venerdì 14 novembre 2008

DOV'E' LA PIETA'?

Se la Chiesa fosse davvero immagine di Dio allora Dio non esisterebbe.
se la Chiesa fosse tanto pietosa come si pensa sia Dio, allora sul caso di Eluana si comporterebbe diversamente.
Sono atterrito dalle dichiarazioni che leggo oggi sui giornali.
Fintanto che a parlare di “pena di morte” sono i soliti esponenti politici pronti a cavalcare l’onda della propaganda anche sul corpo di Eluana, la cosa non mi stupisce. Mi appellerei ad un loro rimorso di coscienza ma so già che è improbabile, sepolta com’è da quintali di ipocrisia.
La preservazione della vita è il principio più alto che gli uomini abbiano elaborato, ma sovvertire la natura e, per chi ci crede, il volere di Dio, ostinandosi a tenere in vita chi in vita non è più, è crudele per gli umani quanto diabolico per i credenti.
Il fatto poi che la Chiesa non mostri compassione tanto per la ragazza ormai in coma irreversibile da anni quanto per i suoi genitori che l’inferno, che esista o meno dopo la morte, lo stanno vivendo dal giorno in cui la figlia ha subito l’incidente, starà facendo venire i crampi allo stomaco persino al Padre Eterno.
Io lo so che lui non può intervenire nelle cose degli uomini per quella storia del libero arbitrio. Lo so che se gli mandasse un fulmine, come vorrebbe fare, contravverrebbe al principio di libertà umana, ma se è vero che alla fine dei tempi giudicherà i buoni e cattivi, questi disgraziati che invece di dare conforto ai cari di Eluana se ne stanno lì con quel dito puntato ad accusarli di essere assassini della propria figlia, si preparino ad essere presi a calci in culo dall’Altissimo.

15 commenti:

angie ha detto...

insy, in un momento così difficile per me le tue parole sono sacrosante e mi danno un filo di speranza. Speranza di vera giustizia. Un bacio

Anonimo ha detto...

bravo. condivido ogni parola. in che cazzo di modo viviamo...

Anonimo ha detto...

insy quanto mi piace quando la tua passione per i diritti (e doveri) della razza umana viene calpestata e li diffendi in prima linea!!!
sei un grande!!!
poi condivido, la vita è vita quando ogni istante che trascorre va visuto appunto in "vita" e non in sofferenza, del resto cosa ci possiamo aspettare di una chiesa che si prende la briga di giudicare gli altri (noi compresi)senza guardare loro in primis!!!

Anonimo ha detto...

L'ipocrisia della Chiesa e' gigantesca .considerando che lo stesso Giovanni Paolo II aveva chiesto di essere lasciato morire

Monica ha detto...

Bravissimo!!

Anonimo ha detto...

mah leggi i commenti sul giornale... (www.ilgiornale.it)...tipo...siete solo degli assassini...oppure...voi che siete pronti ad uccidere con l'aborto ed eutanasia non stupitevi dei mali del mondo...boh...io rimango sempre piu' estrefatto...e la possibilita' che le decisioni sulla mia vita sia anche nelle loro mani mi mette i brividi

Anonimo ha detto...

Io ho terminao le parole ed è estenuante vedere come quello che ti indigna da contorcerti lo stomaco, possa esser affrontato così come si farebbe per gestore una riunione di condominio. Odio anche i momenti in cui coloro che hanno deciso di continuare ad aggrapparsi alla speranza di rivederli un giorno con gli occhi aperti e consapevoli di questo, implorano chi, come in questo caso il padre di Eluana, con una VITA di dolore e con una POSIZIONE netta e chiara della figlia in vita, abbia fatto altre scelte...Se anche chi soffre non ha rispetto per il dolore degli altri siamo alla frutta. In Italia chiunque può discettare di quel che più gli aggrada, anche se non ha la minima competenza per farlo e le parole "etica" "morale" stanno in bocca di chi le ammazza al solo pronunciarle...E poi, a scavare anche nella Chiesa si incontrano un sacco di voci contrarie, anche eminenti. E' così difficile seguire l'onesta decenza e pudore delle parole di Tettamanzi? E quelle del Cardinal Martini che diceva che per posizione di fede era contrario al togliere la vita a chiunque, ma che non poteva restare insensibile al dolore di una famiglia uccisa due volte...è così difficile? Scusate la prolissità. Grazie Insy, tu si conciso ed efficace, bacio
Donatella

Anonimo ha detto...

io sono veterinaria, e mi capita molte volte di dover assistere ad eutanasie. molte persone pensano che sia un modo rapido di liberarsi di animali vecchi, lenti, bruttini e magari pure incontinenti o paretici, quindi la giudicano come un gesto egoistico. in realtà sfido chiunque, guardando un propietario che prende una decisione del genere, dire che sia egoista. è dare dignità ad una creatura anche nel momento della morte, è lasciarla andare senza il capriccio di volerla a tutti i costi anche se sofferente. ecco: considerando gli animali così inferiori a noi diamo loro la fortuna di far cessare le loro sofferenze con una morte più rapida e più indolore possibile. se solo ci si arrivasse, che anche per l'uomo è così...ma niente dignità, per ora.

