venerdì 12 dicembre 2008
IL DECALOGO DI NATALE.
Anche quest’anno il Natale sta arrivando con la solita valanga di regali sbagliati, cenoni indigesti, invitati indesiderati e auguri detti con lo stesso trasposto con cui i poliziotti delle ficsion americane notificano i loro diritti ai fuori legge appena catturati.
Ma che sarebbe il Natale senza la solita sfilza di frasi che ogni anno si ritirano fuori insieme alle decorazioni dell’albero?
Ecco la mia personale top ten delle più usate, più abusate e più scontate.
Al 10° posto: “Ho preso qualche chilo sotto le feste. Adesso mi metto un po’ a dieta”.
Affermazione intramontabile almeno da quando il signor Ueit Uoccer ci ha spiegato che se ti mangi panettoni 2 alla vota come fossero ciliegia è possibile si possa prendere qualche chiletto. In genere, la frase è detta più spesso da chi ‘sti chiletti se li porta avanti già dal natale del 1987 ma, almeno una volta l’anno ha una giustificazione che non lo faccia sentire il solito Poldo di Braccio di ferro.
9° posto: “Quest’anno i regali li facciamo solo ai bambini”.
Salvo poi trafugare notte tempo le letterine dei propri figli per sostituire la richiesta di un gioco per plei stescion con quella di un solitario Bulgari, giustificandola poi a mariti e nonni sbigottiti con il fatto che i ragazzini di oggi sono sempre più precoci.
8°: “Quest’anno regalo solo libri”.
Che sarebbe tanto una bella cosa ma quando poi mi capita di tirare giù la lista degli amici mi rendo conto che la maggior parte di loro li scambierebbe per strani modelli di schiaccia noci adoperandoli poi nel periodo estivo al posto della paletta ammazza zanzare.
Al 7°: "ci vediamo l'anno prossimo".
Detta congedandoti dopo il cenone di capodanno e dando appuntamento a parenti ed amici all’indomani. Io ho incontrato più indigeni delle foreste amazzoniche del Brasile centrale che gente che abbia riso a questa battuta che persino Gino Bramirei si sarebbe vergognato di fare.
Posto numero 6:
“Prima di capodanno ci dobbiamo vedere per forza”.
Beh, se non ti sei visto fino ad allora ci sarà un perché, no? In genere è la frase che si dice al termine di una serata in cui hai bevuto cantine sociali di vino intere e faresti l’invito anche ad Idi Amin Dada (ndr: il presidente dell’Uganda che dei nemici ne faceva polpette, e non è una battuta).
Posto numero 5:
“Io sono più per il panettone”.
In genere chi te lo dice lo fa per giustificare il fatto che stia mangiando una fetta di pandoro. Magari la quinta. E te lo dice con quell’aria con cui le vergini dell’ottocento dicevano la prima notte di nozze: “non lo fo per piacer mio, ma per dare un figlio a dio”. Così poi quando arriva inaspettatamente il panettone possono avventarsi anche su quello avendone preventivamente giustificato la passione.
PS: la frase funziona anche nella variante: “Io sono più per il pandoro”.
Al 4°: “Non è niente di che, giusto un pensierino…”.
Scusa quindi io chi sono il figlio della serva che mi fai una cazzata di regalo e me lo dici pure?
3° posto: “tanto se non ti piace si può cambiare” (spesso adoperata anche ne i compleanni).
Anche qui: ma pensarci un po’ prima di regalare un DVD a un cieco?
Al 2°: “Tu che fai a capodanno?”.
Ho sentito gente chiederla il 20 di agosto. Io manco so cosa farò stasera né tanto meno se sarò ancora vivo. Non dico vivere come se non ci fosse domani ma, cavolo, una domanda meno impegnativa?
Ed eccoci alla regina delle frasi fatte.
“Non sento lo spirito questo Natale”.
Scusate ma davvero non capisco cosa sia sto cavolo di spirito. Che dovrei fare, sostituire il motorino con una renna o guidare il carrello alla GS vestito come un Umpa Lumpa, cantando Bianco Natal e andando ad aiutare tutte le vecchine che non riescono a prendere l’adesivo per dentiere che i perfidi commessi mettono sempre nelle scansie più alte degli scaffali?
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16 commenti:
la 7 mi ha fatto sganasciare. mi ha fatto sentire lo spirito natalizio (umpa umpa dumbadidù)
s-t-u-p-e-n-d-o
cosa dire di più?
e tu come lo sai che sta sullo scaffale piu` alto?! INSY???? pure la dentiera no, eh!
rocco
ROCCO: lo so perché sono un bravo ragazzo che aiuta le vecchine;)
hai indossato pinne e maschera? Pare che oggi marinerete in tevere vinagrette.
Io invece gelo a -7
rocco
ahahahah
quoto tutte, tutte :D
non c'è ne è una fuori posto :D
ROCCO: hai voluto Niu Iorc? e mo...:)
vieni in Itali per le feste?
grazie SPUZZA!
yes INSY. Intorno al 20, direi. Weekend dedicato ai regali: qui e` (quasi) tutto al 70%, not that bad...
ti ricordo, caro Rocco, che siamo ancora in zona compleanno...
Magnifiche ma la 9...
mi si confà perfettamente.
Sarà che hanno appena rubato un diamante a mia madre?!
Può essere.
Credo mi farà scrivere la letterina a Babbo (Natale) sotto minaccia di un kalashnikov e lasciare che Babbo (Natale) provveda!!
Per la cronaca io lo Spirito (non alcolico) del Natale sono anni che non lo sento più e se potessi sapere dove sta di casa andrei a fargli una visitina. Armato.
non è carino perchè io quest'anno lo Spirito Natalizio non lo sento... T_T
Per quel che mi riguarda significa farsi prendere dall'euforia dei regali, l'organizzazione di cene con amici e parenti...avere voglia di divertirsi più del solito insomma..
Io come spirito natalizio (per il) pensavo più ad un paio di boxer attillati con disegnati Babbo Natale, renne e varie altre amenità, utilissimi per rendere il profilo sul sito gay più aggiornato, dinamico, allegro, vedo non vedo ma immagino di sicuro, e anche per mostrarsi come si era prima delle abbuffate delle feste :)
grazie per aver reso pubblica questa sconcertante verità: ci vediamo l'anno prossimo è una delle batttute più brutte e odiose della storia dell'umanità
anche "se lo fai a capodanno lo fai tutto l'anno" non e` male. Porta piu` sfiga di un gatto nero che ti attraversa la strada facendoti cadere una bottiglia d'olio su uno specchio. Puoi star sicuro che fai le ragnatele.
Tu che fai a capodanno?”.
Ho sentito gente chiederla il 20 di agosto. Io manco so cosa farò stasera né tanto meno se sarò ancora vivo. Non dico vivere come se non ci fosse domani ma, cavolo, una domanda meno impegnativa?
hai propio ragione.... per certi versi questa diventa poi una domanda quasi esistenziale!
anche io mi metto in coda per la num.7. (e diciamolo, poi, citare in accoppiata Gino Bramieri rende spaventosamente bene l'idea)
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