lunedì 26 novembre 2007

CUCINA DALLA CINA.


L’ultimo rutto fatto alle 12, 45 era al sapore di gelato fritto, che, essendo stata l’ultima portata della cena di ieri sera, mi fa ben sperare di aver concluso la digestione della cena cinese. In effetti almeno 14 ore servono tutte prima che una porzione di ravioli alle verdure, una zuppa di pinna di pescecane, fettuccine alla carne, manzo funghi e bambù, gelato fritto più 2 bottiglie di birra vengano disciolti dai miei potenti succhi gastrici.
Fino a poco fa, il monopolio della ristorazione cinese ghei frendli era detenuto a Roma da Giada, una potentissima donna d’affari imprigionata nel corpo di una minuta cinesina ormai detentrice di larghe regioni della Manciuria acquistate con la gestione del ristorante cinese di via Cavur e in grado di gestire contemporaneamente: 12 dipendenti, tra i quali l’ormai soggiogato fratello Sciffon (giuro, si chiama così), una media di 300 ghei a sera, che riesce a stipare in un ristorante in grado di accoglierne al massimo 50, nel rispetto della migliore tradizione asiatica dello sfruttamento degli spazi e delle arti contorsionistiche, e l’andamento delle trattative bilaterali tra governi europei e quello cinese. In più, è genio assoluto delle tecniche di fidelizzazione del cliente grazie all’elargizione a fine pasto di gagget per la realizzazione dei quali è stato allestito un laboratorio ultra segreto dove confluiscono tutti i cervelli in fuga dalla Cina (per la penna con il tappo con mini torcia elettrica è stata candidata per la terza volta di seguito al premio scientifico “Alessandro Volta” di Nocella Ionica).
Da qualche tempo però, si è affacciato al mercato un concorrente per la potentissima Giada. Si tratta di un ristorante in via Marco Polo che, come spesso accade nell’ambiente omoricchione, non si capisce per quale motivo e in che momento storico è assurto a nuovo “ristornate cinese ghei” e, siccome la mia vocazione di critico ed estimatore del buon gusto mi porta non solo a vedere ogni anno i film natalizi di De Sica-Boldi (in coppia o, come ora, separati), a trastullarmi con L’Arena di Domenica In con Giletti fituring una marmotta in coma al posto dei capelli, ma anche a ricercare sapori sempre più raffinati e nascosti, ieri sera sono andato a scoprire i segreti della cucina di questo nuovo locale prima che Giada gli mandi un drappello di parenti armati di accette squarcia anatre per regolare a suon di braccia mozzate chi dei due deve detenere la supremazia e chiuda quindi per strage.
Insomma le portate, la cucina e il servizio riservano la stessa sorprendente diversità riscontrabile tra due ristoranti di Mc Donald.
“Andiamo al cinese di via Marco Polo? E’ buonissimo! Ed è meno pesante”. Ma rispetto a cosa, a una messa dell’Opus Dei in latino? Possibile che solo io mi accorgo che i ristoranti cinesi sono tutti uguali? I fornitori sono gli stessi e mi sembra quindi ovvio che servano tutti gli stessi identici piatti. Quando si va dal cinese, qualunque esso sia, ci si deve andare sapendo che, bene che ti vada, passerai la notte sognando dragoni volanti che ti sputano lapilli di lava nell’intestino, che ti sveglierai trasudando colesterolo e che per i vestiti indossati per andare a cena è arrivato il momento d’essere riciclati come pezze da spolvero.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

insy, il tuo blog è fenomenale!! E' peggio di una droga... da quando ti ho scoperto non riesco più a farne a meno!!
lara

Anonimo ha detto...

uffi...che voglia di cinese che mi hai fatto venire!!!!!E' da un pezzo che nn ci vado...Adesso faccio un giro di telefonate e stasera Giunca!!

Gira che ti rigira ha detto...

No non sono tutti uguali...se capiti dalle parti di Padova e precisamente a Limena ne esiste uno davvero diverso...costa un po' di più, ma è veramente un'altro mondo

Anonimo ha detto...

a me del cinese affascina soprattutto la parte sulle leggende metropolitane, tipo che nei ravioli al vapore in realtà ci mettono la nonna che ha tirato le cuoia... da cui la famosa constatazione sull'assenza di funerali di cinesi a milano e i vari corollari che coinvolgono gatti, cani e bimbi con gli occhi a mandorla con mela in bocca ad arrostire sullo spiedo come polchetta cinese.

tanto poi uno va in cina e si accorge che sì, qualche punto di contatto effettivamente c'è, ma in effetti le due cucine, quella vera e quella importata, hanno ben poco a che spartire. però io là ho mangiato lo stronzo di mare. che già dal nome credo dica tutto. sarebbe stato molto maleducato rifiutarlo, quindi ho raccolto tutto il mio coraggio e l'ho fatto. perciò la prossima volta che ti contorci nel letto sudando freddo e hai l'alito che sa di topo al gratin, ricordati che c'è chi sta (o è stato) peggio di te...

