giovedì 26 luglio 2007
GHEI IN UMIDO. PARTE III
Cari tutti. A me ‘sta ricerca sul campo mi sta letteralmente prosciugando. Ma si sa, la strada della conoscenza è dura e molto, molto umida.
Anche ieri, taccuino idrorepellente alla mano, mi sono calato nei panni di un moderno Levi-Straus solo per riportare a voi, cari lettori, i segreti che si celano tra questi peccaminosi vapori. Ecco cos’altro ho scoperto nell’ultma avvincente puntata di “Ghei in umido”.
Appianate queste incombenze, ci si da uno sguardo allo specchio, davanti, di dietro, profilo dx, profilo sx, una giravolta, fallo un’altra volta, un’aggiustatina ai capelli (per chi ce li ha ancora) e poi via per i meandri umidi e oscuri della sauna. In effetti, la prima cosa che si nota è l’escursione termica che cambia da ambiente ad ambiente. Si passa dai più 50° dei bagni turchi ai 12° dei corridoi e dei camerini che, non si sa per quale motivo sono sempre freddissimi. E’ forse per questo che poi si finisce per fare sesso: solo per trovare calore nel morbido e romantico abbraccio di: “Scusa, com’è che hai detto che ti chiami?” Insomma si subisce lo stesso procedimento di tempratura dell’acciaio: caldo/freddo, caldo/freddo, caldo/polmonite fulminate. L’umidità è avvolgente e l’illuminazione poi è sempre soffusa perché si sa che, spessissimo, occhio non vede, cuore non duole. Con queste premesse, qualora non rimorchiaste nessuno, potete sempre accodarvi ad una spedizione di speleologi, tanto nelle grotte troverete lo stesso ambiente.
Il primo giro, si sa, è di ricognizione e individuazione di eventuali obiettivi sensibili o pericolo vaganti (i conoscenti, gli amici di fidanzati di cui vi dicevo sopra o i cessi irreparabili). Ovviamente, non è molto facile camminare con disinvoltura e naturalezza quando ai piedi si hanno ciabattine di gomma cinese dure come cemento armato che rifiuterebbero di calzare anche gli ospiti di un orfanotrofio di Calcutta (un consiglio, io l’ho fatto: portatevi le vostre, sono comode e fanno “casa”).
Per questo bisogna prestare molta attenzione all’andatura e, se non si hanno alle spalle ore e ore di allenamento, si corre il rischio di rivelare la propria “vera natura”. A nulla valgono le goffe mistificazioni dell’ultimo momento. Ci vuole impegno. Se cammini impacciato come una papera fuori dallo stagno, sei già fuori anche dai giochi. Se sei venuto per mettere in pratica i consigli di Taira Benc per diventare modella, dispensati in “Americas Nect Top Model”: quella è la porta. L’andatura che vince è quella dei giocatori di pallanuoto quando camminano a bordo vasca dopo una partita: stanca e fiera. Per questo i più furbi registrano ogni competizione di pallanuoto che trasmettono in tv: è una questione di sopravvivenza.
E ora gli sguardi. Che ci crediate o no, i ghei ci riescono, anche nella penombra, anche nelle tenebre più profonde di una notte in campagna durante un’eclissi di luna. Così come un gatto riesce a muoversi perfettamente nell’oscurità, il ghei, dotato di DNA modificato, riesce non solo a vedere ma anche a mandare sguardi carichi di espressività che in un colpo dicono molto più di 100 parole e promettono ancora di più. Ma lo sguardo è nulla senza la giusta postura del corpo, senza quell’andatura da gladiatore che scende nell’arena o del macellaio che va a squartare quarti di bue. E’ proprio qui che molti falliscono. Non bisogna mai abbassare la guardia né esitare nell’incedere. Bisogna sempre, costantemente, inesorabilmente pensare maschio, Lancaster, Brando, o anche Sigurni Uiver di Alien, funziona lo stesso. Solo se darete un’immagine virile di voi quanto una statua dello stadio dei marmi di Roma riuscirete a ingannare/rimorchiare qualcuno. Non importa quante saune vi sarete fatti, non importa quanti ve ne sarete fatti, la stanchezza non deve far uscire mai l’odalisca che è in voi e che grida ormai cianotica: “voglio uscire!!”
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7 commenti:
Quel che mi sembra di aver capito è che per andare in sauna occorre una preparazione lunga e dolorosa, come per l'esame universitario di modelli matematici applicati ai mercati finanziari e che molto spesso, come all'esame di modelli matematici applicati ai mercati finanziari, si viene invitati a tornare un'altra volta, più preparati, anche se uno magari si sarebbe accontentato anche di un misero diciotto (tipo quel signore di mezza età piuttosto basso, anche con panzetta, calvizie molto più che incipiente)
modelli matematici applicati ai mercati finanziari è la mia materia preferita insieme a corsa sui carboni ardentiò. comnque si. anche se in effetti si va apposta impreparati, per avere la scusa per riandare. e comunque 18 per me e tropppo poco. io per meno di 21 neppure mi spoglio ;)
Comunque ho capito, toglierò dal piano di studi Rudimenti di saunologia ghei I, visto che l'odalisca che è in me fuoriesce molto più frequentemente del Brando (il quale compare solo di notte mentre russo come un TIR Scania in affanno sull'appennino umbro-marchigiano), e inserirò Briscola Parlata II, nella quale vanto ottimi fondamentali.
Tu per meno di 21 non ti spogli? Euro??'(se non mi ricordo male è la tariffa di Ursula detta la Mondina di Biella lungo Viale dei Tigli)
no, io l''amore lo do per passione, non per professione (come Boccadirosa). 21 è altro!
Insai, ma dove è finito l'amore, dove sono i sentimenti?
I valori quali l'amicizia e il rispetto...
Cazzo sei andato in sauna dietro il mio ufficio e manco mi chiami per venire con te???????
Sei sempre stata la più avida... tu lo sai che io anche con 18 mi innamoro...
bè.. prima m'era venuta quasi voglia di fare un salto in sauna. ora mi pare un pò troppo complicato.
pure uno studio sulla camminata acciabattata..
l'unica volta che ci sono stato m'è costato come un mese di stipendio, e l'unica cosa positiva che ho trovato è stato un succo di ribes e fragole indiano da sorseggiare in vasca. positivo sul momento, perchè poi m'è costato un'ora di raccoglimento in bagno.
no no. non fa per me.
F. MAI ACCONTENTARSI!!
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