giovedì 4 dicembre 2008

AI BELIV!


















“Io e tua madre dobbiamo dirti una cosa”. Fino a quell’età una frase del genere l’avevo sentita pronunciare solo nei cartoni animati tipo Lovli Sara e siccome di solito era sempre l’anticamera di rivelazioni agghiaccianti come: “da oggi dovrai pulire le scale del collegio con lo spazzolino da denti”, mi aspettavo che la frase seguente sarebbe suonata come: “abbiamo trovato le gonne che hai fatto con la carta da regali per il tuo Big Gim e le abbiamo buttate perché non sta bene che a farle sia un maschietto”.
Invece la rivelazione fu ben più traumatica.
“Sei abbastanza grande per saperlo”. Da quando in qua uno a 9 anni è grande abbastanza, io sono praticamente appena nato!
Nel sudest asiatico se è per questo ti schiaffano in una fabbrica con turni da 20 ore al giorno già dai 5 anni ma non mi sembra il caso di darmi per questo dell’adulto (la mania del minimizzare l’età, come vedete ha radici antiche).
“Babbo Natale non esiste”, mi disse secco mio padre. Immediatamente mi girai verso mia madre sperando di leggere nei suoi occhi una smentita a quello che avevo appena sentito ma, al contrario, la vidi annuire.
Mi ci vollero alcuni istanti prima che corpo ed anima si ricongiungessero dal momento che la seconda era talmente tanto scioccata che si era andata a fare un giretto nell’iperuranio a fumarsi una sigaretta per calmarsi.
Mi avessero detto che Dio non esisteva a me, che all’epoca credevo che anche la mamma avesse il pisellino (anni dopo la mia analista, una delle due, a seguito di questa mia dichiarazione avrebbe detto con serafica consapevolezza: “beh, non mi stupisce che lei abbia iniziato da lì ad avere le idee confuse sulla sessualità”), ci sarei rimasto meno male. Soprattutto per il fatto dei regali. Ora, non è che ci vuole una mente particolarmente brillante per collegare immediatamente il fatto che se non è il lardoso in velluto rosso a portarti i regali allora, probabilmente, sono i tuoi genitori. Io invece la prima cosa che vado a dire è “ma allora è la befana che porta anche quelli di Babbo natale?”.
I miei si guardarono come per dire “forse è ancora in garanzia. Proviamo a farcene dare uno che invece funziona”.
Mia madre prese la parola: “no, i regali te li portiamo noi”.
I miei occhi si sgranarono ancora di più. Ormai sembravo un opossum che aveva letto per errore 200 invece che 20 gocce come dose consigliata per l’assunzione di ansiolitici.
“Quindi a Natale me li farete voi, giusto?”. Scemo si ma non fino al punto di non chiarire subito un punto basilare della questione.

L’indomani avevo la sensazione di essere ormai adulto. Una volta che sai che Babbo Natale sono i tuoi che semplicemente si sono rotti di aspettare che vai a letto per mettere i tuoi regali sotto l’albero muovendosi silenziosamente come due topi d’appartamento, ormai pensi che il mondo non abbia più segreti.
Ero anche convinto che tutti gli altri miei compagni invece ancora vagassero nella terra della menzogna solcata da slitte trainate a renne e da scope volanti quindi, manco fossi Prometeo, mi sentivo in dovere di squarciare per tutti il velo rivelando loro la verità (diciamo pure che ero già abbastanza egocentrico da voler essere io il primo a dirlo).
“Lo sai che babbo natale non esiste”, faccio a bruciapelo ad un paio di compagni che mangiano girelle e tegolini durante la ricreazione.
Senza manco smettere di ruminare, con la palpebra abbassata di chi la sa più lunga di te, rispondono: “Beh, noi lo sappiamo dalla seconda”. Cosa? Già lo sapevano? E da due anni?
Ci resto davvero malissimo ma, mi dico, sarà un caso. Va bene. Tanto ci sono altri 25 compagni a cui poter andare a spifferare la notizia. Risultato: dopo 10 minuti scopro che ero il solo coglione che in quarta ancora credeva a Babbo Natale visto che le risposte sono invariabilmente: “beh, io lo sapevo già”.
Dovetti quindi ripiegare su quelli di prima per poter fare un po’ il gaggio e, con stupore, mi resi conto che anche lì solo pochissimi ragazzini non erano stati messi al corrente della novità già da tempo.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Dirlo a un bambino di prima o seconda elementare non significa essere dei genitori moderni, ma dei genitori coglioni, stufi del ruolo.

Non so se tu questo post l'abbia fatto volutamente o ti sia uscito in modo inconscio, ma è una ottima dimostrazione del perchè i genitori eterosessuali non siano sempre necessariamente splendidi.

Anonimo ha detto...

