavoro.
Dopo una sparata del genere state sicuri che nessuno metterà in dubbio la vostra cultura anche se andate in giro con una felpa di Baci&Abbracci e avete 10 pacchetti di figurine di “Uomini e donne” che vi cadono dalla tasca dei pantaloni.
E’ vero, ho comprato questo libro, ma cosa c’è dietro un’ostentazione di cultura del genere?
Primo: il libro l’ho preso perché mi piaceva la copertina che, abbinata con quelle degli altri libri che si affastellano nella mia biblioteca, suscita in chi entra in camera mia quel misto di soggezione ed ammirazione come potrebbe trasmetterla una parete di teste d’orso in quel mondo di uomini che nella propria pleilist musicale non hanno la colonna sonora di “Mammamia!”.
Secondo: il nome dell’autore, l’ho copiato adesso paro,paro e ci ho messo 5 minuti per farlo correttamente ma non saprei ripronunciarlo neppure dopo un mese di logopedia coatta. Qualora dovessi mai tornare in argomento potrei nominare il nome di un mobile preso a caso dal catalogo di Ikea, tanto voglio vedere chi mi contraddice.
Che sia il caso letterario dell’anno in Danimarca è vero come è vero che l’ho letto su una rivista, ma siccome si tratta di Vaniti Fer e non de “Il giornale di critica letteraria marxista” e siccome la pagina dopo ti spiegava come stendere il rimmel anche mentre stai guidando la macchina in mezzo al traffico in tangenziale, non andrei a rivelare in giro la fonte.
Del resto sarà pure una nazione con tanto di regina ed esercito ma la Danimarca ha meno abitanti di Velletri e, siccome il clima induce più a scrivere romanzi (o meditare nuove tecniche di suicidio) che andare per prati a fare pic nic, non credo sia difficile diventare un caso letterario da quelle parti.
Come tutti gli altri libri che compro, credo che anche di questo ne leggerò poche pagine per poi usarlo solo come porta segnalibri, ma tanto, l’importante non è leggerlo tutto ma imparare a memoria la sinossi sulla quarta di copertina e vantarsi però di averlo letto per intero aggiungendo anche di aver partecipato a dei gruppi di critica letteraria e poi, semmai il caso dovesse volere che incrociate qualcuno che il libro per davvero lo ha letto e vi faccia quelle domande insidiose tipo “ma a te è piaciuto il personaggio dell’assistente del protagonista?”, basta rispondere: “ma sai, leggevo su una rivista che si è ispirato ad un personaggio che ha conosciuto davvero?” per poi cambiare abilmente discorso su come la frenesia dei tempi moderni ci costringa a truccarci in auto pur di risparmiare tempo al mattino.
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28 commenti:
Hai fatto bene a specificare, perché magari qualcuno che on ti conosce poteva anche credere che l'avresti letto realmente...
Ma...io rimango sempre dell'idea, che i libri in versione originale sono tutta una altra cosa...
Barfly
Sono scettico riguardo a questa tua ostentata disaffezione verso la letteratura. Sinceramente non credo che una penna (ops.. una tastiera!) come la tua sia allergica alla narrativa. Tutt'altro! Non si nasce col dono della scrittura, lo si acquisisce leggendo molto e ... molto! Anche tra un'isola dei famosi e l'altra ;-)
un tuo affezionato lettore
Francesco
Sono finalmente molto lieto che tu legga, avevo infatti l'impressione che oltre le riviste non leggessi affatto...
Ti consiglio l'unico libro che io continuo a leggere e rileggere, potrebbe esserti d'aiuto, per migliorare la tua scrittura e per migliorarti.
Leggi la Bibbia, e compra quella commentata, ti apre un mondo
anche se capisco certi vizi perversi vanno tenuti nascosti, mi dispiace comunicarti che questo tuo post è un tentivo fallito di nascondere il fatto che... (mioddio) leggi dei libri!
Mi pare che anche "Vanity" sia commentata...
ma il Luca di questi libri è lo stesso di Silvia Salemi?
fortuna cher ci sto io che tileggo per bene e a fondo!!!!
ahahahahahahah
w la danimarca!!!!
ma i biscotti danesi sono quelli al burro vero?
