martedì 25 marzo 2008
PASQUETTA PATERNALE.
A questo punto meglio che mi riempia il bicchiere di vino rosso sperando che l’etanolo mi mandi in corto circuito il cervello e mi renda il più sedato possibile.
In genere quando mio padre è in vena di considerazioni sulla vita mi astraggo del tutto e inizio a pensare ai mali che affliggono il mondo: lo sfruttamento del lavoro minorile, la fame, il traffico degli organi e l’immigrazione clandestina in Italia dei ricchioni maneschi provenienti da Salvador de Baia.
Ma stavolta non basta. Il monologo del giorno ha come titolo: le donne sono così, gli uomini sono cosà.
“No, adesso dimmi tu (il tu è un io ormai rassegnato a ricevere l’ennesima illuminazione calato dal suo saggio padre) se non è vero che le donne fanno sempre come gli pare”.
“?”, rispondo io.
“Andando per balere si vedono più donne che uomini”.
IO: “??”, più un altro sorso di vino che sostituirei più volentieri con un 50 gocce di EN.
“Questo vuol dire che se la moglie dice al marito di andare a ballare e il marito non ci va lei ci va lo stesso mentre se un marito dice alla moglie di andare a ballare lei ci va con il marito ma comunque va a ballare ugualmente”. No, inutile che rileggiate il periodo. E’ così. Punto e basta.
Io guardo il Miomiglioramico dall’altro capo del tavolo che, essendo il mio miglior amico, conosce mio padre almeno da quanto lo conosco io ed ha lo sguardo che, tradotto in parole, si può così sintetizzare: “E’ Pasquetta, siamo in tre in un ristorante che conterrebbe 500 clienti e siamo soli perché tuo padre ha prenotato in un posto orripilante invece di andare in un bell’agriturismo. Alla radio stanno suonando ritmi abruzzesi in dialetto. Io mi sto rompendo il cazzo. Tu ti stai rompendo il cazzo in più,lo so, vorresti dirgli “ma che minchia dici?!” ma io ti prego, non fare nulla del genere, annuisci e cerchiamo di andarcene il prima possibile”.
Ma io ho un vissuto di 34 anni con mio padre e sono arrivato al punto che mi urta anche si mi chiede l’ora. Quindi rispondo con un pacificante: “ma che mischia dici!! Ma dove le ricavi ‘ste informazioni? Possibile che cerchi sempre di piegare quello che ti succede a quello che in realtà sono solo tue fissazioni?”
Mio padre tenta di argomentare ma visto l’ennesimo sguardo di terrore del Miomiglioreamico mutuato da quello dei cani vecchi quando vedono la siringa del veterinario avvicinarsi alla collottola dopo avergli sentito dire ai padroni “mi creda, è meglio così”, mi zittisco. Cerco di cambiare argomento ed è li che mi accorgo di non averne, almeno in comune con lui. Quindi riprendo la forchetta e torno a tagliare la scamorza fusa che langue nel piatto.
Se io sono al 3 bicchiere di vino, mio padre è alla terza caraffa più 2 grappe e un uischi. A lui piace bere, a me invece piace dire che è un alcolizzato e se da sobrio è irritante, da ubriaco e insopportabile. Continua quindi a parlare a raffica senza dare a nessun’altro la possibilità di esprimere un giudizio.
La guerra in Irac, i concorsi statali, l’equitazione: “Voglio prender lezioni di trotto. Che ne pensi? Sono stato con una donna (le chiama così quelle con cui esce, non hanno nome ma solo genere). Lei sembrava un mulo seduto su un cavallo io invece sono entrato in sintonia con l’animale. Da subito. Benché credo che le femmine (ovvero tutte le altre donne con le quali però non è uscito) abbiano un filing maggiore con gli animali. Notate mai con che premura portano a spasso i cani rispetto ai padroni maschi?” (si capisce solo così perchè a me il tanto magnificato flusso di coscienza di Giois è sempre sembrato poco più che la stesura di una barzelletta).
Quando si placa sono già le tre.
