venerdì 23 maggio 2008

TRA LE NUVOLE.


Io a Niu Iorc ci resto a vivere. E lo dico prima ancora di averci messo piede dal momento che abbiamo appena ora superato la Groenlandia e sono talmente stanco che piuttosto che riaffrontare un viaggio così lungo al ritorno, mi metto a vendere ot dog vivendo come un clandestino messicano perennemente in fuga da quelli dell’ufficio immigrazione.
Mi sono fatto bene i conti: in tutto sono 20 ore che sto viaggiando e, giuro, in America non ci sto arrivando a piedi.
Come già detto nel post precedente, sono partito da molto lontano. Causa nozze in Abruzzo di mia cugina dove, dopo anni di assenza dalle classifiche è riapparso il brano “Ma tu, è ora che ti sposi!” (cantata da I Parenti di Insy e che da oggi trovate anche sulla compilescion “Ma allora siete di coccio Sammer It 2008”, già in vendita in tutti gli autogril della Roma-L’Aquila), stamattina ho preso la corriera alle 7, 30 che da li, mi ha portato fino a Fiumicino. Essendo il solo collegamento e avendo solo quella corsa mattutina, ho dovuto accettare di arrivare con un pizzico d’anticipo in aeroporto rispetto all’imbarco bagagli tanto che, appena entrato ho trovato gente fare trenini, cantando Caro Ciarli Braun, bevendo spumante e inneggiando all’arrivo del 2005.
E’ proprio mentre ballavo Uai M Si E con i poliziotti e gli addetti alla manutenzione dell’aeroporto (loro il costume lo avevano già, io ho dovuto improvvisarne uno da indiano con un paio di stracci di daino usato dalle donne delle pulizie per pulire i vetri che però, addosso a me, mi conferivano piuttosto l’aspetto di una sqò) è arrivata Giastis, il mio fedele compagno di viaggio. Ovviamente questo è uno pseudonimo visto che come i supereroi, i malavitosi e i ricchioni, conduce una doppia vita: di giorno stimato principe del foro, di sera versione barese di Britni Spirs, da cui il suo motto: Se Britni teness nu stacc di cosc, sarebbe una piccola Giastis.
Ritornando insomma al viaggio sono ormai alla diciassettesima ora e ne mancano ancora tre. Non ho chiuso occhio. Sono in riserva energetica come uno di quei concorrenti delle maratone di ballo che nell’america depressa degli anni 30 gareggiavano a maratone di ballo, per giorni, pur di vincere qualche soldo e che hanno ispirato il film “Non si uccidono così anche i cavalli?”. In tutto questo, mi trascino un bagaglio a mano così pesante che se dal centro dell’aereo dove sono lo portassi con me in bagno sbilancerei così tanto il 747 da fargli fare un numero da fiamme tricolori.
Come non bastasse, a bordo ci sono solo ultraottantenni mandati in viaggio dagli eredi con la speranza che dove non può la natura possa la pressurizzazione e le ore di viaggio. E’ pur vero che, anche ci fosse la nazionale australiana di pallanuoto, ho un aspetto tale che mi scambierebbero per una strana forma di mucillagine da piscina e chiamerebbero la manutenzione per farmi raccogliere con il retino per essere buttato al secchio.
In tutto questo, ormai la mia volontà è talmente fiaccata dalla stanchezza che se all’arrivo la polizia mi dovesse chiedere di confessare l’appartenenza ad Al Cheda, pena rimbarcarmi per un altro volo, fosse anche solo di 15 minuti, sarei capace di rilanciare attribuendomi anche altre nefandezze come strage degli innocenti di Erode e alla scelta della Garfagna come ministro.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Bon voyage!

M.

Anonimo ha detto...

