martedì 12 gennaio 2010
FAME DI GIUSTIZIA.
Manuel e Francesco. Due nomi, una coppia. E’ chiarissimo che non debba essere una legge a sancire l’amore e l’unione tra due persone ma tra averla e non averla, sarebbe meglio che ne venisse varata una per i soliti 10mila motivi che ormai anche le monache di clausura del monastero di Santa Chiara conoscono benissimo. Dal 4 gennaio, Manuel e Francesco, stanno portando avanti uno sciopero della fame ad oltranza davanti Montecitorio. Una forma di protesta per porre di nuovo la questione all’attenzione del nostro parlamento che però li sta bellamente ignorando. Anche i mezzi d’informazione pare abbiano altro a cui pensare (oggi Repubblica.it ha tra le sue notizie d’apertura una fondamentale intervista a Laura Chiatti che dichiara: "Io, bella ma piena di difetti. Sono insicura, mi metto i tacchi perché ho il complesso dell'altezza", quindi capite che spazio per queste facezie non ce ne sia).
La cosa che possiamo fare è quanto meno diffondere la notizia in rete sperando di smuovere le coscienze e stasera, chi vorrà, potrà portare il proprio sostegno partecipando al sit-in che si terrà stasera, alle 21, proprio a Montecitorio.
Facendo diete che rasentano il digiuno praticamente dai tempi del mio battesimo, io gli sono doppiamente vicino ma spero che a sostenerli ci siano anche quelli con il metabolismo che va alla velocità della luce.
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8 commenti:
Qui la diretta: http://www.glbt-tv.it/?p=396
Grazie Ale per l'info!
Ma anche i tiggì che ti parlano del freddo in inverno? beh si, quella sì che è una notiziona. Come i saldi d'inverno, un tre quarti d'ora buoni per muovere l'economia non li vogliamo spenderli?
ps. io a roma non potrò esserci, ma se trovi al sit-in qualcuno di quei dis-graziati dal metabolismo celere maledicili da parte mia, grazie.
fuori Imma dentro Francesco, sono persone cosi' che devono rappresentarci....
Ho cercato le patizione per firmarla, ma mi sono resa conto che l'avevo già fatto in ottobre :D
Sono loro molto vicina e non solo perchè non ho il metabolismo veloce, ma perchè pernso che la loro sia una battaglia per i diritti di tutti, anche i miei.
Anche se sono eterosessuale e posso sposarmi quando voglio, ciò non vuole dire che una discriminazione così non mi colpisca direttamente. E' questa la grande lezione che gli italiani dovrebbero comprendere.
brava rosa...
lottare per i propri diritti è una contraddizione in termini, ma sè e dove questo avviene allora c'è qualcosa che non và e possiamo sentirci delusi, indignati ma non abbattuti.
FORZA RAGAZZI SIAMO CON VOI
Qui sarete anche tutti per loro, ma in piazza a farlo davvero ce ne stavano nemmeno 100. Le chiacchiere stanno a zero. Ho paura che prenda piede l'idea che basta un commento su un blog a rappresentare la proprio volontà di cambiar le cose. No, troppo comodo, bisogno agire. Bisognava essere in piazza. Nessuno mi toglie dalla testa che se invece di Manuel e Francesco ci fossero stati due modellucci di Abercrombie a dare in saldo delle belle mutande ci sarebbe stata una calca innumerevole. Capisco che la distanza conti, tutti lavoriamo ed abbiamo impegni. Ma parliamo di Roma, non di Rinfusola, Ci sta normalmente più gente agli aperitivini nei soliti localini.
Il problema vero è che non esiste una vera comunità gay in Italia che ci rappresenta e una coscienza politica forte che ci spinge a batterci per i nostri diritti(legittimi in quanto tali) fino al punto di scendere in piazza....siamo molto bravi a correre per prenotarci in qualche lista per una discoteca o per scovare il saldo più conveniente o per fare ore di fila per qualche divetta del momento.....la realtà che la condizione di "invisibili cittadini di serie b" ce la creiamo noi, noi e solo noi
Scriviamo al Presidente della Camera dei Deputati chiedendo almeno la calendarizzazione delle proposte di legge per il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto (sarebbe meglio che ce ne fossero per i diritti delle coppie omosessuali visto che quelle etero di diritti ne hanno fin troppi). Io l'ho fatto attraverso il sito della Camera.
Tristano 58
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