lunedì 3 settembre 2007
MUSCOLI E MASCULI parte I
Ormai circa duecento anni di studi zoologici ce lo hanno fatto capire: ogni essere vivente ha il suo abitat naturale al di fuori del quale rischierebbe l’estinzione. I pinguini il polo sud, le gazzelle la savana, gli ippopotami gli acquitrini e i ghei le palestre.
Non esiste ghei che non abbia il tesserino di una palestra nel portafogli, la domanda infatti non è mai “tu vai in palestra?” ma “in quale palestra vai?”
Ovviamente il risultato non è uguale per tutti come neppure l’intento per il quale si va è lo stesso.
Partiamo però dal principio. Quali sono i criteri di selezione della palestra.
Non credete agli omosessuali che giustificano la scelta in base a criteri pseudo razionali come la vicinanza a casa, la fornitura di attrezzi, il prezzo e le lezioni di aerobica. Due sono i principi che realmente decretano la scelta della palestra: la quantità di altri ghei e la presenza della sauna.
Quindi non vi sorprendete nel trovare ghei che vanno in quella determinata palestra, anche se si trova esattamente dall’altra parte della città rispetto a casa loro. Saranno sempre pronti a dire che, comunque, gli rimane di strada rispetto al lavoro. E anche se la palestra in questione ha come lezione di punta solo un corso di ginnastica correttiva di quelle fatte ancora con i birilli di legno e le scale svedesi al muro, sarà sempre “proprio quello che cercavo” perché “me lo ha consigliato il fisioterapista”.
Non so se allenerà anche gli altri ma, di sicuro, i muscoli che saranno più allenati, saranno quelli della lingua e, soprattutto, degli occhi.
Capace di gestire i due occhi indipendentemente l’uno dall’altro come quelli periscopi di un camaleonte, il ghei riesce a scovare un bono già dopo aver varcato la porta d’ingresso.
Appena entrato, getta una rapida occhiata, fintamente disinteressata, per vedere quanti uomini (appetibili ovviamente, ma ora che ci penso, anche no) ci sono in palestra. E, se fatto a mente un rapido calcolo delle percentuali, la proporzione è sufficiente si procede verso gli spogliatoi. In caso contrario si può anche accusare un fastidio alla schiena decidendo di tornare a casa perché la fatica di un allenamento in palestra per molto ghei deve essere sempre giustificato.
Ben inteso, non voglio dire che tutti quelli che vanno in palestra vadano per fare berd uoccing, altri vanno anche per arrivare al sodo, che sia quello di un gluteo o quello di un appuntamento.
D’altronde si sa il pensiero comune vuole l’invertito maniaco per la cura del proprio corpo (luogo comune che nella classifica delle frasi fatte arriva seconda solo a quella che recita “i neri hanno il ritmo nel sangue”) anche se ce ne sono molti per i quali l’attenzione per forma fisica è la stessa di quella posta dalle reti Fininvest per i programmi di approfondimento culturale. Ma di questo ne parleremo in un altro momento.
Quindi di ghei che si allenano, e duramente, ce ne sono. Ovviamente non per migliorare la salute, sti cazzi. Si fanno pesi con la stessa finalità per cui il pavone si lecca a lucido le proprie piume.
Quindi che si vada per fare 5 minuti di siclet sfogliano mollemente D donna di repubblica (mai che sia Gente Motori!) o per sollevare pesi pari alla stazza di una chiatta pertolifera tutti riusciranno contestualmente a guadarsi in giro, puntare i più carini, abbozzare un sorriso e, i più audaci, attaccare bottone.
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15 commenti:
io scelsi la mia su basi razionali: vicinanza a casa, corsi, orario: mai scelta fu più infelice. ancora due mesi di abbonamento e poi cercherò quella con il maggior numero di ghei.
dario
io pure devo sfatare.
ho preso quella in cui casco dentro tornando a casa. perchè anche 1 metro di strada in più, avrebbe rappresentato una perfetta scusa per non andarci.
e ho pure scelto l'orario in cui è praticamente deserta.
e non penso sia molto gaia, soprattutto perchè è economica e bruttarella. anche se qualche fruitore l'ho ribeccato in posti gai di recente.
vaggè già sapevo di essere un gaio anti-conformista.
p.s. caro insy,vedo che abbiamo lasciato la canotta per un abbigliamento più trendy!!! ghghghghg
Caro Oscar: sabato ho messo una pietra sopra al Villag. Sembrava Pristina dopo i bombardamenti: migliaia di sfollati e io 3 ore passate a cercare amici superstiti e dispersi.
INSY
bè, se non ce la mettevi tu la pietra, era comunque finita il prossimo w.e.
però hai ragione. serata drammatica.
però, nella folla impenetrabile ti si vede sempre sfrecciare facendo lo slalom tra gli sfollati con sguardo marpione..
o lo sguardo disperato di chi cerca l'amico con la macchina che non risponde al cellulare...
INSY
allora la fenomenologia del frequentatore di palestra non è solo una cosa milanese... e io così ingenuo da pensare che altrove fosse diverso ....
Io ho scelto la mia bellissima e attrezzatissima palestra giusto perché ci va anche il mio migliore amico. E' solo un caso che tutti gli istruttori siano dei figoni pazzeschi e la sauna e l'idromassaggio siano inclusi nell'abbonamento! ;) Altra incredibile casualità è il fatto che spesso ti capita di incrociare i suddetti istruttori in tenuta quasi adamitica nei suddetti luoghi!
ciao insy,
io la palestra l'avevo scelta sopratutto per la pulizia e la qualità..... ho forse sbagliato?
opss.. mi ero dimenticato di dirti che ti sto leggendo da due giorni, sei mitico, continua così
io invece sono l'unico poraccio che finisce sempre nelle palestre prettamente eterosessuali, trattandosi di circoli privati. sono un po' come delle riserve naturali, dove gli ultimi esemplari di maschio italiano non omo/metrosessuale possono sfogliare la Gazzetta dello Sport e provarci con le poche donne in hot pants e body sgambati. negli spogliatoi si parla solo di Toro/Juve e i peli pubici non sono trimmati. non so cosa sia meglio..
Non faccio testo, ho sempre frequentato le palestre che mi pagavano di più visto che sono stato istruttore fino a qualche mese fa.
E ora che è giunto il momento di dovermi iscrivere da qualche parte, sceglierò la palestra più vicina a casa.
Ok, è frequentata da molti gay (malpensa è vicina)e dai giocatori delle squadre di basket e rugby della città, ma è solo un caso fortuito.
se se, mo se chiama amico col cellulare.
andre, ma ringrazia dio. da me pensa che gli etero, tra una coscia e un culo di velina, parlano delle fragranze dei bagno-schiuma. prova questa al mughettoooo.
non ci sono più gli etero di una volta signora mia
oh vanity, in che palestra vai? ;-)
X ANDRE: che sborone: circoli pivati...
X VH: cosa insegnavi?
x SERFAX: oh, ma che hai scambiato sto blog per una ciat chei?!?! :)
X OSCAR: correggo: amico con macchina, non cellulare :)
X MULDER: sono vicino al tuo dolore di dover fare la doccia con dei regbisti: sudore anche sotto lo scroscio dell'acqua...
ma certo che no!!!
ma visto che siamo della zona... un consilio era gradito :-D
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