martedì 27 aprile 2010

CHE NE FACCIAMO DEI GHEI? PRIMO CONCORSO A PREMI PER CAPIRE CHE FINE DOBBIAMO FARE.










Sabato sera su un bus notturno è accaduta a Roma l'ennesima aggressione ai danni di un ragazzo ghei da parte di 4 ceffi che, come da copione, li becchi sempre in gruppuscoli come le merde di capra. Nessuno dei presenti ha alzato un dito perché se si tratta di accusare il clima di violenza, stanno tutti da Santoro a bocca aperta a gridare indignazione per il degrado sociale e culturale ma se pistano un finocchio a un centimetro da te ti metti a leggere le modalità d'oblitterazione stampate sul biglietto dell'ATAC piuttosto che intervenire.
Non commento ulteriormente l'accaduto perché ormai mi sembra fiato sprecato.
Ma qualcuno di voi ha delle proposte creative per far fronte alla violenza omofoba? Chessò, una falange armata di lesbiche a presidio della città, crearci uno stato a parte come ha fatto Israele per poterci preservare senza che il primo dittatore decida che i finocchi migliori sono quelli fatti alla graticola o che qualche vescovo, uno di questi giorni, ci accusi anche della crocefissione di Gesù Cristo?
Alla proposta più valida un cartonato di Bertone da usare come bersaglio per le freccette o quello della Carfagna che continua a non vedere nessun clima omofobo in Italia tale da giustificare leggi anti omofobia.

20 commenti:

Angelo Ventura ha detto...

Io proporrei di mandare tutti gli omofobi ai remi nelle galere, vistio che parli di "concorso a remi". in ogni caso, sia un gay, un extracomunitario o una donna, il tipico cittadino indifferente non si smuove, purtroppo.
Sciopero fiscale dei gay finchè non è approvata la legge anti-omofobia?

Anonimo ha detto...

Andiamo tutti a vedere i commessi di Abercrombie ed affoghiamo con la nostra bavina tutta Milano! Insy... siam buoni solo a questo, te ne rendi conto? Hai visto i numeri della manifestazione contro le dichiarazioni di Bertone? E allora...Hai ragione a dire che son tutti pronti a correre da Santoro per indicare la retta via, ma pure i gay son tutti bravi a manifestare solidarietà ed indignazione solo nei commenti dei blogs, mentre si spugnettano in chat con il manzo di turno. Mi dispiace tanto per il ragazzo del bus. Son certo che i nostri tanti guerrieri adesso gli consiglieranno di andare in Spagna, dove potrà persino sposarsi, pensa!!

Sally ha detto...

Ciao Insy, è giusto e naturale che tu difenda la "categoria".
Ma, anche se io stessa ritengo sia fiato sprecato, dirò che non dipende dalla categoria alla quale sentiamo di appartenere.

Basterebbe avere rispetto per le persone. Ma questo non esiste. E quindi aggrediamo chiunque, che sia un gay, una persona portatrice di handicap, una lesbica, un anziano, una persona di colore.. CHIUNQUE. Perchè non esiste rispetto. Sono le basi che mancano.. il resto è inutile ricamo

Suzywong ha detto...

Temo che Sally abbia ragione, gay o no le aggressioni fini a se stesse o per i motivi più futili sono purtroppo all'ordine del giorno e non credo che una legge possa bastare a risolvere il problema.
se non cambia la testa della gente non c'è sanzione che tenga.

Anonimo ha detto...

Suztwong, Sally, non esistono più neanche le mezze stagioni e si stava meglio quando si stava peggio. Continuiamo con i luoghi comuni? Il clima di omofobia è evidente, e fomentato dalle incaute esternazioni di idolatri pervertiti come Bertone. Perché negarsi una vita umana come fanno i preti è autentica perversione. Resta il fatto che noi gay siamo tutte delle gran passive quando si tratta di dover davvero menar le mani per farci sentire. Noi no, noi amiamo strillare nei commenti dei blogs. Ci graffiamo tutte le une contro le altre sugli aggettivi, ma in piazza non si scende. Ci riposiamo, e se vogliono contarci, vengano alle prevednite dei biglietti del concerto di Lady Gaga. Tutte sognanti Barcellona e Madrid, dove con la sicurezza del 20% di disoccupazione saranno pronte a sfamarsi di amore e quando gli chiederanno se vogliono servire ai tavoli per 2 euro l'ora saranno pronte a dire il sospirato: "si, lo voglio". E continueranno a dirti che quello è il paradiso, la nostra terra promessa, di cui non capisco bene cosa conoscono od abbiano potuto girare visto che per la maggior parte del tempo erano in ginocchioni a dare il culo a auqesto e quello in qualche discoteca. Ma volete mettere quanto fè chic poter gridare "Ola!" mentre ravani nelle mutande di un bell'iberico, piuttosto del semplice, "accidenti!" nostrano... l'uccello del vicino è sempre più grosso, si sa. E quindi andiamo avanti, porgendo l'altra guancia, tanto noi ne abbiamo 4 da poter dare.

Unknown ha detto...

