martedì 15 marzo 2011

LONTANO DAGLI OCCHI, VICINO AL CUORE.

L’altro giorno parlavo con un amico. Ha conosciuto da poco un ragazzo che vive e lavora in Spagna e mi raccontava del grosso ostacolo che per lui rappresenta la distanza e di come sia convinto che questa lo porterà all’interruzione della frequentazione. Certo, ognuno deve fare quello che si sente ma penso sia sempre un peccato rinunciare a qualcosa di potenzialmente bello e appagante a causa di ostacoli che, da mio punto di vista, insormontabili non sono. È talmente difficile trovare qualcuno giusto che se anche te lo trovi a 3 ore d’aereo, per me vale sempre la pena tentare.
Poi ovviamente è questione di carattere. Sarà che per me la distanza rappresenta un vantaggio piuttosto che un limite.
Prima di tutto, vedendosi di meno si cerca di dare maggiore qualità al tempo trascorso insieme ed è tutto un organizzare cose che quasi mai si fa quando si vive sullo stesso pianerottolo.
Sempre per lo stesso motivo si ha meno tempo da perdere in discussioni e litigi dedicando spazio semmai a una più profonda conoscenza reciproca.
Impari usi, costumi e lingue di paesi diversi dal tuo e questo vale più di una qualsiasi vacanza studio a 18 anni e il limite linguistico a volte è una benedizione: si lascia più spazio allo sguardo, al tatto e alla sensualità .
Quando sei da lui nessuno ti conosce e la tua fama, spesso pessima, non ti precede. Al contrario, quando lui è da te, il fatto che non capisca può rivelarsi un valido alleato perché non gli arrivino alle orecchie illazioni false e tendenziose sul tuo conto.
E poi vogliamo ignorare lo struggente romanticismo da eroina di fine ottocento che stringe al petto le e-mail dell’amato in attesa di poterlo riabbracciare (scusate la moderna contaminatio epistolare)?
Ovviamente anche nella distanza c’è un limite e sebbene Domenico Modugno ci conforti assicurandoci che la lontananza è come il vento che alimenta il braciere della passione, è pur vero che per quanto mi riguarda, tranne recenti sbandamenti intercontinentali, preferirei tenermi su territori comunitari che Ryan e Easyjet hanno ormai reso economici e accessibili come fermate della metropolitana.
Nonostante però tutte queste motivazioni che io trovo assolutamente persuasive, il mio amico ha ancora i suoi dubbi.
“ma io ho bisogno di uno che se lo chiamo viene da me o posso raggiungere in poco tempo”.
Dunque vediamo, adesso ognuno di voi scavi nella sua memoria e poi con una grande dose di onestà dica: quante volete questa cosa è successa?
E a supporto di questo mio scetticismo ho elaborato “la teoria di San Lorenzo”.
Per 10 anni ho vissuto in questo quartiere che potremmo definire la Soho di Roma, il Village Capitolino, il Mares dei sette colli. Locali, bar, pub, cinema e teatri. Uno di quei quartieri dove vai a vivere dicendo: “almeno lì ho tutto e posso scegliere ogni sera di approfittarne. Molto meglio che vivere in periferia dove se ti va di farti una pizza devi prendere la macchina e farti almeno 20 minuti di strada!!”.
Sapete in quante occasioni tornato da lavoro ho preferito cogliere una delle migliaia di offerte di svago del quartiere piuttosto che piazzarmi davanti la TV? Quattro, forse cinque volte.
Quindi, quand’è che vi potrà capitare di saltare in scooter nel cuore della notte, magari con il freddo e la pioggia, per congiungervi al vostro amato? Siamo seri, tanto vale aspettare un po’, farsi una doccia fredda o vedersi un porno e prenotare l’indomani un biglietto aereo per fine settimana successivo.
Del resto io sono stato 7 anni con un ragazzo che abitava a 2 chilometri da casa mia e una volta che in preda ai fumi della febbre gli ho chiesto di venire da me per portarmi le medicine mi ha detto: “ma come faccio, sono senza mezzi!”. Certo direte, bello stronzo, ma questo è e tutto sommato avere un fidanzato a un tiro di schioppo che non può raggiungerti per un motivo tanto idiota è frustrante tanto quanto avercelo in orbita geostazionaria sulla MIR.

12 commenti:

Principe Kamar ha detto...

Non dovevi chiedergli di venire da te, ma doveva essere lui che di sua spontanea volontà doveva venire a farti da crocerossino. Altrimenti a che pro fidanzarsi?

Ritornando al tema principale, se fosse una storia d'amore vera non esistono ostacoli insormontabili; se poi ci si volesse aggrappare al fattore distanza così come ci si aggrapperebbe a qualsiasi banalità perché è solo un po' di sesso "più speciale del solito" be' per quello basta dire che il colore dei suoi occhi non si intona con il colore delle tue mutande e les jeux sont faits.

*NatoStanco* ha detto...

quanto è vero quello che hai scritto...

Anonimo ha detto...

Quanto hai ragione, io sto partendo per trascorrere tre giorni a NYC e vedere un amico.... La gente pensa che sia matto....

Unknown ha detto...

