martedì 23 dicembre 2008

VIGILIA IN FAMIGLIA: io, mamma e il poni Pixel.





















La vigilia del natale scorso l’ho passata a cena con mia madre e mio fratello ed è durata meno di un pranzo da Mecdonald. Ci mancava solo alla fine svuotassimo il vassoio nel portarifiuti e che mia madre mi mettesse gli avanzi nella scatoletta dell’eppimil. Alle 21 sono arrivato a casa sua. Alle 22 avevamo finito e alle 22,30 mi fa: “io vado a messa, vieni?”.
Me lo chiede a ogni Natale e Pasqua e considerando che non mi confesso da quando ho 16 anni, che ai mondiali di Espana 82 avevo 9 anni e che la risposta è invariabilmente “NO”, detta a volte anche con forme più rudi e scurrili di diniego, calcolate voi quante volte ho frustrato le sue speranze di redenzione.
“Vabbè allora io mi devo iniziare a preparare, tu che fai?”. Che vale quanto un: o con Dio o a casa tua!
Io immagino che alla parrocchia di mia madre la gente sia disposta a dare gomitate allo sterno e ginocchiate alle palle pur di accaparrarsi i primi banchi per assistere a una funzione celebrata da un parroco che quando racconta le storie di Cristo lo fa per esperienza diretta, ma preparasi ad uscire 2 ore prima mi sembra un po’ troppo.
Mio fratello è già pronto con la giacca indosso da ancora prima di lei ma per andare a giocare a pocher con gli amici (si anche lui invasato da un fervore da vero cristiano passerà la serata tra sigarette, uischi, bestemmie e centinaia di euro vinti:dei due figli, è quello che ha culo).
Alla fine resto io, seduto, che succhio ancora teste di mazzancolle.
“Se vuoi, resta”.
Si certo, maco c’hai Scai! Che faccio? Mi uccido di pizzichi?!
Alle 11 sono già a casa.
Pervaso dallo spirito del natale, galvanizzato da questa mistica vigilia in famiglia, saltello qua e la tra i canali della piattaforma di Mardoc approdando poco dopo su Calt, che, non so se per affiliazione alle bestie di Satana o per un dispetto di un programmista costretto a mandare in onda trasmissioni invece di andare con la famiglia a qualche cenone fuori Roma, ti spara un documentario sugli zoofili. Quindi passo la mezzanotte con Cliff (un vecchio catafalco mezzo cieco e con tatuaggi sparsi ovunque e a casaccio) e Pixel, la poni che si fa e con la quale, non mi chiedete secondo quale rito, si è addirittura sposato.
E domani è già di nuovo Vigilia. Speriamo quest’anno programmino un documentario su Bac Engel, la transessuale donna diventata uomo che ha tenuto la vagina e che fa l’attrice porno sado-maso. Lo troverei moto appropriato alla sera del santo natale.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

magari ti va di culo e fanno una docuficscion sulla saponificatrice di corregio.

Anonimo ha detto...

magari ti va di culo e fanno una docuficscion sulla saponificatrice di corregio.

Anonimo ha detto...

oh magari un porno-gay... babbo natale che si incula le sue ren.....""" orgia

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

quello non lo fanno su Cult

Anonimo ha detto...

L'ho visto anch'io una volta quel documentario di quel tizio "innamorato" solo di cavalle! Quello si è pure sposato e noi gay neanche possiamo ;)

Anonimo ha detto...

il problema sta proprio nel fatto che mangiate poco...
con la pancia piena andresti in coma sul divano e ti sveglieresti il giorno dopo!

Mangia Insy..mangia!!!

Anonimo ha detto...

Caro Insy , scusa se mi intrometto nello spazio commenti con una domanda o meglio con una richiesta.
Appena hai digerito pandoro , lenticchie , urge un tuo post su Povia e il pezzo di Sanremo.
Un saluto da un tuo fedele ammiratore.
G.