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

REDRUM: anche fosse la nonna morta, io me magno anche quello...

Anonimo ha detto...

Vero... non sono proprio tutti uguali. Ne ho scoperto uno a Padova città (il Sciangai) dove si mangia bene e non passi poi la notte a lottare con i dragoni nello stomaco.
Anche a Milano c'è un cinese "ghei frendli": si trova vicino alla stazione e ci trovi ghei e ferrovieri (e che ferrovieri!).
Il blog è davvero molto divertente: complimenti!

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

beh, padova, milano, direi tutti a portata di bacchetta. mi dicono un gran bene anche a Hong Kong, perchè non provare laggiù?

Anonimo ha detto...

no lassa perde, insy, che poi ti dan da mangiare lo stronzo di mare anche a te e non è una bella cosa...

comunque nel cinese vicino alla stazione, altresì detto "dalla lucia", ho assistito al mio primo - inquietante - caso di sostituzione segreta di cameriera!!! quelle robe molto da mafia cinese... (e intanto, buon link a tutti...)

Anonimo ha detto...

a napoli sono andato una volta in un ristorante cinese sprovvisto sia di grappa alle rose che di biscotti della fortuna(cose che si offrono notoriamente aggratis);mi sono sentito come quando da bimbo comprai un pacchetto di patatine dalle quali nn uscì la sorpresa,ancora me lo ricordo,defraudato di un qualcosa che mi era dovuto!da allora ne parlo male,dicendo che è un pò peggio degli altri ristoranti cinesi,inventandomi degli strani retrogusti muffati,e spargendo la voce che il loro rifornitore di soia abiti casualmente a chernobyl.
Insy,se ricordo bene, mi hanno parlato bene del cinese in zona S.Giovanni,che potrebbe essere anche tra quelli che hai nominato tu,visto che roma c'è l'ho presente come bombay.

Anonimo ha detto...

Sinceramente ero convinto che uno de3i ristoranti cinesi più gay della Capitale fosse CiNapoli (fa le pizze (!!) e cucina cinese)
Mica per altro, ma la titolare è un'icona frocia assurda..

F.

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

FABIO ma lo sai che sto ristorante non lo conosco? dove mi rimane?

Azzurra Camoglio [She/Her] ha detto...

Di solito si differenziano nei dolci.
I più tristi hanno quasi solo la Monocina e, incredibile a dirsi, i gelati nella noce di cocco.
I meno tristi hanno anche cose un po' più strane e meno sfruttate della ormai onnipresente flutta flitta...

Anonimo ha detto...

...allora mia cara insy l'altro cinese gay friendly e a via taranto e non si mangia affatto male occhio pero che sulla stessa strada c'è ne sono 2 quello di cui ti parlo è a all'angolo, mentre l'altro è alla fine di via taranto si riconosce dalla cameriera isterica che bersaglia le clienti con la zuppa calda se le stannò antpatiche...io ci vado spesso con le mie colleghe quando chiudiamo la videoteca....

Anonimo ha detto...

Insy al cinese di via Marco Polo io e il mio ciccino siamo stati male tre volte su tre (perche' noi si insiste, prima di bannare un cinese!)...per cui RAUS!
Un ottimo cinese sta effettivamente in una stradina vicino a Santa Maria Maggiore...ghei frendli anche questo, ma piu' scic...comunque devi per forza prenotare, perche' hanno cinque tavolini (sei se non ci sono troppi ciccioni in giro). Tipico di questo ristorante cinese sono le decorazioni, che sono delle statuine intagliate nelle carote (non so come fanno, ma sono meravigliose!!! Se non marcissero, me ne terrei una sul comodino...).
In alternativa, all'inizio di via della Piramide Cestia c'e' un cinesone un po' spartano ma che cucina in modo moooolto diverso dal classico cinese...in effetti non mi ricordo piu' se e' cinese o thailandese!!!

Anonimo ha detto...

satanik lo conosco! E' vero, e' molto buono e il locale e' carinissimo (tranne il piano sotto, che feta un po' di muffino...)
consigliato!