Lungo la strada da Roma in Abruzzo abbiamo incontrato la neve e il timore di ritrovarla a ritorno è la sola cosa che permetta di congedarci senza che lui si rammarichi e non assuma quell’espressione da coltellata in petto che assume ogni volta che gli dico: “Vabbè, meglio che riparta”.
Sulla strada del ritorno ne io ne il mio migliore amico proferiamo parola, siamo esausti e ci godiamo solo gli scorci di paesaggi innevati e il silenzio: beato, desiderato, necessario. Silenzio.
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29 commenti:
Forza e coraggio!!
Dopotutto, è sempre tuo padre...
Non ho capito. Ma iltuomiglioreamico e' un orfano che sogna di passare la pasquetta con tuo padre o e' cosi' innamorato di te che ti seguirebbe in capo al mondo? E tu hai finalmente capito che state insieme???
P.S. Il post sotto s'intitola PRIMI AQPPUNTAMENTI II...
Mi sa che c'è una Q di troppo...
Oppure, mi spieghi cosa sono gli aqppuntamenti?
Visto che enrico* si e' scordato di chiedertelo, lo faccio io; come e' andata la trasferta milanese? e a parma???
Zitto 18n!!
Se fai questa domanda, ti accusano di non avere una vita tua...
:-)
Insy ADORATO, ecco finalmente la spiegazione per cui ho provato per te una simpatia, anzi, un'empatia assoluta con te fin dalla prima volta che ti ho letto! Francamente, pur riconoscendo anche oggettivamente la tua simpatia, non mi spiegavo tutto questo feeling dal momento che: a) sono una vecchia signora etero (beh vecchia, non esageriamo... maturina) b) il tuo mondo mi è distante non solo per questioni anagrafiche, ma anche logistiche (sono una provincialotta del nord ovest).
Ma adesso SO: ti sentivo fratello perché questa pasquetta è la mia, questo padre è il mio, fin nei minimi dettagli... persino lo sguardo finale da cane abbandonato !!!
Aggravanti: - il mio vissuto con lui dura da (appunto) 46 anni; - il mio è astemio e conciona su chibeve/chifuma/chivive in generale; - non mi sento di condividerlo con la mia migliora amica, perché mi ritroverei dilaniata dall'imbarazzo per quanto lui è irritante e al contempo l'imbarazzo per quanto io sia (da lui) irritabile.
Scusa se ti ho annoiato, Insy, ma dovevo proprio dirtelo: siamo brothers-in-father-schifids.
Un bacio solidale
Marina
MARINA, controlliamo i nostri alberi genealigici! :)
Lieto di essere il tuo brader in fader:)
INSY
MARINA, controlliamo i nostri alberi genealigici! :)
Lieto di essere il tuo brader in fader:)
INSY
Enrico*: la mia vita sta iniziando soltanto adesso. Quindi nessuno si arrabbia se smanio di conoscere ogni particolare della vita di Insy. Già, perchè ho eletto Insy a mia guida e mio eroe. Voglio una vita come la sua (anche se forse sono attivo, ma che importa) e quindi voglio conoscere ogni dettaglio della festa di Redrum e compagni (a proposito, se vi capita, andate a leggervi la Pasqua di Redrum sul suo blog)
Quattro considerazioni:
1) Vedo con piacere che le gocce di EN sono conosciute in tutta la sfera del mondo gayo. Bene.
2) Sì, avevo riletto un'altra volta il periodo.
4) Con tuo padre hai lo stesso amoroso rapporto che ho io con il mio, solo che io mi vergognerei troppo a infliggerlo anche ai miei amici.
3) Il silenzio is a wonderful thing.
Mi dispiace deluderti Watkin, ma io non conosco le gocce di EN...
