giovedì 11 ottobre 2007

Shangai: la nuova isola dei famosi. Prima parte (visto che sono prolisso, divido il post in due)


Nell’incontro di pochi mesi fa a Pechino tra il nostro primo ministro Romano Prodi e il governo cinese, oltre a regolamentare il flusso commerciale è stato concordato anche un’apertura dei programmi delle reti nazionali all’utenza mediatici dell’estremo oriente. E’ nel rispetto dunque di questa intesa che ieri si è aperta la quarta puntata dell’isola. A scendere le scale di plexiglas dello studio milanese era infatti questa volta Ton Ting, un immigrata clandestina cinese che, lasciata la scatoletta di tonno in cui vive in via Sarpi a Milano e avvolta in un antico chimono di età imperiale proverà a condurre l’Isola dei famosi. Mi rifiuto infatti di credere che dietro quegli occhi a mandorla tirati come due asole possa esserci Simona Ventura, dubbio del tutto fugato già dopo soli 40 secondi visto che quello che parlava la conduttrice tutto era fuorché italiano.
Ritorna come opinionista la famelica Maria Giovanna Maglie che è costretta a sedere atterra a causa dello sciopero delle sedie Rai. Il comunicato sindacale infatti dichiara che le sedute incroceranno le gambe fino a che non verranno garantiti turni più brevi, un rispetto delle norme di sicurezza e dei diritti dei mobili e, soprattutto, invoca una dieta per la giornalista la quale, inferocita viene subito sedata da Ton Ting con un’anatra laccata e una porzione per 14 di ravioli di gamberi.
Visto poi che questo è l’anno dell’invertito, anche per l’oroscopo cinese, come secondo opinionista è stato invitato Alfonzo Signorini.
Mi ci sono volute bel 4 puntate per capire finalmente perché Francesco Pooh che non sa cantare, non sa parlare, non sa condurre, non si sa vestire, insomma “uno che non sa” in assoluto, faccia l’inviato a spese del contribuente su Rai2. E’ ovvio! E’ il fratello della nuova direttora artistica di Valentino e siccome la produzione, nella persona della produzione (battuta che tira fuori la ventura a ogni santa puntata e che io replico per vedere se almeno scritta fa ridere, ma mi sa di no) non può permettersi di spendere anche per i vestiti per la Ventura oltre che per i lavori di consolidamento della faccia e delle tette ha stipulato un contratto di cambio merce: noi ci prendiamo Eta Beta tatuato e voi ci date qualche tagli a 48 della Meson che non riuscite a vendere neppure alle chiattone arabe.
Dopo il consueto, esilarante teatrino tra Ton Ting (che a parte la lingua e gli occhi a mandorla, per il resto si atteggia uguale alla Ventura) ed Eta Beta sul pitoncino Pippo e il padre Pippone (ma gli autori escono da una scuola di sostegno per ragazzi affetti da disturbo dell’attenzione o davvero secondo loro ‘ste cose fanno ridere?) parte una bellissima televendita della maglieria Ragno che, dopo anni di stenti, ha deciso evidentemente di chiudere e dichiarare la banca rotta. Gli aggettivi per descriverne i prodotti sono: “luc moderno, pratico, conveniente e di qualità” ma chi è l’autore, Nunzio Filogamo? Lei poi è talmente convincente che non riuscirebbe a vendere neppure una bottiglia di Ferrarelle ad un disperso nel Sahara.
Suggerimento a Bush: facciamo fare il prossimo finto comunicato di Bin Laden alla Ventura così scardiniamo per sempre la rete terroristica di Al Cheda.
Tornando ai naufraghi scopriamo che Pol, lo sconosciuto che dice di essere figlio di Belmondo il quale ha già dichiarato che “neppure lui lo ha mai visto”, l’eroe, quello che s’è rotto la clavicola per far vincere al gruppo 5 chicchi di riso e 2 cheli di granchio panate, ora è odiato da tutti perché vuole fare l’eroe.
Fiona (n.d.r.: manuelona villa) entra a gamba tesa nella discussione dando ancora addosso a Lo Sconosciuto che sembra un profugo albanese e parla pure come un albanese ma, nonostante questo, è comunque sempre più comprensibile della Ventura che ora, avvolta da una nuvola dorata, scende nello studio e rispedisce Ting Tong a cucire brutte copie di scarpe griffate con materiali cancerogeni nelle suole e riprende le redini del programma. Ma appena apre bocca mi accorgo che tra la sua lingua e quella cantonese non c’è differenza. Viene lei a dirimere la disputa con parole di pace e comunione e, come il Nazareno, inizia a moltiplica pane e pesci. Continua quindi a raccontare parabole sul rispetto reciproco, sull’importanza delle opinioni altrui e sul fatto che prima l’Onduras era tutta campagna.
TUBICONTINUED...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mammamia che paura!Alle prime righe pensavo che stessi parlando di politica,stavo diventando molle sulla sedia,e mi stava partendo un prurito da nervosismo,nn farlo mai più,che sò colpi pesanti.Mannaggia a me,e che ho cambiato il giorno di lavoro col mercoledì,per recuperare notizie ho appena fatto un'iniezione di Costume e società,e mo'devo sentire per un'ora Meluzzi all'Italia sul 2, che paragona qualcuno alla madre terra o agli apostoli.

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

BAGLEY: da quanto mi segui? e ti pare che parlo di politica, io? che manco so chi è il ministro degli interni...

Anonimo ha detto...

Leggo il blog da ben un giorno e mezzo;arrivatoci attraverso la ricerca parole a casaccio su gugol,vidi la foto dì 'stò barbone,ed ero convinto che appartenesse ad un mio amico che mi teneva nascosta una doppia vita.E'durato il tempo di sapere che tu abiti a Roma,mentre io e l'amico in questione,a Napoli;niente cabina telefonica nella quale spogliarsi,niente potere del teletrasporto fallico,al max mi sa.....il super sudore post palestra.

INSY LOAN E LO STATO DELLE COSE ha detto...

BAGLEY: e invece sono io nella foto, pensa te:) beh mi fa piacere che mi leggi da così tanto:)

Anonimo ha detto...

Sto cercando di recuperare gli arretrati,quando torno a casa,mi finisco la trilogia di ghei in umido.Nn c'hai una foto decente pubblicata?c'è quella nella quale ti arrampichi faticosamente su un uomo tralaltro di statura normale,ma c'hai l'espressione stravolta di uno che si sta facendo fare un pirsing all'interno coscia;mica perdo tempo così a parlare con chi nn conosco,io:)