
Facciamo preventivamente una mappa della questione.
“Sono contraria (ai matrimoni gay, ndr). Bisogna regolamentare le unioni ma il matrimonio deve essere tra un uomo e una donna. Vale lo stesso anche per le adozioni: un bimbo ha bisogno di una madre e di un padre”.
Binetti? No. Mussolini? Troppo facile, non è neppure lei. A dichiarare invece una cosa del genere è Lorella Cuccarini, una che sulla devozione dei ricchioni c’ha costruita una carriera. Ecco, la Cuccarini, invece che essere fischiata per un’esternazione del genere, lecita, ma offensiva e pregiudizievole nei confronti di questo pubblico, venerdì sera verrà addirittura invitata a presentare il suo musical a Muccassassina.
Altro punto da fissare sulla mappa: Muccassassina è una propaggine del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli il quale, per come lo ricordavo io, avrebbe messo in atto una protesta formale conto dichiarazioni del genere.
Delineato questo scenario, quello che ne esce è totale sbigottimento.
La Cuccarini, premettiamolo subito, può avere qualsiasi tipo di opinione, per quel che mi riguarda potrebbe anche pensare che i ghei sono stati creati solo per truccarla e farle delle coreografie e nulla di più, ma che qualcuno con questi convincimenti venga addirittura ospitata per cantare le canzoni del suo spettacolo ad una festa ghei io lo trovo scandaloso.
E così in cerca del solo pubblico che potrebbe riempire il teatro (dal momento che dubito che i ragazzi del FUAN abbiano già il biglietto in tasca) si rivolge al bacino di ricchioni che ancora la osannano come icona. Ma mi correggo subito: più che con i suoi imperterriti fan (del resto il masochismo si manifesta attraverso vie spesso insondabili), il mio sdegno è rivolto agli organizzatori di Mucca che le permettono di venire a rimpinguare sacche di pubblico proprio tra coloro ai quali lei ha mancato di rispetto.
Mi è anche giunta voce che Lorella verrà per rettificare quanto pubblicato da Vaniti Fer. Sarò formale ma non è certo una discoteca il luogo più adatto per trattare o ritrattare quanto detto. Non è di sicuro una pista da ballo l’arena più adatta per un confronto. Perchè non lo ha fatto piuttosto all’indomani dell’intervista? Perché non mandare un comunicato stampa in cui si discostasse dal solito malizioso fraintendimento dell’intervistatore?
Ma la Cuccarini in tutto questo, poco c’entra, maggior colpa, ribadisco, hanno in primis gli organizzatori di mucca e poi il direttivo del Mieli.
Sono francamente deluso e sconcertato e l’evidenza dei fatti da poco spazio a strenue difese o giustificazioni.
Ho pensato a lungo se boicottare la serata o andare con canestri di pomodori da lanciare equamente agli uni e all’altra ma alla fine ho scelto di non andare. E non tanto per non vedere l’opportunismo di Lorella ma piuttosto per evitarmi il patetico teatrino di quanti sul palco la idolatreranno facendole scegliere quale pezza a colori sia più intonata con il suo tentativo di riabilitazione e quanti finocchi tra il pubblico saranno lì a gridarle “quanto sei bella!!!”, dimentichi, o forse mai stati consapevoli, di cosa sia la dignità, il senso di indignazione e, soprattutto, la coscienza di appartenere ad una comunità.