Che roba so??
enrico*: le gocce di en vanno provate, poi vedi come ti cambia la vita :D (io comunque non ne ho esperienza diretta. ma fa molto cultura generale)
18N: il riferimento al mio post sul pranzo di pasqua era di sincero apprezzamento per la mia famiglia, che è già stata scelta per sostituire i cesaroni nel cuore degli italiani con una ficsion di successo per la prox stagione? oppure per esporci al pubblico ludibrio? E comunque io della festa ho parlato sul blog. certo non c'è l'esperienza diretta del tuo mentore ma meglio che niente. qui io vengo snobbato bellamente... :)
INSY: massima solidarietà. ti capisco. noi ci salviamo solo perchè siamo in tanti e puntiamo sull'effeto destabilizzante della massa. insomma ci confondiamo nel mucchio. ma credo che presi singolarmente in uno scontro 1 a 1, un po' tutti i genitori sarebbero così...
Scusa ma mi sa che il "flusso di coscienza" lo si deve a Joyce e non a Proust che si limitava a mangiare pasticcini per il the.
Non so, anchio non ho avuto un rapporto idilliaco con mio padre, ma non so se lo metterei nella pubblica gogna, anzi con il senno di poi e rivedendo certi contesti di sicuro mi ha voluto e mi vuole molto bene.
Alla fine che non tutti abbiano un indole innata per essere genitori e basta, c'è magari chi fa del suo meglio o magari lo crede.
Poi mi chiedo spesso quante volte io sia stato un bravo figlio...
signorina, non ce la menava anche quella camionista di virginia woolf con lo stream of consciousness?
SIGNORINA, grazie della correzione;)
VILLICO: ma qui nessuno mette in dubbio l'amore paterno:)
ma del tuo miglioreamico ne volgiamo parlare? che viene a pranzo con te e tuo padre in abruzzo? deve avere una vita ancora più sfigata della tua...
Caoro ANO, si chiama amicizia.
18n Insy guida ed eroe????
ANNAMO BENE!!!
;-)
Fidati... di buono lui apprezzerà solo il fatto che sei attivo!!!
ehehehhe
e comunque se l'avessi conosciuto anche io il padre, per amicizia l'avrei accompagnato!!!
Scusa ancora Insy per il mio forfait (o anche in francese devo scrivere forfè?)
Statue di sale dunque?
Justice
Redrum: Mi e' molto piaciuto anche il tuo diario da diggei. Però non dicevi nulla della ghestar romana. Era lui lo schiavo? In ogni caso, mi sa che "I Redrums" sono molto meglio dei Cesaroni :-)
Justice: come dice Pennac, "se nella folla incontri una persona vera, seguila, seguila!". Per il momento Insy mi sebra uno da seguire, ma se tu sei meglio puoi sempre candidarti a mia guida spiritual-sessuale (aut.min.ric)
Insy: anche io dico che il mio pazzascamente bello è ilmiomiglioreamico
Insy: guai a te se dici che non si può essere amici e amanti (e non parlo di "scopamici")
... e io che mi lamentavo della mia pasquetta passata da solo a casa tra computer e DVD :)cmq qui il problema non è l'amore padre/figlio, neanche io l'ho letto così, si tratta solo di una naturale e direi fisiologica distanza dai modelli genitoriali che non riconosciamo più come nostri... l'affetto rimane ma si prendono le distanze da tutto il resto ;)
ma che tu non abbia interesse per le femmine (mutuando la nomenclatura patris) l'ha turbato? lo hai descritto come un incrocio tra fedor karamazov e califano.
il picco di tristezza raggiunto nel leggere del rimbombare delle canzoni dialettali alla radio nel locale cafone vuoto.
empatia canaglia...
18N: amore e amicizia sono separati. ipse dixit.
Insy ti odio. E poi ti amo, e poi ti odio e poi ti aaamoooooo.
Posso solo dirti: Tutto scorre.. e un giorno potebbe vorticare troppo forte per riuscire a tornare indietro...
18n, se mi permmetto di dire certe cose su Insy è perchè sono un suo amico...
vero Insy? Insy? INSYYYYYYYYY???
;-)
Lungi da me essere una guida per chiscchessia!!! Già faccio fatica a capire dove vado io!!! ehehehe
Just.
Se non ci fosse più,ti mancherebbe.
"And ever as it been that love knows not its own depth until the hour of separation" K. Gibran.
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