mercoledì 15 giugno 2011

CARRA' VS KANT: POP FIGHT















Tra pochi giorni inaugura la decima edizione dell’alternatamente acclamato e criticato Gay Village.
Ho visto la nuova campagna pubblicitaria e benché questa volta non l’abbia fatta io la trovo molto carina e ironica.
Ma la cosa su cui mi sono soffermato a pensare leggendo la notizia dell’imminente apertura è la frase “d’eccezione” che terrà a battesimo l’evento e che recita: “Ogni creatura che rispetti le regole del vivere nella società e che non faccia del male a nessuno ha la libertà e il diritto di decidere le proprie scelte di vita”, firmato: Raffaella Carrà.
Ovviamente la sentenza ci trova tutti d’accordo ed è vero che stiamo parlando di una manifestazione ludica quindi chi meglio della Raffa potrebbe fare da testimonial?
Ma francamente in questo ultimo periodo mi sembra che i latori del pensiero sociale egualitario e solidare stiano diventando sempre più esponenti dello spettacolo, meglio se megastar, come Madonna, Lady Gaga e da ultima appunto Raffaella Carrà. Questo non è necessariamente un male dato che la fama del messaggero diventa così cassa di risonanza formidabile e necessaria comunque utile al fine di rivendicare diritti.
Nonostante questo però voglio lanciare una provocazione: non sarebbe stato più dirompente se non addirittura alternativo usare come dichiarazione d’apertura quest’altra frase: “Nessuno mi può costringere ad essere felice a suo modo (come cioè egli si immagina il benessere degli altri uomini), ma ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà de- gli altri di tendere allo stesso scopo, in guisa che la sua libertà possa coesistere con la libertà di ogni altro secondo una possibile legge universale”, scritto da Immanuel Kant più di 200 anni fa?
Per carità è tanto “bello far l’amore da Trieste in giù” ma qualche volta volare un po’ alto con le citazioni e i riferimenti potrebbe diventare più pop e rock di qualsiasi “Born this way”.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

e se la Carrà avesse citato Kant? sarebbe stato un colpaccio!

l'anonimo solito

Anonimo ha detto...

perchè nel libro dove ho studiato Kant (50 pagine) non c'era questa frase!? ... meno male che ci sei tu XD!

aL ha detto...

E creare un manifesto "virtuale" da far girare nei vari social con la frase kantiana ? Sarebbe considerato male dagli organizzatori ? Penso alle varie iniziative spontanee di questo tipo (pubblicità/immagini/video) che sono girate in rete per le ultime amministrative e referendum che anche e soprattutto se non sono partite dai promotori hanno giovato alla causa.
aL

Anonimo ha detto...

Ciao Insy...
Ieri sera io, il mio ragazzo e un’altra coppia (gay) di amici siamo stati a quello che pensavamo fosse il tanto e sempre splendido “NOSTRO” GAY Village…ma abbiamo trovato tutt’altro.
3 aggettivi su ciò che abbiamo visto: VERGOGNOSO, IMBARAZZANTE, AVVILENTE.
Onestamente non ho mai visto così tanta brutta gente tutta insieme…SONO SCHIFATO!!!!!!!!!!
Ho pagato 18 euro per ritrovarmi circondato, direi quasi braccato, da schiere di etero BUZZURRI/E e BURINI/E (il problema è quello) che neanche alla sagra della “salsiccia coi broccoli” e/o porchetta avrei immaginato di incontrare.
Ma in quel caso almeno ti gusti il buon cibo…
DOV’E’ FINITO IL BUON GUSTO E IL BUON LIVELLO SOCIO-CULTURALE (discreto nella peggiore delle ipotesi) che hanno sempre contraddistinto gli eventi gay-friendly?
Tutto a puttane in nome del Dio lucro?
E io gay che spendo il doppio o addirittura il triplo rispetto ai bei tempi del village di testaccio o caracalla devo sentirmi anche offeso in casa mia? Si, mentre ballavo ho più volte sentito frasi del tipo: “…’nnamo de la che qua ce so solo froci”. Ma ci rendiamo conto?
Il tipo di musica è un problema molto relativo, così come la tipologia di spettacolo che ci viene offerta. Ciò su cui invece non si può transigere è il “LIVELLO E LA QUALITA’” delle persone che vengono lasciate entrare nel gay village (a prescindere dal loro orientamento sessuale).
Ciò che ho visto e vissuto ieri sera mi ha lasciato un profondo senso di tristezza, mista ad amarezza e rabbia.
ME NE SBATTO DEI 18 EURI, CHE SIANO ANCHE 20 O 25…..MA (APPELLO AGLI ORGANIZZATORI) RESTUTITECI IL GAY VILLAGE E ABBIATE UN MINIMO DI RISPETTO PER LA COMUNITA’ GAY, ANZICHE’ GETTARLA IN PASTO AI PORCI. IN UNA SOLA FRASE: VERGOGNATEVI PROFONDAMENTE!!!!!!!!!
Raf