Sia l'esercito dyke che lo stato frocio sarebbero delle ottime soluzioni, he he, ma una vera soluzione non esiste: essere più visibili? farsi notare per diventare nella norma? usare l'ebola sul vaticano? meno schecco e più giacca e cravatta? tanto alla fine ci sara' sempre quello che avrà a che ridire e poi, come hai già detto, a girare la testa nel momento vero del bisogno e poi ci chiediamo perché stiamo diventando sempre più egoisti !

Leo ha detto...

Sarà una questione di coscienza civica, di umanità, sarà una cosa che dovrebbe venire "naturale", ma personalmente non me la sento di puntare il dito contro quelli che "non hanno fatto nulla, non sono intervenuti" in questa occasione o in altre ancora.
Si possono avere tanti motivi per non sentirsi di voler/poter intervenire, quindi trovo sia ingiusto generalizzare.
Il mio cuore non è impavido come quello di Mel Gibson, e probabilmente in situazioni del genere anche io potrei essere nel numero degli "indifferenti".
Se invece fossi vittima delle angherie più disparate, suppongo che sicuramente spererei nell'intervento di qualcuno (che non biasimerei in caso di non soccorso)

Anonimo ha detto...

@INSY è proprio finita (ma è mai cominciata?)... qui si ricomincia a parlare di "meno schecco più giacca e cravatta". Purtroppo le leggi darwiniane non hanno fatto eccezioni ed anche i gay hanno subito le conseguenze del processo di specializzazione, preferendo la sviluppo di glutei marmorei e l'atrofizzazione del cervello. Leo, la società in generale tende a farsi i cazzi propri, vero. Ma anche perché non è nemmeno mai stata educata. Se uno zingaro fa qualcosa, nell'indifferenza generale, poi vanno e gli spianano il campo. E Noi? A me preoccupa il fatto che chi amministra e dirige la società non fa un cazzo - a partire dai gay stessi - non giudico il vecchino che sull'autobus avrà continuato a fare il sudoku invece di reagire. Ci sono state le parole pesanti di un cardinale! Hai sentito le organizzazioni rivolgersi a qualche psichiatra per confutare le puttanate di sora Bertone? Si è fatto in TV in micro dibattito sul se fosse vero o falso? Io non ho sentito nulla. Non posso pretendere nulla dalla Società, se gli stessi che condividono il mio modo di essere manifestano per primi indifferenza, presi come sono a selezionare i capi per la bella stagione alle porte.È proprio vero, le nostre attenzioni si concentrano entro gli 80/85 cm da tera, più alti non voliamo.

Enrico* ha detto...

C'era uno stato per soli gay, mi pareva fosse dalle parti delle Hawaii o in Australia... Non riesco più a trovare nessun riferimento, però!

Anonimo ha detto...

Personalmente non mi piacerebbe una legge anti omofobia, sono uguale agli altri e non ho bisogno di essere considerato categoria protetta. Alle superiori ero il frocio della classe e sfottuto in quanto tale ma era una cosa molto leggera e a volte quasi bonaria, mentre c'era un ragazzo che è stato trattato malissimo e anche picchiato fisicamente perchè "era sfigato". Ci fosse stata l'aggravante dell'omofobia potevano punire maggiormente quelli che sfottevano me e non lo sfigato? Bisogna punire la violenza in toto e basta, esiste già una roba generica tipo "aggravante per futili motivi", mi sembra.
Ricordate: perchè voi valete! (non meno degli altri, ma nemmeno di più)

Il torinese.

f ha detto...

Perché non ci facciamo considerare socialmente bisognosi, tipo "categorie protette", malati che hanno qualche facilitazione nel mondo del lavoro, nella vita...? Sto scherzando, ma non troppo. Se questa società continua a impreversare con l'aggressività, l'ignoranza, la discriminazione, allora chiediamola noi, chiediamo di essere "bollati" anche ufficialmente. Magari riusciamo ad entrare in qualche programma di protezione dell'esemplare....

f ha detto...

Perché non ci facciamo considerare socialmente bisognosi, tipo "categorie protette", malati che hanno qualche facilitazione nel mondo del lavoro, nella vita...? Sto scherzando, ma non troppo. Se questa società continua a impreversare con l'aggressività, l'ignoranza, la discriminazione, allora chiediamola noi, chiediamo di essere "bollati" anche ufficialmente. Magari riusciamo ad entrare in qualche programma di protezione dell'esemplare....

Sally ha detto...

All'anonimo che ha commentato dopo di me:

Mi dispiace che la pensi così, non volevo certo cadere in un luogo comune! Io penso veramente che sia un problema di umanità e non di categorie.. Se uno porta rispetto per una persona in quanto persona, poco importa se questa è gay, o di colore, o qualsiasi altra cosa tu voglia.. perchè prima di tutto viene il fatto che è una persona!

Vuoi una "dimostrazione"? Non so se hai avuto modo di leggere il Venerdì del 16 aprile, a pagina 21 c'è un articolo (Quelli che scappano dalla repressione e in occidente trovano il razzismo)che ti fa capire cosa intendo... se non hai modo ti passo l'articolo io!

Anonimo ha detto...