Si, li il burro lo usano anche per ingrassare i macchinari industriali
ma quindi quando ci si mette il rimmel in macchina si deve usare lo specchietto retrovisore o quello della truss?
anche perchè...come dire...cioè...
a me "il senso di smilla per la neve" non è piaciuto affatto. O meglio, ti può piacere come un libro di Chen Follet o di Den Braun, che dimentichi (grazie a dio) dopo una settimana.
Ecco, una recensione che mi parla di capolavoro paragonandomelo a Hoeg...beh...diciamo...insomma...
ora basta sono tre settimane che ho scoperto questo sito e da allora ti leggo tutti i giorni, sei un mito mi fai schiantà,
ciao
grazie LAMIFRA:)
Il senso di Smilla era brutto quasi quanto il Mondo di Sofia. Gli unici "nordici" che vale la pena di comprare li pubblica Iperborea (cosa che potrei affermare con cognizione di causa se non avessi smesso di leggere quei cosi di carta polverosa che credo si chiamino ancora libri... ma non erano stati sostituiti dai blog?)
Off Topic: Dario è possibile che ti abbia incrociato in Corso 22 Marzo sabato mattina verso le 6?
of topic:ma che è Chi l'ha visto?
comunque capace fosse lui che usciva da casa di qualcuno...
Lamifra ha ragione.
Dobbiamo far tornare di moda
Mi fai schianta'!
Se così fosse, allora sarebbe giustificato per non avermi salutato
come hai fatto a fare l'o sbarrato?
copia e incolla
@itboy: no no, non potevo essere io. ma credo comuque che se fossi uscito da casa di qualcuno alle 6 di sabato mattina non sarei stato in grado di riconoscere nemmeno me stesso..
Piuttosto come hai fatto a scrivere "ci omesso" invece che "ci HO MESSO"!!! ;-)
La fretta, cara Insy, fa il rimmel sbavato!
J.
BUAUHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!
E ANCORA BUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!
Io adoro quelli che: ma lo hai letto l'ultimo di "nomeimpronunciabileacaso"?
Io rispondo sempre di si e di solito faccio delle domande stronze del tipo: "ma a te il finale così aperto non ti ha lasciato un po' con l'amaro in bocca?"
Sottotitoli alla pagina 777:senti, parla meno di libri e portami via che proviamo altri tipi di amaro in bocca.
Però adoro vedere le facce che fanno! E' ovvio che neanche loro l'hanno letto...
Insy, guarda che l'hai promesso e qui comincia a fare freddo, quindi trattasi di inverno.
Su, dai, che i "libri da leggere" qui te li procuro io!
Grazie ANGI, mi organizzo e vengo:)
come disse Rocco Siffredi...
dopo aver comprato "cordiali saluti", libello di Bajani che peraltro mi è piaciuto parecchio, mi sono reso conto che era già il terzo di seguito che acquistavo dopo averne letto su vanitifèr.
anche per questo, vista la fiducia che ripongo nella suddetta rivista, non mi capacito di come non sia ancora in grado di truccarmi adeguatamente mentre sfreccio al volante della zarromobile in zona telepass.
un buon libro può essere consigliato da chiunque: dalla bibliotecaria, da un amico, anche da Vanity fair (personalmente leggo assiduamente Cosmo).
ciò premesso, in effetti Il senso di Smilla per la neve era un pacco terribile, non sono mai riuscita a finirlo (ed anzi se qualcuno mi volesse svelare chi ha fatto fuori quel bambino e perchè, farebbe cosa gradita), ed altresì Il mondo di Sofia, che, pur gradevole, non è minimamente all'altezza degli altri libri di Gaarder (e se qualcuno mi volesse spiegare il perchè sia rimasto il suo romanzo più famoso, fare sempre cosa gradita).
cmq dicono che il vero caso letterario dell'anno sia il mio blog ;-)
AURYN: ma che ti fai pubblicità sul mio blog? comunque non parlerei di caso letterario:)
Mi unisco a tutti quelli a cui Smilla non è piaciuto. Anzi, aggiungo che è proprio una bella cagata. Ecco, l'ho detto.
@ Auryn: guarda, ti stupirà la cosa, ma io ancora non ho ben capito chi abbia ucciso quel bambino...
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