lunedì 31 gennaio 2011
L'ISOLA DEI FAMOSI. QUANDO IL REALITY E' MENO DIVERTENTE DEI TG.
Non credo abbia più tanto senso produrre uno show come L’isola dei famosi da quando alla finzione dei reality si è sostituita la realtà delle cronache più divertenti e pruriginosi e comunque costellate di wannabe ben più ridicole del attacco di emorroidi isolane che colpì Enzo Paoli Turci 3 edizioni or sono eppure anche quest’anno sta per partire l’ennesima edizione. Se hai un lavoro serio, di quello che ti tiene in ufficio dalle 9 alle 7, per te la maggior parte di loro oscilla tra l’anonimato e il mai sentito dato che sono attori di soap, invitate fisse nei talk postprandiali o subrettine pre TG.
Twist creativo di questa edizione è schierare 2 squadre composte la prima da sedicenti VIP e la seconda dai Figli di…che invece di sfruttare la raccomandazione parentale per un Sanremo o un posto in parlamento preferiscono finire segregati in un isola putrida del sud america, litigando per una scaglia di noci di cocco per poi passare, una volta tornati in patria, dalla condizione di sconosciuto a quella di anonimato perenne come è capitato alle decine di concorrenti delle vecchie edizioni, rivelando come la loro capacità di gestione della immagine sia pari al senso della misura del chirurgo estetico della Ventura che quest’anno avrà bisogno di una didascalia fissa in sovrimpressione con su scritto “Simona Ventura, conduttrice” per tutta la durata del programma.
Ma vediamo nel dettaglio i concorrenti di quest’anno.
Giorgia Palmas. Una delle 25 Veline sarde indistinguibili tra di loro. Credo adesso faccia inaugurazioni di fabbriche di seadas e poco più. Magda Gomes: brasiliana ma senza sorpresa inguinale. Una paio di calendari come modella e non stiamo certo parando di quelli di fratte indovino.
Raffaella Fico. Ex GFfina. Un paio di tette e culo che si muove e nulla di più. Qualche anno fa mise la sua verginità all’asta per un milione di euro ma vista l’assenza di offerte credo che sia passata alla beneficienza.
Luca Di Risio. Un mistero della musica. Uscito fuori senza sapere da dove è sparito senza che nessuno si chiedesse il perché. Nota positiva, ha un discreto fisichetto che visto il ridotto contributo della sartoria in questo programma va più che bene.
Thyago Alves. Un modello che lo vedi, ti guardi allo specchio e ti rendi conto che la teoria della discendenza dell’uomo da un unico ceppo di Darwin è una gran cazzata.
Raffaele Paganini. Credo che nell’ultimo tour aller il cervello gli sia schizzato fuori dalle orecchie. Può un etoile di danza finire a pescare granchi ravanando nel bagnasciuga con il culo all’aria? Pare di si, tanto se glielo chiedi ti risponde che: “volevo mettermi in discussione, alla prova con me stesso”.
Daniel McVicar volto noto di Beautifull. Stranoto qui da noi tra le prozac-casalinghe ma che se vai in america e chiedi di lui ti rispondono con un polifonico “chi cazzo è?!”
E poi lei, la vincitrice certa di questa edizione: Eleonora Brigliadori. L’unica in grado di sopravvivere ai morsi della fame e all’astinenza da cibo grazie alla sua ormai arcinota passione per l’urino terapia.
Nell’imbarazzante squadra dei Figli di…almeno 2 saranno la causa di ribaltamenti tombali: Francesca De Andrè, nipote di Fabrizio e Walter Garibaldi, pronipote di Giuseppe che se lo avesse saputo che fine avremmo fatto in Italia con questi programmi ci avrebbe lasciati divisi in regni e ducati.
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3 commenti:
"il ridotto contributo della sartoria"
ahahah, mito!
Tu scherzi, ma con tutta le merda che mangiamo ogni giorno, l'esempio di una che si disseta col piscio può portarci lontano.
oddio sto morendo dal ridere =D
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