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

Altri consigli su cinesi e a sto punto thailandesi?

Anonimo ha detto...

cinapoli sta in via trionfale 8365.
Me ne hanno parlato ma non ci sono mai stata... facci sapere!

ssynth ha detto...

a proposito di massimo giletti ( che credo sia uno che fa trash tv)
qualcuno puo' verificare questo?

http://it.notizie.yahoo.com/quotidi/20071124/ten-cena-segreta-al-julian-caf-per-halle-df58a43_1.html
...sicuramente allie si fornisce da Britney, altre spiegazione non mi sovviene.

Unknown ha detto...

temo che sia colpa nostra se quel cinese è divenuto un omo-cinese..
sei mesi fa colpo di grazia. abbiamo fatto tavolata da 30 ricchioni per festeggiamento madre di frociarola. una scena che almodovar è un dilettante.

c'è un ottimo tailandese al gianicolo. naturalmente costa molto più del cinese, ma è un altro livello.
comunque io dal cinese ci vado più che altro per immergermi nella magica atmosfera di sedie con dragoni dorati, piatti con mondine cinesi, lampade con budda sorridenti, e pesci in acquario anche sotto al culo mentre mangi.
ma chi ha più coraggio di allestire baracconi così?? solo li cinesi.

Unknown ha detto...

però davvero sta storia dei posti froci è incomprensibile.
possibile che "casualmente" si finisca sempre nello stesso posto.
oppure davvero quella sensibilità di cui si parla, e che io ho sempre negato (i froci sono i peggiori bastardi in circolazione) esista davvero?

Diego ha detto...

Io amo Giada per le figure di m.... che fa fare!!! Tempo fa ci sono stato due volte nella stessa settimana (conservo ancora il biglietto di ringraziamento da parte del mio fegato), con due boy diversi. Beh la seconda volta Giada mi ha detto "Ma ogni sera cambi uno? Era più carino quello dell'altro giorno!". Tutto questo in faccia al mio amico.E x fortuna era solo un amico... ho rischiato di finire infilzato da bacchette acuminate!!!

Anonimo ha detto...

...è anche uno dei motivi x cui a volte evito giada...stasera andrò a quello di via taranto...

Anonimo ha detto...

Insy ma come ti è saltato in mente di andare al cinese di Via Marco Polo!!!!????!!! Lo sanno tutti che si mangia male... la prossima volta chiedi a me che ti servo per benino!

;-)

F.

Anonimo ha detto...

INSY:
RISTORANTE CINAPOLI
Via trionfale, 8365
00135 - Roma (RM) Italia
Tel. 06.3057754

Ti dico che la titolare usa il pallottoliere per fare il conto.. e alla fine della cena si prodiga anche a dire l'oroscopo cinese per tutti i presenti.

Cmq d'accordo tutta la vita con Oscar, sia sui froci che sui cinesi.

F.

Anonimo ha detto...

Ma che dite!? A parte che al Marco Polo ci si va ormai da almeno due anni altro che sei mesi. Premesso che il cinese da 20 euri fa comunque schifo ovunque e comunque, non c'è paragone tra la "qualità" (si fa per dire) del Marco Polo contro Giada dove io l'ultima volta ho fatto veramente fatica a mangiare gli scempi che mi erano stati serviti. Poi, gira voce, che sia stata chiusa dall'ufficio d'igiene, e come sorprendersi. Infine, al Marco Polo c'è una fascia specchiata che gira intorno al locale ad altezza occhi e permette di guardarsi intorno anche se si danno le spalle alla sala!

Anonimo ha detto...

ma io che riesco a digerire come niente fosse l'avanzo (solitamente, spaghetti di riso con eventuale contorno di funghi e bambu) freddo di frigo del take away cinese per colazione, the day after, dopo aver cenato cinese e averci dormito su il sonno dei giusti... ecco: io, da che laboratorio esco?
sono un donnino venticinquenne cinquanta chili per unoesettantascarsi, ma a volte (quando provo i jeans cuciti su donne senza culo ma con la vita larga, quando tutte le pubblicita' sembrano far pensare che una donna debba essere necessariamente stitica e quando anche tu mi dici che il cinese e' indigeribile) mi sento parente stretta di Stitch

Anonimo ha detto...

Ciao, carinissimo il tuo blog. Comunque il miglior cinese di Roma, secondo me, è quello su Viale Aventino. Assolutamente da provare.

Ale - zenpercaso.splinder.com