Sally, il tuo commento è intelligente e giusto. Certamente ci sarà sempre una quota di maleducazione, ignoranza, prevaricazione, ottusità fisiologica, in qualsiasi società, Sicuramente noi teniamo alta la media. Solo che anche nella maleducazione siamo proprio a livelli di mediocrità disarmante. E quelli non li salvi più con i discorsi e le reprimende. Noi gay stessi siamo proprio assenti, ci siamo assuefatti. Finchè ci lasciano le saune, ci limiteremo a manifestare il nostro sconforto con qualche emoticons per sms. La situazione è desolante per tutti, per noi un pochino di più, ma tanto prendiamo tutto in gaiezza per definizione. E non domenticarti che tra poco riapre il supermercato di Torre del Lago, sai quanto gliene frega. Adesso la gara è per avere il costume AussieBoom giusto e poi saranno tutti già a dieta per le immininenti sfilate estive, quindi una mancanza di reazione dovuta a carenza di energia magari è giustificata. Io per conto mio ho giurato di non muovere più un dito per nessuna manifestazione gay a venire. Penso ai cazzi miei, come del resto stanno facendo tutti, ma proprio tutti. Le eccezioni in questo caso sono davvero rarità trascurabili.

Paolo ha detto...

Io ho una serie di perplessità su questa vicenda, di cui ho parlato nel mio blog perchè è un discorso che non si può riassumere in un commento.

Paolo/ugualiamori

Unknown ha detto...

votare le persone che difendono attivamente i diritti delle minoranze; non chiudere gli occhi sul bullismo e sugli atti di teppismo e persecuzione rivolti verso chiunque; partecipare attivamente alla vita politica e alle proteste; diffondere la conoscenza contro l'ignoranza; non cedere alla tentazione di voltarsi e scappare.

questi gli strumenti democratici che mi vengono in mente.

siccome ormai ci accoltellano fuori dei locali che frequento, ci menano sugli autobus dove salgo e ci inseguono con le catene per le strade che bazzico, comincio a riflettere su metodi anche un pò meno democratrici.

Anonimo ha detto...

una bella rivoluzione con fumogeni, feriti, polizia e vetrine rotte ... tipo 68 , tipo Castro, tipo Bangkok in questi giorni.
Purtroppo sara; anche vero che la violenza non e' un buon metodo per farsi notare ma se si guarda alla storia solo alzando la voce si sono ottenuti diritti importanti.

In Italia, tra sta cazzo di chiesa, l'ipocrisia, voti politici dati a casaccio, l'atmosfera del tutti contro tutti, non si va da nessuna parte se non lentissimamente ....

Ci vuole una bella rivolta violenta.

Siamo incazzati NERI ? Diciamolo con i toni giusti ...le buone non funzionano, il "politichese" passa inascoltato, il bon-ton fa femminuccia, ce menano pure e allora ....giu' botte !

NO ?

Anonimo ha detto...

si, si, mi piace l'idea della JIHAD GAY ...Rivoluzione!

...mi piacerebbe vedere quanti ci starebbero. Ai piu interessa che non gli tocchino le saune la domenica e il barettino al venerdi sera' ... difronte al rimboccarsi le maniche si tirano indietro tutti ...

Caro anonimo il Paese dei rivoluzionari PURTROPPO non ce''e piu ...non ci sono necessita' e bisogni vitali come c'erano negli anni 60 dove la polizia prendeva a botte i gay ...

Il mio compagno, americano anche se vive con me a Dubai, ha smesso di pagare le tasse nel suo stato il giorno che le lobby religiose sono riuscite a far passare la legge blocca-matrimoni e blocca-diritti. Ci sono paesi in america dove anche il 35% dei reisdenti gay hanno smesso di pagare le tasse ...

Marco

Macsi ha detto...

Si vede che l'Esatri da loro non funziona come da noi.

Anonimo ha detto...

Le proteste di piazza non fanno parte di noi in quanto italiani. Siamo un popolo che se ne frega un po' di tutto e tende a vivacchiare se così non fosse non saremmo ridotti ad una situazione politica dove un individuo fa il bello e cattivo tempo a suo piacimento ma questo è un altro argomento. Non so se negli altri paesi europei ci siano state delle manifestazioni imponenti da parte dei gay per guadagnarsi i loro diritti o se al contrario abbiano avuto la fortuna di una coscienza collettiva più profonda, ad ogni modo è anche vero che nella vicina Germania (io vivo in Trentino) forse per il loro innato poco interesse nei confronti della moda i negozi piuttosto che i locali non sono invasi da branchi di ragazzini urlanti gridolini striduli che si chiamano con nomignoli femminili...per carità se da un lato non sia giusto reprimere la natura di ciascuno di noi (anche se io non credo ad una possibile concentrazione di checche così alta solo nel ns paese) dall'altro neppure io prenderei troppo sul serio certi individui se non fossi coinvolto in prima persona...non dico giacca e cravatta, non è la t-shirt colorata piuttosto che il gadget e il comportamento, l'atteggiamento da "bionda"...avanti di questa strada a mio avviso si può al massimo puntare ad avere una legge come specie protetta...