Io non mi ricordo come sia venuto fuori il discorso. Ricordo solo che un anno i miei hanno fatto vestire qualcuno da Babbo Natale (pare mi fratello) per farmi una sorpresa. Ancora ci penso e ancora mi spiace per i miei genitori. Alla vista di Babbo Natale ho cominciato ad urlare e a piangere dalla paura. Hanno dovuto cacciarlo e tranquillizzarmi. Anche per le notti a seguire.

Enrico* ha detto...

A me successe una cosa simile a LovelyBack... Solo che sotto il vestito da babbo Natale c'era mia sorella... E io la riconobbi subito!!

Insy, perché non hai messo la stessa foto di feisbuc? ;-)

Anonimo ha detto...

se ti può interessare (dubito, ma tanto te lo devo dire, te lo devo dire) io già da piccolissima ero abbastanza scettica. per non far rimanere male i miei ho finto per diverso tempo. almeno tu, per fargliela pagare, non hai fatto la furbata di dire che la letterina l'avevi già scritta ed imbustata, con risultato che non ti arrivasse quello che volevi. ma tant'è. i miei, i regali, li mettono ancora di notte sotto l'albero, e la mattina si va tutti a scoprire cos'ha portato babbo natale, con le musichette sceme in sottofondo. stupido ma moooolto divertente.

Anonimo ha detto...

feisbuc?!?! nooo! invidia, invidia! anch'io voglio essere amica di insi!

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

ENRICO: zitta gallina! :)

Anonimo ha detto...

già mi hanno glissato una simil-proposta di matrimonio, ora mi sento proprio un rifiuto della società. vado ad accocolarmi sotto la doccia.

Anonimo ha detto...

da ex babbonatale (e babbodiminkia ma quello forse tanto ex non sono) per mia nipote, non posso che confermare: vestirsi da babbo per la gioia dei bambini è umiliante. nella migliore delle ipotesi ti prendono a calci negli stinchi, insultandoti perchè tanto a te non credono, in compenso potevi anche sprecarti e portargli un nintendo wii invece della solita giacca a vento.

Anonimo ha detto...

Che tristezza...il mio primo ricordo sgradevole...da me il colpevole fu un genio di zio all'epoca appena adolescente (che non è una cima nemmeno oggi...) che fece la tremenda rivelazione a mio fratello, che volle poi condividere con me la delusione. Avevo meno di 9 anni e questo ricordo, che conservo come una vera e propria violenza, è legato malgrado tutto ai pomeriggi a casa dei nonni a guardare la linea di Cavandoli, Fantozzi e Drive-in, gli ultimi due proibiti a casa. Strano, accusai il colpo su Babbo Natale, che a casa mia aveva le non-vesti di Gesù bambino, ma continuai per anni ad affidare a mia nonna i dentini da latte persi perchè il topino mi lasciasse una immotivata mancia...Comunque sono d'accordissimo con Paolo.
Insy, ma, voglio dire, non è che questo è il tuo ultimo post prefestivo, un modo carino per dirci già "buon Natale, felice anno nuovo, ci vediamo nel 2009"? Vero??
Baci, Donatella

Macsi ha detto...

Bruciate in un attimo tutte le illusioni. Povero Insy.

p.s.: Come mi secca non averti incontrato.

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

MACSI: ma mi hanno detto. che carino. solo che ero già dentro e uscire dal Billy era peggio che fuggire da alcatraz

vix ha detto...

due chicche di questo post, secondo me:

- le palpebre abbassate di chi la sa più lunga di te...

- fare il gaggio.

benissimo.

Anonimo ha detto...

insy, ti metterei a governare il mondo, con quell'ingenuità e quella saggezza che spesso metti nei tuoi post non potrebbe che essere un mondo migliore!!

Anonimo ha detto...

pensa che mi madre (da brava psicologa) aveva già detto ai figlioletti in tenera età (verso i 3 anni) che: nè babbo natale ne i re maghi (da noi al posto della befana) ti portano un cazzo, se voi un bel regalo (in qualsiasi epoca dell'anno) ti devi comportare bene e fare il bravo!!! quindi il divertimento per mio fratello e per me era andare la mattina del 26 ad aprire i regali dei cugini più grandi, gridandoli in faccia: "tanto babbo natale non essiste, li ha portato mio zio!!!!"
che bastardi!!!!!
ps... ma un bono in perizoma col cappuccio di babbo natale si può?!?!?!

Anonimo ha detto...

hai rovinato dei poveri infanti.
sii consapevole di questo.
per fortuna la fatina dei denti vive e lotta con noi.

Poto ha detto...

Io come ne sono venuto a conoscienza?!
Boh, non lo ricordo.
Forse nessuno me lo disse direttamente ma scoprii i regali nello sgabuzzino di casa.
E si sa che 1+1 (ovvero vedere che la mattina sulla poltrona -a casa mia non ci piace fare l'albero- c'erano gli stessi identici pacchetti) fa sempre 2!

Poto ha detto...

** conoscenza, scusate!

Oh Babbo... per Natale fammi capire una volta per tutte dove cavolo vanno ste "i"!!

Unknown ha detto...

COME NON ESISTE?!?!