Caro Anonimo , nessuno ti capisce più di me. In questo momento scrivo da un salotto brasiliano, che ho deciso di frequentare per la seconda volta nell'arco di tre mesi. La gente non pensa che sia solamente matto, ma proprio completamente idiota! Nonostante tutto eccomi qua, a vedere per la milionesima volta se tutto questo funziona, con la speranza che prima o poi ci avvicineremo.
Tentar non nuoce mai.

Alessandro

Unknown ha detto...

Io ho sempre visto il volere storie a distanza come simbolo dell'incapacità di impegnarsi, così da proteggere la propria indipendenza e dover fare i conti con la vita di coppia solo per un weekend al mese. Che poi, sinceramente, vedendosi solo una volta al mese, grazie che è sempre tutto bello e tutto perfetto: non si ha il tempo di far sorgere problemi! Ci si vede, si scopa, si mangia una pizza ed il weekend è finito. Per gli altri 27 giorni si passa il tempo a dire quanto l'altro ci manchi e quanto sarà bello rivedersi di nuovo.
Personalmente, poi, se voglio conoscere una persona e voglio che diventi il mio ragazzo, devo poterci fare progetti insieme, devo e deve essere lì per dargli/darmi supporto, insomma, voglio che siamo una coppia, non due persone che si parlano su skype, si mandano email e poi si vedono si e no 3 giorni. Dov'è la condivisione delle esperienze quotidiane? E le amicizie che pian piano si uniscono? E il conoscere gli stessi luoghi, gli stessi locali?
Boh, comunque parlo ovviamente per esperienza personale, ma una storia a distanza tout court non fa per me; se ci fosse il serio impegno di riunirsi poi, allora ok, magari lo sforzo lo farei, ma a distanza ho davvero poca fiducia nel riuscire a conoscere a fondo una persona in modo tale da decidere di impegnarmici.

E comunque il mio ex, se lo chiamavo, veniva, e lo stesso era per me; il paragone col non utilizzare le comodità che San Lorenzo ci offre, quindi, mi sembra un po' forzato: sì, ok, in entrambe i casi si ha qualcosa e non se ne approfitta, ma non lo so, mi fa strano pensare al mio ragazzo come al bar sotto casa dove non mi è mai capitato di andare, che senso ha 'sto paragone? lol

Ad ogni modo, mi 2 cents! :)

Pepello

Paolo ha detto...

Ma a fine 800 c'erano già le mail???
ahahahhahah
Boh... io non mi ci ritrovo molto... se mi piace una persona ho bisogno, in qualsiasi momento, di poterla raggiungere anche solo per vederla.
Vabbè mi dirai...oggi oltre alle mail di fino 800 c'è anche l'UMTS.
vabbè....

Anonimo ha detto...

Mi trovo combattuto tra la tesi di Insy e quella di Peppello...
Di base condivido la necessità della presenza anche quotidiana ma, se guardo al mio immediato trascorso, mi rendo conto che il ragazzo che ho conosciuto meno sia stato quello che stava a due passi da casa mia. Non mancavano certo le occasioni di vedersi anche quotidianamente, ma non c'era quel desiderio di "condividere l'altro e con l'altro" TUTTO.
Al contrario le storie che mi hanno dato di più sono sempre state quelle fatte di telefonate chilometriche o di film guardati in contemporanea solo per il piacere di parlarne dopo...
Posso augurarmi/ci una sana via di mezzo?
Yotha

Mr. Blunt ha detto...

tutto vero...

Anonimo ha detto...

io vorrei talmente qualcuno che mi rapisse il cuore, ma proprio di quelle cotte da farti ondeggiare tutto il giorno con un sorriso idiota stampato sulla faccia.....che mi andrebbe bene anche gesù dal paradiso!...ed è certo che non basterebbe uno scooter per raggiungerlo.e invece eccomi qua...insensibile come un comodino. vicina o no,amare una persona è bello sempre.

Cinzia ha detto...

eh già..è proprio bello, molto!

Nanà Lanuit ha detto...

Eh, la distanza...
feci conoscenza con un ragazzo anni e anni fa in MSN, uno spagnolo, che abitava in germania e che parlava anche italiano, ci innamorammo...e per colpa del destino MSN un bel giorno diede di matto e non mi fece sparire dalla terra.
Non l'ho mai più ritrovato...era tanto lontano ma sembrava che fosse sempre a mio fianco...che dire mi sarei anche girato tutta la germania per ritrovarlo...ma se poi fosse tornato in spagna???

for you

Sara ha detto...

Sono d' accordo con Peppello!
Insy, quello che scrivi è bello e l' hai espresso in maniera convincente, però è anche vero che se due persone si trovano la noia è l'ultimo dei problemi :-)
E poi quant'è finto non litigare mai, fare sempre i fidanzatini in viaggio di nozze appunto perchè hai poco tempo da passare insieme?
Mi dispiace, ma la distanza è bella fino ad un certo punto. Se ho bisogno di lui voglio che ci sia! E se ci scorniamo, amen, abbiamo tutto il tempo del mondo per fare pace.

Anche se abitiamo insieme ti assicuro che facciamo i piccioncini ocme quando,per 5 anni, stavamo a 200 km di distanza. :-)