giovedì 24 luglio 2008

olliGhei On AIS (terza parte)


Nel pattinaggio artistico sul ghiaccio, ma credo sia più o meno lo stesso anche per quello a rotelle (benché sia la sorella stracciona), potrebbero decidere senza grossi problemi di unificare Maschi e Femminile in una unica categoria.
Così i ragazzi la finirebbero di subire la violenza di vedere le loro colleghe svolazzare con quei deliziosi gonnellini di paiet che delle regole infami vogliono indossati solo da portatrici sane di vulve e, di conseguenza, potrebbero far si che smettano, per invida, di allentare le viti dei pattini delle ragazze riducendo così il numero di incidenti che, nel 2007, ha superato di gran lunga quello delle morti bianche sul lavoro.
Io mi ero bello che rassegnato a fare le gare con una orrenda tuta termica che sembrava quella del mago Galbusera (solo nera e più sformata) anche perché con mio padre sugli spalti c’era poco da fare la subrettina da Bagaglino, ma c’è chi, come la Luccicona (ndr: nome d’arte di un amico-rivale sul ghiaccio e nei bar ghei così appellato per la patina di creme antietà di cui faceva abbondantemente uso già a 18 anni e che gli donavano l’aspetto di un parchè appena trattato con cera d’api), aveva deciso che non sarebbe stato certo quel brandello di carne inutile che giaceva nelle sue mutande a fermarlo dall’indossare un costume appropriato.
La settimana precedente alla nostra prima gara, mentre io ero intento a provare il programma, una coreografia orrenda, sulle musiche micsate tratte dalla colonna sonora di Indiana Gions e la Carmen di Bisé (roba da risvegliare qualcuno dal coma solo per poi lanciarsi dalla finestra perché non c’è coma abbastanza profondo per sopportare roba del genere) arriva lui, con il mento verso l’alto e il piglio da sincronet che sta per tuffarsi in piscina. Va verso la sua allenatrice, che la mia odiava a morte per cose irrisolte dei tempi in cui anche loro gareggiavano (quindi anche io ero costretto ad odiarla a mia volta insieme a odiare anche la luccicone che, ovviamente odiava me e tutto quindi creava un disteso clima da faida sarda), tira fuori da una cartelletta dei fogli che da lontano non riesco a capire cosa siano e glieli mostra. Li vedo confabulare mentre ansante riprendo fiato vicino alla balaustra e mentre faccio cenno agli infermieri del reparto di cardiologia di rimettere apposto il defibrillatore perché “ce la posso fare”.
I due hanno lo sguardo soddisfatto. Poi la lucida mi vede e viene verso di me. Senza manco dirmi “crepa, maledetta” mi mostra i fogli: bozzetti del costume che LUI ha disegnato da solo. A un primo sguardo sembra che Mazzinga si sia schiantato contro Barbi regina delle spogliarelliste da lap dens. “Domani lo porto da Tiresia (sartoria famosa per i costumi delle pattinatrici e delle travestite di punta dei carri del ghei praid di Rio de Gianeiro). Sarà il costume per la gara!”.
La settimana dopo iniziamo a riscaldarci per la competizione, io vestito come un raccoglitore di patate irlandese di inizio secolo inizio a ripassare la sequenza di passi quando un brusio dagli spalti accompagna l’ingresso della Luccica. Siccome il modello disegnato gridava frugalità, all’ultimo aveva deciso di aggiungerci una specie di rete rossa intrecciata con lustrini arancioni e para pattini gialli che riprendevano il trucco sul viso a cui paragone quello di Aida all’Arena di Verona sarebbe impallidito.
Inizia anche lui a riscaldarsi sulla pista. Io e gli altri 3 concorrenti, ovviamente finocchi pure loro, iniziamo a provare salti e trottole. In cuor mio spero che il tutto non sembri un enorme circo delle rotte in culo, visto che i miei sono tra gli spettatori, quando, avvicinandomi alla postazione degli allenatori, sento la commissaria tecnica del palaghiaccio fare alla mia allenatrice: “beh, vedo che anche quest’anno di maschi neppure l’ombra”.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Favola... nel caso tu decida di fare un versione cinematografica... posso fare la commissaria tecnica.
" ce la posso fare!"
... ave insy...
lode ad insy....

Unknown ha detto...

come direbbe mina:

ma n'omo vero nooo?

Anonimo ha detto...

Non so come fare per smettere di ridere. Credo avrò bisogno degli infermieri del reparto cardiologia!! Non ce la posso fare!!

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

sembra di vedere bleids of glori!

Anonimo ha detto...

Solo tu riesci a farmi ridere di gusto!Grazie Insy

Rosa ha detto...

Mi fai morire!!!

Anonimo ha detto...

ahahahah
insy sei sublime!
"in cuor mio spero che il tutto non sembri un enorme circo delle rotte in culo"

purtroppo nel pattinaggio su ghiaccio è proprio cosi!
a quando una bella foto di te che ti esibisci? (naturalmente con bollino sul viso, so che ci tieni alla tua praivasi) :)

Anonimo ha detto...

Anche io voglio vedere il tuo completo da Mago Galubusera!

@Marianna: per caso ci conosciamo?

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

purtroppo ho poche foto e per fortuna disperse

Anonimo ha detto...

ero convintissima che di gay nell'ambiente del pattinaggio ce ne fossero pochi ç__ç

quoto Oscar : ma n'omo veroo noo?

Anonimo ha detto...

Eccomi, sono l'altro omoricchione del circo on-ais. Ho cominciato a pattinare perchè pensavo che avrei rimorchiato, invece è sempre stata tutta una guerra con quelle altre 4sgallettate (altro che svitare le viti, io je mettevo la pece sotto le lame!).
Insy, non so come fai, ma ogni volta riesci a superare te stesso. Post magistrale.

Anonimo ha detto...

beh ora ci metti una tua foto in costume da pattinaggio?!?!?!?

Anonimo ha detto...

insyyyyyyyyyyyy
vogliamo la foto!!!!!!!!!!!!!!!
dai!!!

Anonimo ha detto...

Mi fa male la pancia dalle risate. Questa scena mi ricorda quella letta nel libro Tuttalpiù muoio di Filippo Timi nel quale il protogonista piuttosto grassottello è costretto a gareggiare nelle gare coi pattini a rotelle (sorella stracciona dell'"on ice" come ci spiega Insy) con vestitini attillati recuperati dai costumi di carnevale e riadattati dalla mamma sarta. Per chi non l'ha mai letto lo consiglio, fa pisciare dalle risate come i post di Insy

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

si ALETROS: timi ed io siamo gemelli di sventura ma avendo lui fatto pattinaggio su rotelle era ancora più sfigato:)

Anonimo ha detto...

Questi racconti sportivoagonistici diventano sempre più appassionanti! Non vedo l'ora di leggere il proseguio, la Luccica però sta diventando il mio personaggio preferito, ho una predilezione per le cattivissime!

Anonimo ha detto...

per me nella prossima puntata insy confesserà un intreccio amoroso con la Luccicona :)

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

no, guarda, eravamo inintrecciabili:)

Anonimo ha detto...

che commissaria tecnica impietosa