@INSY
io son certo che il tuo ospite saprà organizzarti il soggiorno assai meglio di me.
Non frequento molto i locali (anche perché lavorando fuori adesso quando rientro mi riposo) ma visto che molti dei miei amici si, tengo conto della loro *agenda* nel darti queste indicazioni.
Anzitutto un mio consiglio personalissimo. Molti non-newyorkers, e specie gli europei fanno l'uguaglianza West Village (molti lo conoscono come Greenwich Village)= gay life newyorkese. Partially true, ma da qualche tempo il meglio forse lo offre Chelsea, quindi io mi sposterei li.
Ed infatti comincerei proprio il venerdì del tuo arrivo e me ne andrei allo SBNY (formerly SPLASH), organizzano sempre delle theme nights molto curate ad esempio il FFF (Full Frontal Friday). E' organizzato da Nelson che è un promoter famosissimo ai limiti della leggenda per gli eventi hot-gay.
Evita - a mio parere - la Campus night e la College night. E' pieno di studentelli sulla ventina che si fanno di tutto. Ai limiti dell'orgia, ma per me un poco deprimente. Ma non so se sono in calendario in questo periodo e dove sia hosted.
New York, ovviamente non è Roma o Milano, od altri posti dove i locali gay fanno in qualche modo network e le voci girano. Succede anche qui, ma qui i locali sono centinaia e piuttosto che un solo network, ce ne sono molti. Io non so tu che gusti precisi abbia, come sai ci si può esprimere in molti modi. Qui c'è tutto, orientati verso quello che ti calza meglio.
Siccome però non credo che tu abbia mesi a disposizione, proveri certamente il SBNY, il gLounge, e se ti piace l'alcol il Vlada Lounge. Per una notte retrò vai al Pyramid, meglio se di venerdì quando fanno il 1984. Poi che so... giusto per dare un'occhiata ad una popolazione molto beefy vai all'Eagle, bears e Leather men abbondano ed è very trendy indeed.
Domenica schiantati di risate al Fez. Nota: è un locale con ambientazione marocchina ma la domenica ospita un drag show notevole. Controlla se lo fanno.
Il Barracuda è anche un locale ultimamente abbastanza nominato.
Considera che ci avviciniamo ai Prides ( ce ne stanno diversi) e quindi i locali stravolgono i calendari consueti), ergo controlla sempre qual'è il night theme.
Se vuoi mangiare italiano, italiano... cioè l'italiano che intendo negli states, contornato da gay people vai all'East of Eight. Personalmente non ci sono mai stato quindi non so dirti sulla qualità, you should check with your mate. A me piaceva il Paris Commune. Ora si è spostato ed ha aperto in un locale più grande, ma non ci sono ancora andato. Obviously, uno come te non deve mancare al caffè Rafaella.
Naturalmente Broadway, magari per lanciare la serata. Il mio ideale sarebbe cena al TheSunBurntCow (non ha nessuna declinazione particolare per tendenze sessuali, I mean ci vanno tutti) e poi Mamma Mia! od il Fantasma dell'Opera o Grease... ma ce ne stanno molti che dovrebbero riprendere il performing in questo periodo, alcuni meno noti ma assai piacevoli. Se ti capita a tiro quello con Jessica Fletcher - che spesso viene molto reclamizzato - schivalo come la morte: mi sono addormentato al terzo minuto, ed io mi ritengo uno curioso di tutto. Ma quello è veramente una sfida anche per un asceta. Io credo che andrò al No, No, No, Nanette ne parlano bene e poi c'è la O'Donnell, very lesbionic.
Inutile dire che l'1 giugno sarai al Queens Pride, I bet on that.
Poi il giro dei musei. Dove cadi caschi bene; i miei preferiti sono il Guggenheim ed il Moma (evita la caffeteria, da quando l'ha presa in gestione Café 2 ti spiumamo e mangi di merda).
What else... uhm... beh passeggia e tieni gli occhi aperti, incontrare qualche star non è raro. Alcuni sono abbastanza abitudinari, certo non li trovi sulla Fifth.
E poi dovrai tenerti un minimo in forma, passa al New York Sports Club (a Chelsea) e fatti un pass settimanale. Totally fitting and totally gay. L'attività fisica aiuta a superare i fusi e ti rifai gli occhi.
E se ti capita di innamorarti della città (non ho dubbi) e pianifichi un ritorno a tempi brevi dal 15 Agosto parte l'Ascension, di gran lunga il mio evento preferito... a Fire Island...nottate e nottate di feste in una spiaggia immensa, una media di 4.000/5.000 persone. Il più grande gay daytime beach party del Nord America, presumibilemente del mondo. Ed a dispetto dei numeri, una organizzazione perfetta: immancabile almeno una volta nella vita.
And that's it... but it's not even close to be all.
Sei a NY, non esiste solo la gay scene, stai nell'ombelico del mondo. Gira, guardati attorno e goditela, non c'è nessun posto come NY, almeno per me.

rocco

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

ROCCO: posso passare il commento alla Lonli Planet? grazie dei suggerimenti. quindi mi pare di capire che ovunque vada, posso fare il tuo nome, giusto?
PS: il tuo mics itali-inglese: "Personalmente non ci sono mai stato quindi non so dirti sulla qualità, you should check with your mate. A me piaceva il Paris Commune. Ora si è spostato ed ha aperto in un locale più grande, ma non ci sono ancora andato. Obviously, uno come te non deve mancare al caffè Rafaella".
mi ricorda la cugina di mia madre che vive a Filadelfia. un giorno per telefono ci sentiamo: "ciao zia come va?", e lei: "non tanto gud. tengo l'edeic. m'aggio preso due pils e un bicchere di gius e mo me ne vado al bed..."
:)
Grazie ancora Roccuzzo

Anonimo ha detto...

'mazza rocco, ma che è, un mix tra spartacus e le guide dom perignon...

ma si paga per entrare in tutti questi posti? perchè altro che ritornare a NY, insy non avrà più nemmeno i soldi per rientrare a roma...

Anonimo ha detto...

@INSY
Di niente Insy.
Ormai ci siete quasi, direi.
Be kind con gli agenti della dogana: non hanno il minimo senso dell'umorismo.
Sarà meglio che tu ti scelga un'altro anfitrione, io giro poco: il mio nome non apre porte!!
Tempo ottimo, primaverile mi dicono.

rocco

Anonimo ha detto...

@dario
I locali non sono cari.
Ma non conosco gli standard italiani.

@INSY
Update: il Full Frontal c'è stasera (pure io ne avrò uno stasera, dopo ten days di forzata solitudine...).
Il calendario delle theme nights lo trovi qui http://www.splashbar.com/ scegli quello che più ti aggrada...hehehe

rocco

Enrico* ha detto...

Insy, sarai pure distrutto dal viaggio, ma hai sempre la tua innata capacità di passare di palo in frasca come niente fosse...
Alla fine del post mè venuto il mal di testa!!! :-S

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

ENRICO: non ti ci mettere anche te!!! sto blog o te lo fai pacere o lo scrivi tu, vabene!!!!!!

ROCCO: forse vado anche io a sto FFF. prima non so a che spettacolo di travestite mi portano o forse dicevano tra di loro riferendosi a me: "portiamo sta travestita in giro che ci fa ridere" e io ho capito che c'è una drag che fa uno scio'...vedremo. in caso come ti riconosco? io ho una dalia bianca trai capelli, se può essere indicativa...