lunedì 3 marzo 2008

Leder, chi è costui...


Direttamente tratto dal volume di recente pubblicazione: “I Ghei: tra mito e realtà”.
Edito dalla Castelletti di Torino. AAVV.
Sono andato a sbirciare alcune voci. Questa in particolare ha catturato la mia attenzione.

IL LEATHER:
feticisti della pelle, delle borchie, del sesso violento e dei Chihuahua.
Praticano spesso il sesso sado-maso con utilizzo di vari accessori che ritroviamo spesso anche nelle cassette degli attrezzi degli operai dei cantieri navali e tra i quali ricordiamo la famigerata sling: una specie di macchina infernale fatta di pelle e catenacci dove vieni incaprettato e per liberarsi dalla quale o hai ritrovato il libro dei trucchi di Houdini o è meglio che chiami i pompieri. Abbigliati in completini di simil pelle cancerogena più dell’Eternit, non fanno distinzione tra le stagioni e, a causa di questo, è l’estate per loro la stagione dei funghi (della pelle però).
Solitamente i loro bar sono locali bui ricacciati nelle viscere della terra dove invece l’odore diffuso è quello delle viscere umane. Se ne consiglia l’ingresso solo se assicurati all’uscita con robuste corde da alpinisti.
In questo bel gruppetti ci schiaffiamo anche gli amanti del rubber (la gomma, altra cosa che fa benissimo ai pori della pelle per cui dopo che ti sei tolto uno di questi capi ti ritrovi l’epidermide della mummia dell’uomo di Similaum) e delle uniformi (che ricordano tanto Alberto Sordi ne “Il Viglile” di Luigi Zampa).

Insomma, riassumendo in un concetto: la solita manica di zozzi!

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Del buco anale ci cale, ci cale, ci cale, ma della fi*a invece non ci cale mica!

Anonimo ha detto...

questo qui sopra io lo devo conoscere...

Anonimo ha detto...

Guarda,non dirmi che eri all'oscuro di queste cose,perchè non ci credo,tralaltro che quella via di mezzo tra un'amaca e un'altalena a due piazze si chiamasse sling,l'ho proprio scoperto pochi giorni fa.
A Napoli c'è un locale che fà serate fetish,leather,rubber e compagnia bella,ma che ha splendidamente risolto con un ampissimo dress code...."va bene anche il jeans purchè sopra abbiate una maglietta bianca o nera"!!!!????Come per dire....vi capiamo e non vogliamo che arriviate qui stando nel traffico vestiti come Batman o Rey Mysterio.
bagley

Anonimo ha detto...

leather parisi...
con un nickname e due righe di commento, praticamente io ti considero un genio assoluto.

Anonimo ha detto...

quanto siete femmine!

Anonimo ha detto...

ahahahahahahah!!! a sta leather parisi gli farei un monumento

Anonimo ha detto...

volevo scrivere un commentino sulla definizione di leather, ma davvero Leather Parisi con "ci cale ci cale...", mi sta facendo scom - pisciare (ehm... forse questo è altro genere di fetish!)

Anonimo ha detto...

Crisco Crisco manda via,
tutto il dolore mio,
è fantastico, superfantastico.
E' la dimensione che
questo dildo vale tre
e lo voglio tutto dentro di me.

Tratto dal mio famosissimo successo "Crisco bucchina"

Anonimo ha detto...

Però nei versi "E' la dimensione che/questo dildo vale tre/e lo voglio tutto dentro di me" c'è un pò una caduta di stile. Da Leather Parisi certe licenze poetiche non me le aspettavo. Sarebbero da rifinire..

Anonimo ha detto...

Ma sai, io trovo ispirazione dalle cose semplici e quotidiane: uno stivale nero lucido che arrivi sopra al ginocchio tacco 17cm per andare a fare la spesa, una sling sulla quale essere legati e poi dondolati, una gatto arruffato che miagolerà (fa tanto Mietta, lo so) e un gatto a nove code che mi frusterà.
Sono una persona come tante, semplice, che crede nei veri valori alcolemici.
E sai, anche Arbore era un mio grande fan, tant'è che tempo fa mi dedicò un verso di una sua celeberrima canzone "MISTRéSS MISTRéSS MISTRéSS di giorno, ma la notte no" : effettivamente aveva ragione...di notte faccio ben altro!

Anonimo ha detto...

Ah ma mica discuto le fonti d'ispirazione. Dico solo che quei versi ti sono venuti male rispetto ai primi. E' proprio una questione di.. forma