lunedì 9 novembre 2009

O PITTOR CHE PITTI.




















Domenica mattina alle 8 sono già in piedi. E la cosa non è poi così strana. Solo che questa volta non sto rientrando dalle danze del sabato notte ma sto riemergendo dal tepore del mio materasso. Ho puntato la sveglia così presto perché devo dipingere dei mobili. Non posso aspettare oltre per farlo. E’ più di un mese che ho traslocato e devo iniziare a dare un senso a questa stanza. Parto quindi da quella che è una cosa fondamentale: il colore. Ho una panca, una sedia, un tavolo e un comodino da spennellare. Io ho chiesto un grigio piombo, che in effetti è il colore stampato sul barattolo di Saratoga, ma, già dopo la prima passata, è evidente che i anche i colori subiscono la frustrazione del relativismo.
E’ sì un grigio, ma che sembra avere il blu nel suo codice genetico. Poi la sfumatura cambia a seconda che ci batta sopra una luce naturale o artificiale. Nel complesso però mi piace molto.
Al comodino, il mio pezzo più riuscito, ha sostituito con due gocce di porcellana bianca due vecchi pomelli. Un mobile che potrebbe stare indifferentemente bene nella casa di bambole di Olli Obbi o nella buduar di Amanda Lepore.
Ancora invece massima indecisione sull’armadio. Un po’ perché mi rimane un pelo complicato caricarmelo in motorino (il trasporto è fuori questione, con quella cifra mi ci compro una consol di Fornasetti) Un po’ perché vorrei frugare in qualche mercatino dell’usato per non far sembrare questa stanza appena schizzata fuori da un catalogo Ichea. E un po’ anche perché non ho ancora capito bene dove appoggiarlo. Per ora continuo quindi a giocare a scacchi con i mobili che ho già piazzato e, considerando l’ingombro virtuale del guardaroba, sto continuando a vagliare le infinite possibilità di disporre i pezzi. Fino a che non troverò la combinazione giusta o non mi sarò rotto le palle.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa, Insy, ma adesso i vestiti dove li tieni!? Ancora nelle scatole?!

Enrico* ha detto...

Anche tu a dipingere? Basta non ne posso più: ho dipinto le porte, le finestre, le inferriate, le cornici delle porte e le cornici delle finestre, la tettoia, il cancello, le cassette della posta, le pareti...
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!! O_o

Anonimo ha detto...

nooo!!! il mittico armadio di barbi! però...a pensarci bene...un rosa confetto con il grigiopiombonontantogrigiopiombo sarebbe un sobrio accostamento da non sottovalutare...peccato che hai scartato l'ichea
http://s2.thisnext.com/media/230x230/IKEA-MAMMUT-Wardrobe_2E42DDBC.jpg

Anonimo ha detto...

Mettici le ruote sotto i mobili, almeno puoi spostarli con comodità.
Ciso, Silvia