martedì 4 settembre 2007

MUSCOLI E MASCULI parte II


La mia palestra è una di quelle ad alta concentrazione di ghei. Gli etero sono talmente pochi che fanno gli esercizi in un’area protetta dedicata all’ingresso della quale c’è un cartello con le caratteristiche della razza e il simbolo di un grosso panda con sotto le lettere WWF.
Negli spogliatoi gli etero hanno ormai l’espressione timorosa e rassegnata di un esercito sconfitto dal numero schiacciante degli avversari. Qui i ghei possono parlare apertamente di serate a Mucca Assassina, di boni, di diametri e lunghezze, di colori moda e di impacchi ristrutturanti per capelli, insomma i soliti discorsi da caserma dove andiamo a parare noi che viviamo “sull’altra sponda”.
La mia è una di quelle, anzi, direi QUELLA palestra che, quando la nomini in giro, gli altri ghei ti fanno “Ah, ma vai alla palestra ghei!”. E poi, con la stessa curiosità sognata con cui i provinciali chiedono agli abitanti delle grandi città se è vero che “da loro ti puoi vestire come vuoi che nessuno ti dice nulla”, chiedono: “Dicono che si scopa in sauna. Vero?”. “Per quanto mi riguarda non mi è mai capitato”, rispondo. “Si, vabbè”, replicano. A quel punto non capisco se davvero la sauna è una cruisin area (per i non iniziati ai misteri ghei: un posto dove si batte) o sono io che quando ci entro faccio calare la libido anche a un carcerato che ha appena finito di scontare 30 anni di reclusione.
Le ragazze invece mi fanno davvero tenerezza.
Riconosci le neo iscritte da quelle che vengono da più tempo in base all’abbigliamento. Le novizie, vedendo un così alto numero di maschi, arrivano il primo giorno con l’entusiasmo di un cacciatore all’apertura della stagione venatoria. Tutte acchittate in tutine strizzate e completamente truccate (uno dei misteri delle donne: come fanno a fare aerobica con rimmel e ombretto?!).
Dopo un paio di giorni intuiscono che qualcosa non va. Dal terzo in poi, se non sono appena scese dalla montagna del sapone, capiscono che c’è poco da spostare la coda e dal quinto, massimo sesto giorno, scendono in sala con le tute di felpa infeltrita e il mollettone con la gerbera di plastica tra i capelli.

12 commenti:

Unknown ha detto...

sei sempre un grande.
certo che però ci vuole coraggio ad andare in una palestra ad alta concentrazione gaia.
io non ce la farei mai. dover selezionare gli abiti sportivi ultimo grido, dover smettere di respirare per trattenere la pancia sotto sforzo.. e poi negli spogliatoi?? discussione di diametri negli spogliatoi?
magari tra un 5 anni di analisi.

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

X OScar: c'è poco da selezionare le mis...tanto dopo un po' li conosci tutti e diventa un gineceo di oche giulive, tutte amiche.
io, per quel che mi riguarda, respiro con le branchie, quindi non devo neppure sforzarmi. per l'analisi, dammi retta, non serve, io ne ho fatti 7 e guarda come sto.
INSY

Unknown ha detto...

SCOPA!

no, non è un invito alla fornicazione (al max, un auspicio).

nel senso dell'analisi. dici che non siamo migliorati? bè, ma tu mi dovevi conoscere prima. non è che la mia analista si chiami madonna di lourdes. però qualche passuccio avanti l'avrem fatto.
ti pregooo, dimmi di sii. il mio conto in banca ha bisogno di sentirselo dire.
in ogni caso, non abbastanza per affrontare un pollame. sarà che tutta il mio spirito di adattamento lo esaurisco nell'atto dell'ingresso in palestra..

Anonimo ha detto...

I tuoi commenti su questi e su altri aspetti della vita gay sono molto ironici e divertenti, ma hanno anche qualcosa di deprimente perché descrivono una realtà fortemente omologante e conformista, anche se di minoranza.

Anonimo ha detto...

Se ti può confortare, neanche a me è mai capitato di scopare nella sauna della nostra palestra (che tu ben sai essere la stessa).
Però una volta un vecchietto ha preso a masturbarsi mentre mi mettevo la crema.

Vale a far punteggio?

Anonimo ha detto...

Comunque io evito il problema andando non in palestra, ma in piscina: sto imparando a nuotare, non c'è la fissazione del fisico e del pavoneggiamento, e si tratta di un'attività distensiva e rilassante.
Tanto anche se andassi in palestra non rimorchierei nessuno, non ho la faccia tosta per farlo.

Anonimo ha detto...

nella tua palestra si sa che si batte in sauna... vuoi illustrare anche le meraviglia della FU doccia matrimoniale???

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

Caro Binzi,
mi hai tolto l'aneddoto di penna: Trovo la doccia matrimoniale un esempio di genio architettonico assoluto. L'hanno dovuta tagliere perchè l'inserviente si rifiutava di pulirla per lo schifo che ci trovava dentro.

Caro MP: fai bene. in piscina almeno la merce è bella che esposta e non devi approntare tattiche di inseguimento negli spogliatoi per vedere cosa offrono. Per la sfacciataggine, lascia allora che siano gli altri a provarci.

INSY

Anonimo ha detto...

Considerazione 1: le ragazze frequentatrici di palestre a alta concentrazione gay alla fine si buttano sugli istruttori.

Considerazione 2: nella palestra dove lavoravo io l'80% degli istruttori era gay.


(rispondo al quesito che mi hai posto nel primo episodio della saga: sala attrezzi, tonificazione/upper body, abdominal class, hip hop, step intermedio/avanzato, fitboxe... quando il gay mi è istruttore, tende alla poliedricità/versatilità)

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

X VH: purtroppo le donne anche da noi hanno poco da buttarsi sugli istrttori...
INSY

Dencin Cuin ha detto...

Ti prego , il mollettone con la gerbera di plastica....
Non mi puoi fare ridere in ufficio!!
NON PUOI!!!!
Forse non dovevo metterti tra le preferite.... :)

P.S. Mi piace cosi' tanto il tuo blog che non aggiungo mai commenti, perché sarebbero superflui! Continua cosi'

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

X ALADAR: grazie mille dei complimenti. e poi il riso fa buon sangue.
INSY