Anonimo ha detto...

In effetti proprio come se si trattasse di un cane che i padroni decidono di abbandonare frettolosamente le stesse suore che si son occupate finora di Eluana si sono offerte di contiuare ad accudirla,come un genitori di Eluana potessero pernettere questo,come se la loro decisione non avesse un fine più alto che quello di non occuparsi semplicemente di lei.

Macsi ha detto...

Concordo Bagley.

Anonimo ha detto...

Io non lo so cosa è giusto. Non so se Dio esiste. Ho il tremendo sospetto che esista solo la chimica molecolare e la Meccanica.
Ma diffido sempre e ho molta paura di chi divide il mondo in bianco e nero, chi ha pronte soluzioni praticissime, di chi dice di sapere cosa è bene e cosa è male.
E da quasi sempre diffido della Chiesa e del clero, come dei partiti e dei politici.

Anonimo ha detto...

Uno dei commenti più intelligenti alla "questione" che ho letto in giro. Bravo Insy

Anonimo ha detto...

Il problema è che tutta questa gente che dice di credere in Dio e nella vita nell'aldilà non si limita ad attendere quel momento, deve rompere le scatole a tutti e imporre le proprie cazzate alla società.
Il caso di Eluana è davvero vergognoso, dimostra quanto la Chiesa sia contro qualunque libertà, anche quelle più elementari di poter o non poter respirare, vivere, mangiare, morire...

Alessandro C.

Anonimo ha detto...

Non posso che concordare con il tuo post, è veramente incredibile come le persone si arroghino il diritto di giudicare e dare dell'assassino e carnefice ad un uomo che ha soltanto combattuto per la dignità della figlia. Lo trovo disumano, ho letto e sentito commenti sulla vicenda davvero agghiaccianti, da quelli che vorrebbero vedere Beppino Englaro morire come sua figlia (eh la carità cristiana si sa è immensa) a quelli che pensano che con questa sentenza allora tutti i malati verranno sterminati. A volte ho come la sensazione che a questo genere di persone non dovrebbe nemmeno essere data la possibilità di scelta, perchè della libertà e dei diritti civili non saprebbero che farsene tanto sono chiusi.
Io spero che la smettano di infierire sulla famiglia Englaro e abbiano un po' di rispetto, si tratta solo di questo, di avere un minimo di tatto.
Non capisco davvero come si possa dire a una persona, o ai suoi familiari, che quello che ha deciso per sè e per il proprio corpo non conta nulla, è disumano.
E' come se i nostri corpi e la nostra dignità non ci appartenessero affatto e fossero invece oggetti per speculazioni morali di bassa lega.
Caro Insy, spero che vengano presi a calci in culo davvero, anche quegli imbecilli che senza cognizioni mediche vanno in giro a dire (tanto per fare stare meglio i genitori di Eluana) che la faranno morire dolorosamente (anche se qualcuno mi deve dimostrare come una persona con la corteccia cerebrale lesionata e in coma irreversibile possa sentire qualcosa).
Che amarezza! Scusate il papiro ma questa vicenda mi ha proprio colpita.

Anonimo ha detto...

la cosa che più mi indigna è, come sempre, la mancanza di rispetto, e la difficoltà per l'essere umano di mettersi nei panni di un altro. Ma qualcuno di noi che non ha vissuto questa atroce esperienza può avere la minima idea di cosa voglia dire vedere invecchiare la propria figlia immobile in un letto per 16 lunghissimi anni? Svegliarsi ogni mattina con la flebile speranza, che ogni genitore in quella situazione ha nel cuore, che si compia un miracolo e andare a letto ogni sera con la cruda realtà che anche quel giorno ti è stata sbattuta in faccia, che non potrà MAI PIù essere come prima? Io vorrei che questi signori che si ergono a giudici, che puntano il dito gridando "assassino", vivessero non dico per 16 anni ma anche solo per una settimana l'incubo che sta vivendo il padre di Eluana...credo che per desiderare la morte del proprio figlio, situazione del tutto innaturale e devastante visto che in genere è sempre il genitore che se ne va per primo, si debba essere giunti nel punto più basso della estrema disperazione...sono madre di due figli, sarei pronta a tutto per tenerli sempre con me, purchè siano felici, sani, liberi, VIVI...l'estremo atto di amore di un genitore credo sia la capacità di superare il proprio egoismo di volere a tutti i costi un figlio vicino, ed essere capace di lasciarlo andare quando si è consapevoli che non è quella la vita che desiderava...